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Teatro o nuove tecnologie?
Per “i piccoli Colpi di scena”, senza ombra di dubbio, teatro.
Gravina - martedì 17 settembre 2013
15.37
Ennio Flaiano, uno dei più poliedrici letterati del nostro tempo, scrittore, umorista ed autore teatrale, a molti noto per la sceneggiatura del film "La Dolce vita di Fellini" scriveva: "Il teatro, forse, non è un genere letterario ma un genere di vita, un modo di arrivare alle verità per tentativi che coinvolgono l'esistenza".
Partendo da questa riflessione molti insegnanti italiani hanno avvicinato i loro studenti alla recitazione, l'arte più antica e coinvolgente della nostra cultura. Tutto ciò è accaduto anche nella nostra Gravina, città del grano e del vino, dove fortunatamente da anni, oltre al cibo per la pancia si pensa anche a quello per la mente e lo spirito, per l'appunto il teatro. Grazie alla collaborazione tra il teatro Vida e la scuola secondaria statale di 1° grado "Nunzio Ingannamorte", nelle persone Del regista Michele Mindicini e dell'insegnante Maria Colavito, sei ragazze ed un ragazzo hanno potuto aprire la rassegna 2013-2014 "Amattori… insieme" Vito D'Agostino, premio "Pippo Schinco", mettendo in scena lo spettacolo "Caccia al tesoro" nella serata di sabato 14 settembre e nel pomeriggio di domenica 15.
"I piccoli Colpi di scena", questo il nome della giovanissima compagnia costituita da Pasqua Calendano, Arcangela Dipalo, Federica Laddaga, Arcangela Lavenuta, Enza Ricciardi, Grazia Marvulli e Vito Vicino guidati alla regia da Michele Mindicini, hanno egregiamente calcato le scene del palcoscenico vincendo la loro timidezza e divertendo il numeroso pubblico presente in sala per una trentina di minuti.
Trama dell'opera caratterizzata da una sceneggiatura semplice ed essenziale (un divano nel primo tempo e due alberi nel secondo tempo) e dei giochi di luce alternati tra il bianco ed il naturale, una caccia al tesoro trasformatasi in un pesce d'aprile con una morale rivolta a giovani e meno giovani. Bisogna prendere la vita così come viene, utilizzando al meglio i valori veri come l'amicizia, ed essere sempre padroni del proprio destino nel bene e nel male. Vito Vicino, l'unico interprete maschile, infatti, chiude lo spettacolo dicendo "E tanto ancora vogliamo fare sì, per essere attori ma soprattutto per essere protagonisti nella vita".
A conclusione dell'interpretazione dei ragazzi, il regista, Mindicini, ha sottolineato l'importanza del ricambio generazionale. "Ho avuto la fortuna di assistere, a maggio, alla rappresentazione teatrale "Processo al bullismo" magistralmente interpretata dagli studenti della scuola media "N. Ingannamorte" e così ho pensato che quei ragazzi avrebbero potuto essere le nuove leve del teatro gravinese. – ha dichiarato - Ho parlato loro della possibilità di poter coltivare la loro passione sotto la guida della mia compagnia ed entusiasti, loro hanno accettato dando vita a "Caccia al tesoro".
Grazie ai corsi di teatro ed ai laboratori teatrali svolti nelle scuole è stato e sarà, infatti, possibile trasmettere, di generazione in generazione, l'autentica e genuina passione per il teatro. Una passione che Vito Vicino, ascoltato telefonicamente, ha dichiarato essere la sua droga sin dalla quinta elementare. E sentire affermazioni del genere, in un'epoca in cui la maggior parte dei giovani è immerso nel mondo virtuale dei social network, dei videogiochi interattivi e delle sale cinematografiche con film in 3D e 4D, non può far altro che far piacere come ha dichiarato lo stesso Mindicini prima di dare avvio alla rassegna con lo spettacolo "Volti diversi, Lo stesso destino" de la compagnia "La magnifica gente do Sud".
Ufficio Stampa teatro Vida
Emanuela Grassi
Partendo da questa riflessione molti insegnanti italiani hanno avvicinato i loro studenti alla recitazione, l'arte più antica e coinvolgente della nostra cultura. Tutto ciò è accaduto anche nella nostra Gravina, città del grano e del vino, dove fortunatamente da anni, oltre al cibo per la pancia si pensa anche a quello per la mente e lo spirito, per l'appunto il teatro. Grazie alla collaborazione tra il teatro Vida e la scuola secondaria statale di 1° grado "Nunzio Ingannamorte", nelle persone Del regista Michele Mindicini e dell'insegnante Maria Colavito, sei ragazze ed un ragazzo hanno potuto aprire la rassegna 2013-2014 "Amattori… insieme" Vito D'Agostino, premio "Pippo Schinco", mettendo in scena lo spettacolo "Caccia al tesoro" nella serata di sabato 14 settembre e nel pomeriggio di domenica 15.
"I piccoli Colpi di scena", questo il nome della giovanissima compagnia costituita da Pasqua Calendano, Arcangela Dipalo, Federica Laddaga, Arcangela Lavenuta, Enza Ricciardi, Grazia Marvulli e Vito Vicino guidati alla regia da Michele Mindicini, hanno egregiamente calcato le scene del palcoscenico vincendo la loro timidezza e divertendo il numeroso pubblico presente in sala per una trentina di minuti.
Trama dell'opera caratterizzata da una sceneggiatura semplice ed essenziale (un divano nel primo tempo e due alberi nel secondo tempo) e dei giochi di luce alternati tra il bianco ed il naturale, una caccia al tesoro trasformatasi in un pesce d'aprile con una morale rivolta a giovani e meno giovani. Bisogna prendere la vita così come viene, utilizzando al meglio i valori veri come l'amicizia, ed essere sempre padroni del proprio destino nel bene e nel male. Vito Vicino, l'unico interprete maschile, infatti, chiude lo spettacolo dicendo "E tanto ancora vogliamo fare sì, per essere attori ma soprattutto per essere protagonisti nella vita".
A conclusione dell'interpretazione dei ragazzi, il regista, Mindicini, ha sottolineato l'importanza del ricambio generazionale. "Ho avuto la fortuna di assistere, a maggio, alla rappresentazione teatrale "Processo al bullismo" magistralmente interpretata dagli studenti della scuola media "N. Ingannamorte" e così ho pensato che quei ragazzi avrebbero potuto essere le nuove leve del teatro gravinese. – ha dichiarato - Ho parlato loro della possibilità di poter coltivare la loro passione sotto la guida della mia compagnia ed entusiasti, loro hanno accettato dando vita a "Caccia al tesoro".
Grazie ai corsi di teatro ed ai laboratori teatrali svolti nelle scuole è stato e sarà, infatti, possibile trasmettere, di generazione in generazione, l'autentica e genuina passione per il teatro. Una passione che Vito Vicino, ascoltato telefonicamente, ha dichiarato essere la sua droga sin dalla quinta elementare. E sentire affermazioni del genere, in un'epoca in cui la maggior parte dei giovani è immerso nel mondo virtuale dei social network, dei videogiochi interattivi e delle sale cinematografiche con film in 3D e 4D, non può far altro che far piacere come ha dichiarato lo stesso Mindicini prima di dare avvio alla rassegna con lo spettacolo "Volti diversi, Lo stesso destino" de la compagnia "La magnifica gente do Sud".
Ufficio Stampa teatro Vida
Emanuela Grassi