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Toponomastica al femminile, importanti passi avanti a Gravina

L’Assessore Cilifrese “Proposta in giunta, a breve se ne discuterà in consiglio comunale”

Un incontro per presentare il progetto della Fidapa di Gravina, per proporre alle istituzioni la parità di genere riguardo la toponomastica stradale. Nel particolare l'intitolazione di due piazze a Giovanna Frangipane della Tolfa e ad Angela Castriota Skanderbeg, di quest'ultima presente un discendente, il dott. Loris Castriota Skanderbeg.

Un evento caratterizzato dalla presenza di importanti personalità. Infatti, oltre alla rappresentanza istituzionale dell'assessore alle pari opportunità Felicetta Cilifrese, hanno partecipato all'iniziativa anche la Presidente Nazionale della Fidapa BPW Italy, Fiammetta Perrone; Eufemia Ippolito, la Executive Finance Officer BPW International e Past Presidente Nazionale Fidapa; e Il giornalista e cultore di storia locale, Giuseppe Massari. A coordinare i lavori, il Presidente di Sezione gravinese della Fidapa, Antonia D'Ecclesiis.

A introdurre l'apertura dei lavori, la socia Concetta Aquila, soprano, che ha intonato l'Inno di Mameli e l'inno alla gioia di Beethoven, oltre a quello della Fidapa. Subito dopo a prendere la parola è stata il Presidente di Sezione, nonché socia fondatrice Antonia D'Ecclesiis, che ha ringraziato i relatori, e tutto il pubblico partecipante, in particolare don Michele Capodiferro per la concessione del luogo dedicato all'evento, scelta non a caso, infatti nella Chiesa di Santa Sofia, dove si trova il Mausoleo dedicato alla Duchessa Angela Castriota Skanderbeg. D'Ecclesiis ha elencato alcune idee già proposte dalla Fidapa di Gravina. La prima presentata l'8 marzo 2022 al commissario prefettizio Riflesso, circa l'istituzione dei "parcheggi rosa" dedicati alle gestanti e alle neo mamme; mentre è del 23 settembre 2022 l'istanza protocollata al Comune, riguardo il tema della serata, la toponomastica al femminile dello stradario urbano di Gravina. La proposta è quella di dedicare alcune piazze a due importanti donne Giovanna Frangipane Della Tolfa e Angela Castriota Skanderbeg. Il presidente ha voluto ringraziare anche le diverse associazioni culturali presenti, sottolineando la collaborazione proficua con tante di esse.

Collaborazione proficua avuta anche con la fondazione Ettore Pomarici Santomasi il cui presidente, Nicola Cornacchia ha evidenziato come "la presenza del mausoleo dedicato ad Angela Castriota Skandemberg, nella chiesa recentemente restaurata e aperta al pubblico, è un motivo di orgoglio per la città".

L'assessore alle pari opportunità Felicetta Cilifrese, invece, si è detta fiera di contribuire al progetto della toponomastica al femminile, anticipando che il caso è stato preso pienamente in considerazione dalla giunta comunale e presto sarà portato in consiglio. La notizia è che il Comune stia già predisponendo una commissione di esperti sul tema.
Il compito di parlare della storia della famiglia Granai Castriota Skandembeg è stato riservato a Loris Castriota Skanderbeg, erede di Angela Castriota. Una famiglia di valorosi combattenti albanesi, tanto da venire in aiuto dei regni del meridione italiano del 1400. Il dottor Castriota, esperto di araldica, ha descritto con dovizia di particolari i diversi ceppi del complesso albero genealogico.

Mentre il giornalista Giuseppe Massari ha spiegato l'importanza della scelta del tema trattato, lanciando una proposta riguardo la possibilità di individuare una scalinata, dedicando ogni gradino a donne vittime di femminicidio. "E' necessario rimediare alla storica differenza di genere" -ha rimarcato Massari, raccontando i meriti di Angela Castriota. Dopo il matrimonio con il duca di Gravina Ferdinando Orsini, la nobildonna trasferitasi a Gravina, ha avuto modo di constatare le condizioni disastrose in cui versava la città in seguito al terremoto del 1456. La Duchessa, in prima persona si è impegnata a far venire operai specializzati dalla vicina Albania, per contribuire alla ricostruzione della città.

Il dibattito, poi, è tornato sul tema della parità di genere con la socia fondatrice Eufemia Ippolito. Uno degli obbiettivi dell'Agenda ONU da raggiungere nel 2030. Ippolito ha evidenziato come l'Italia e l'Europa siano degli esempi virtuosi da seguire. "La Fidapa può essere una fonte di progettualità, ma chi li deve attuare sono le istituzioni, solo attraverso questa sussidiarietà, siamo in grado ad affiancare le istituzioni, noi siamo un movimento di opinione". In alcuni paesi dell'America latina, addirittura non ci siano statistiche idonee, a monitorare il problema della violenza sulle donne. "Tante le leggi dal punto di vista formale, ma poche applicate dal punto di vista sostanziale- ha continuato la Executive Finance Officer BPW International e Past Presidente Nazionale Fidapa. "Le donne sono dimenticate non solo nella rappresentazione storica, ma anche nella toponomastica", gap di genere che si trascina da anni. "Perché attraverso queste scelte (di toponomastica) si vede quale memoria che si vuole conservare, e a quale si vuole dare valore, affinché le nuove generazioni abbiano diversi modelli identitari".

Fiammetta Perrone, invece, ha evidenziato il rilievo dell'evento che merita un grande attenzione. Una tematica di grande pregio sulla quale sono importanti le collaborazioni con le istituzioni. "La presenza dell'Assessore rinforza il percorso che Fidapa sta portando Avanti" -ha detto in conclusione Perrone.
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