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Cronaca

Tradeco, rientra la protesta degli operai. Columella punta il dito contro il Comune

La prossima settimana un incontro a palazzo di città

Rientrata la protesta degli operai Tradeco.

Alla fine è bastata una battuta del patron dell'azienda altamurana Dante Columella che saluta i suoi operai con un "Ragazzi vi voglio bene" per convincere quei "ragazzi" a salire sui camion e assicurare il servizio di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade.
Questa mattina i dipendenti della Tradeco hanno incrociato le braccia per protestare proprio contro l'azienda chiedendo, ufficialmente, maggiore rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro oltre che, strumenti tra cui: guanti, scope, acqua.
Columella ascolta, tenta di calmarli, e avanza presunti ritardi da parte del Comune di Gravina nel pagamento delle ultime fatture, per giustificare le mancanze dell'azienda nei confronti dei lavoratori. Poi rassicura tutti promettendo per lunedì "la soluzione alle vostre richieste", molte delle quali economiche.
Ad assistere alle trattative anche alcuni agenti della polizia municipale tra cui il comandante Nicola Cicolecchia che incalza per assicurare il servizio ed evitare disagi alla cittadinanza.
Dopo un'ora di discussione, Columella alza la voce e invita i suoi operai a tornare a lavoro in attesa di un nuovo incontro già fissato per lunedì e di una riunione, in via di definizione, a palazzo dio città con gli amministratori e i dirigenti del Municipio gravinese perché "Non si può andare avanti così" conclude l'imprenditore altamurano.

Da palazzo di città, però, si alzano voci perplesse: "La situazione è molto più complicata e il Comune non ha interesse a creare disservizi ai suoi stessi cittadini".
Intanto, in città, i disagi si stanno facendo sentire visto che la raccolta della nettezza urbana è iniziata dopo le 10 del mattino, nel pieno del traffico cittadino. In molte zone si registrano rallentamenti e code di automobili.

Della vicenda è stato informato il sindaco Alesio Valente che ha emesso un'ordinanza, presto inviata al Prefetto, per obbligare l'azienda ad espletare il servizio senza alcuna interruzione e senza disagi per la città.
5 fotoProtesta Tradeco
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