Eventi
Teatro Vida, buona la prima per la rassegna “Amattori Insieme”
Applausi per Enzo D'Arco e la “Cantina delle Arti”, in scena con De Filippo
Gravina - martedì 8 ottobre 2019
Una commedia esilarante, per far ridere e riflettere sulla vita dell'uomo e sulla sua capacità di arrangiarsi e andare avanti.
"Sik sik, l'artefice magico" è andata in scena lo scorso week end al teatro Vida.
Una commedia con uno straordinario Enzo D'Arco che ha dato prova di tutta la sua grande maestria di navigato attore di palcoscenico, incantando la platea con i suoi lazzi verbali e le sue distorsioni dalla lingua italiana, ammaliando il pubblico del teatro Vida, che convinto ha applaudito lui ,nei panni appunto di Sik Sik, suo figlio Marzio, nel ruolo di Nicolino, segretario e "compare" per la riuscita dei trucchi e Antonella Giordano che nel breve atto unico scritto da Edoardo De Filippo ha interpretato la nuova assistente Lella.
Uno spettacolo che ruota tutto attorno alla verve del protagonista, che porta in scena il suo mago un po' ciarlatano, Sik Sik appunto, illusionista non per vocazione, ma per necessità, che pratica una "truffaldina" magia per sostentare sè e la sua famiglia, che sta per allargarsi con la nascita di suo figlio.
Una interpretazione magistrale che ha strappato applausi e risate e che vive su un gioco di equivoci sorti per un travisamento del linguaggio che rappresenta la cifra comica della commedia portata in scena dalla compagnia la "Cantina delle Arti" di Sala Consilina.
La compagnia partenopea, come ha ammesso lo stesso Enzo D'Arco, ha voluto così rendere omaggio ad Edoardo De Filippo, non imitandolo nella sua molteplice girandola di figure tra le più famose al pubblico, ma portando in scena il personaggio più amato dallo stesso autore, che però è anche uno dei meno conosciuti.
Uno dei pochi spettacoli portati in scena dallo stesso De Filippo non presenti nell'archivio Rai e per questo affascinante perché- spiega D'Arco – "siccome non potevamo vederlo, dovevamo farlo di testa nostra".
Un testo modificato dall'attore e regista della "Cantina delle Arti", che cambia ad ogni sua messa in scena e che – conclude Enzo D'Arco- "rappresenta la metafora dell'uomo che prova a darsi da fare, dell'individuo che non si rassegna alle avversità e per tirare a campare si inventa un mestiere (pur non sapendolo fare), lanciando un messaggio inequivocabile: nella vita bisogna provarci".
Una prova ben riuscita la prima di questa undicesima edizione di "Amattori Insieme" del Vida, che fa ben sperare per il proseguo della rassegna.
Roberto Varvara
"Sik sik, l'artefice magico" è andata in scena lo scorso week end al teatro Vida.
Una commedia con uno straordinario Enzo D'Arco che ha dato prova di tutta la sua grande maestria di navigato attore di palcoscenico, incantando la platea con i suoi lazzi verbali e le sue distorsioni dalla lingua italiana, ammaliando il pubblico del teatro Vida, che convinto ha applaudito lui ,nei panni appunto di Sik Sik, suo figlio Marzio, nel ruolo di Nicolino, segretario e "compare" per la riuscita dei trucchi e Antonella Giordano che nel breve atto unico scritto da Edoardo De Filippo ha interpretato la nuova assistente Lella.
Uno spettacolo che ruota tutto attorno alla verve del protagonista, che porta in scena il suo mago un po' ciarlatano, Sik Sik appunto, illusionista non per vocazione, ma per necessità, che pratica una "truffaldina" magia per sostentare sè e la sua famiglia, che sta per allargarsi con la nascita di suo figlio.
Una interpretazione magistrale che ha strappato applausi e risate e che vive su un gioco di equivoci sorti per un travisamento del linguaggio che rappresenta la cifra comica della commedia portata in scena dalla compagnia la "Cantina delle Arti" di Sala Consilina.
La compagnia partenopea, come ha ammesso lo stesso Enzo D'Arco, ha voluto così rendere omaggio ad Edoardo De Filippo, non imitandolo nella sua molteplice girandola di figure tra le più famose al pubblico, ma portando in scena il personaggio più amato dallo stesso autore, che però è anche uno dei meno conosciuti.
Uno dei pochi spettacoli portati in scena dallo stesso De Filippo non presenti nell'archivio Rai e per questo affascinante perché- spiega D'Arco – "siccome non potevamo vederlo, dovevamo farlo di testa nostra".
Un testo modificato dall'attore e regista della "Cantina delle Arti", che cambia ad ogni sua messa in scena e che – conclude Enzo D'Arco- "rappresenta la metafora dell'uomo che prova a darsi da fare, dell'individuo che non si rassegna alle avversità e per tirare a campare si inventa un mestiere (pur non sapendolo fare), lanciando un messaggio inequivocabile: nella vita bisogna provarci".
Una prova ben riuscita la prima di questa undicesima edizione di "Amattori Insieme" del Vida, che fa ben sperare per il proseguo della rassegna.
Roberto Varvara