La città
Tornano le giornate del Fai di Primavera
Il 25 e il 26 marzo visite alla chiesa VI e agli ipogei dell’ex convento di Santa Sofia
Gravina - venerdì 24 marzo 2023
Anche a Gravina ci si prepara per le Giornate del Fai di primavera. Un appuntamento fisso ormai da 31 anni con il Fondo Ambiente Italiano che propone l'apertura di siti di interesse artistico- storico- culturale, poco conosciuti dai grandi flussi turistici poiché molto spesso chiusi all'accesso del pubblico.
Il più importante evento della penisola dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, anche quest'anno offrirà l'opportunità di scoprire sorprendenti tesori d'arte e natura presenti in tutto lo stivale, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti ai più.
Saranno 750 in tutta Italia i siti aperti eccezionalmente nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 marzo e tra questi anche due importanti siti gravinesi come la chiesa rupestre denominata "VI" e gli ipogei dell'ex monastero di Santa Sofia.
Infatti, per questa edizione delle giornate Fai di primavera, la sezione di Gravina - spiega la referente locale del sodalizio Pina D'Agostino- ha deciso di far conoscere ai visitatori forestieri, ma anche agli stessi gravinesi, che spesso ignorano alcuni beni culturali preziosi della loro città, due importanti luoghi come la chiesa VI, ubicata nei pressi del ben più famoso ponte acquedotto, sul versante destro del burrone, nei pressi del sito archeologico del Padre Eterno e il complesso ipogeo dell'ex convento di Santa Sofia, rinvenuto durante i lavori di restauro effettuati dal 2006 al 2009 e fino ad allora sconosciuto. Un sito composto da 14 ambienti presumibilmente utilizzati per sepolture, tutti scavati nella roccia, arricchiti da nicchie, anelli litici e alloggiamenti per lucerne.
Nei due siti messi a disposizioen del Fai dal Comune di Gravina, a guidare i visitatori come novelli Cicerone saranno gli studenti del Liceo Statale "G. Tarantino" e quelli dell'Istituto tecnico "Bachelet", con gli orari di apertura fissati dalle 09 alle 13 e dalle 15 alle 17 per la chiesa rupestre; invece per visitare gli ipogei del convento identico orario per l'apertura della mattina, mentre l'orario pomeridiano si allunga fino alle 19.
L'obiettivo dunque è quello di aprire lo scrigno dei tesori cittadino alla fruizione di luoghi del cuore, piccoli gioielli incastonati nel più ampio patrimonio artistico e monumentale della città di Gravina.
Il più importante evento della penisola dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, anche quest'anno offrirà l'opportunità di scoprire sorprendenti tesori d'arte e natura presenti in tutto lo stivale, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti ai più.
Saranno 750 in tutta Italia i siti aperti eccezionalmente nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 marzo e tra questi anche due importanti siti gravinesi come la chiesa rupestre denominata "VI" e gli ipogei dell'ex monastero di Santa Sofia.
Infatti, per questa edizione delle giornate Fai di primavera, la sezione di Gravina - spiega la referente locale del sodalizio Pina D'Agostino- ha deciso di far conoscere ai visitatori forestieri, ma anche agli stessi gravinesi, che spesso ignorano alcuni beni culturali preziosi della loro città, due importanti luoghi come la chiesa VI, ubicata nei pressi del ben più famoso ponte acquedotto, sul versante destro del burrone, nei pressi del sito archeologico del Padre Eterno e il complesso ipogeo dell'ex convento di Santa Sofia, rinvenuto durante i lavori di restauro effettuati dal 2006 al 2009 e fino ad allora sconosciuto. Un sito composto da 14 ambienti presumibilmente utilizzati per sepolture, tutti scavati nella roccia, arricchiti da nicchie, anelli litici e alloggiamenti per lucerne.
Nei due siti messi a disposizioen del Fai dal Comune di Gravina, a guidare i visitatori come novelli Cicerone saranno gli studenti del Liceo Statale "G. Tarantino" e quelli dell'Istituto tecnico "Bachelet", con gli orari di apertura fissati dalle 09 alle 13 e dalle 15 alle 17 per la chiesa rupestre; invece per visitare gli ipogei del convento identico orario per l'apertura della mattina, mentre l'orario pomeridiano si allunga fino alle 19.
L'obiettivo dunque è quello di aprire lo scrigno dei tesori cittadino alla fruizione di luoghi del cuore, piccoli gioielli incastonati nel più ampio patrimonio artistico e monumentale della città di Gravina.