Cronaca
Topo di appartamento arrestato dai carabinieri
In fuga dopo furto in una villa di via Selva
Gravina - martedì 3 maggio 2016
E' il caso di dire: preso con le mani nel sacco.
Domenica notte i carabinieri di Gravina, allertati dal pronto intervento del 112, hanno tratto in arresto un giovane albanese, già noto alle forze dell'ordine per reati specifici, trovato in possesso di oggetti preziosi e suppellettili rubati poco prima in una villa in zona Selva.
Secondo le prime informazioni, il giovane domiciliato ad Altamura, si è intrufolato nella villa scardinando una finestra e, approfittando della momentanea assenza dei padroni di casa, avrebbe agito indisturbato rubando oggetti personali e arredi di valore.
A interrompere la razzia sono stati gli stessi militari che hanno tentato di bloccare il ladro.
Il giovane è riuscito in un primo momento a districarsi dalla presa ma è stato raggiunto poco dopo e tratto in arresto.
Sottoposto al rito per direttissima presso il tribunale di Bari, il giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto le sue colpe convalidando l'arresto e disponendo il trasferimento in carcere. Il maltolto invece è stato restituito ai legittimi proprietari.
Domenica notte i carabinieri di Gravina, allertati dal pronto intervento del 112, hanno tratto in arresto un giovane albanese, già noto alle forze dell'ordine per reati specifici, trovato in possesso di oggetti preziosi e suppellettili rubati poco prima in una villa in zona Selva.
Secondo le prime informazioni, il giovane domiciliato ad Altamura, si è intrufolato nella villa scardinando una finestra e, approfittando della momentanea assenza dei padroni di casa, avrebbe agito indisturbato rubando oggetti personali e arredi di valore.
A interrompere la razzia sono stati gli stessi militari che hanno tentato di bloccare il ladro.
Il giovane è riuscito in un primo momento a districarsi dalla presa ma è stato raggiunto poco dopo e tratto in arresto.
Sottoposto al rito per direttissima presso il tribunale di Bari, il giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto le sue colpe convalidando l'arresto e disponendo il trasferimento in carcere. Il maltolto invece è stato restituito ai legittimi proprietari.