La città
Tari, rinviata scadenza della prima rata
Spostata al 31 maggio. Per esercenti chiusi per covid rata unica ad ottobre
Gravina - giovedì 15 aprile 2021
16.30
Le cartelle sono arrivate e stanno arrivando, ma i termine indicato per il pagamento della prima rata della Tari non è perentorio, visto che il 31 marzo è già passato ed a qualcuno le cartelle esattoriali non sono ancora state consegnate. Per evitare assembramenti e lunghe code presso gli uffici comunali preposti alla gestione della Tari e agli uffici postali o bancari preposte invece al pagamento delle cartelle esattoriali, l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare i termini di scadenza del pagamento della prima trance del tributo. Da Palazzo di Città, infatti, avvertono che ci sarà tempo fino al 31 maggio per il pagamento della tassa.
Per una quota che l'amministrazione comunale ha deciso di non aumentare anche per quest'anno. Una circostanza che ha sollevato qualche perplessità da parte di chi si è visto recapitare la cartella del pagamento della Tassa sui rifiuti, che presenta una nuova voce che prevede l'esborso di un tributo, scorporato in due.
A spiegare l'arcano ci ha pensato l'assessore Calculli che ha voluto rassicurare la cittadinanza. Niente di preoccupante. "Le cartelle inviate non prevedono aumenti, la voce che trovate a parte di pochi euro con codice TEFA è il tributo provinciale del 4% che fino allo scorso anno era versato al comune, mentre da quest'anno va direttamente alla provincia"- ha chiarito Calculli, che ha confermato la decisione dell'amministrazione comunale di sospendere i pagamenti della tassa sui rifiuti per le utenze commerciali che a partire dal novembre del 2020 sono state costrette a chiudere.
"Come fatto l'anno scorso per loro ci sarà la possibilità di versare il tributo solo per i mesi di effettiva apertura delle attività e di farlo in unica soluzione entro il 16 Ottobre, dopo aver verificato tramite i codici ATECO attività con l'ufficio tributi quello che è il tributo da pagare"- ha spiegato l'assessore.
Per una quota che l'amministrazione comunale ha deciso di non aumentare anche per quest'anno. Una circostanza che ha sollevato qualche perplessità da parte di chi si è visto recapitare la cartella del pagamento della Tassa sui rifiuti, che presenta una nuova voce che prevede l'esborso di un tributo, scorporato in due.
A spiegare l'arcano ci ha pensato l'assessore Calculli che ha voluto rassicurare la cittadinanza. Niente di preoccupante. "Le cartelle inviate non prevedono aumenti, la voce che trovate a parte di pochi euro con codice TEFA è il tributo provinciale del 4% che fino allo scorso anno era versato al comune, mentre da quest'anno va direttamente alla provincia"- ha chiarito Calculli, che ha confermato la decisione dell'amministrazione comunale di sospendere i pagamenti della tassa sui rifiuti per le utenze commerciali che a partire dal novembre del 2020 sono state costrette a chiudere.
"Come fatto l'anno scorso per loro ci sarà la possibilità di versare il tributo solo per i mesi di effettiva apertura delle attività e di farlo in unica soluzione entro il 16 Ottobre, dopo aver verificato tramite i codici ATECO attività con l'ufficio tributi quello che è il tributo da pagare"- ha spiegato l'assessore.