La città
Prima trasferito in una casa di accoglienza, ora il "senza tetto" è di nuovo in villa
Aggiornamento: l'uomo torna a vivere su una panchina
Gravina - sabato 26 ottobre 2019
16.30
Aggiornamento/
L'uomo è tornato a vivere su una panchina. Non è stato ancora identificato.
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NOTIZIA DEL 24 OTTOBRE
Si è fatto convincere dopo una trattativa estenuante il clochard che da due mesi viveva su una panchina nel cuore della villa comunale.
Il lavoro portato avanti nelle ultime settimane dai Servizi Sociali del Comune, su impulso dell'assessore Felice Lafabiana ha avuto oggi il suo lieto fine. L'uomo, presumibilmente austriaco o tedesco ma privo di documenti, era arrivato in città a fine Agosto. Vani, inizialmente, erano risultati i tentativi di avviare un dialogo finalizzato all'individuazione di una sistemazione consona, idonea ad evitare disagi lla persona ma anche a scongiurare possibili implicazioni di ordine pubblico.
Da ultimo, però, il canale di comunicazione comunque aperto ha consentito di addivenire ad una soluzione. In mattinata il colloquio risolutivo: gli assistenti sociali del Comune coordinati da Vincenzo Tota, gli agenti della Polizia Locale guidati dal maggiore Nicola Cicolecchia, lo stesso assessore Lafabiana e gli specialisti del Centro di salute mentale di Gravina hanno concordato con l'uomo, che ha liberamente accettato, la provvisoria collocazione in un centro di accoglienza di Gravina, in attesa di un trasferimento – già fissato per i prossimi giorni – in una struttura di Noci.
«Si è chiusa nel migliore dei modi possibile – commenta l'assessore Lafabiana – una storia che aveva mobilitato l'opinione pubblica gravinese. Abbiamo trovato porte chiuse e difficoltà, ma il senso di responsabilità e lo spirito di solidarietà hanno prevalso, soprattutto grazie alla concertazione tra i vari soggetti istituzionali interessati e coinvolti. Non possiamo che esserne soddisfatti».
L'uomo è tornato a vivere su una panchina. Non è stato ancora identificato.
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NOTIZIA DEL 24 OTTOBRE
Si è fatto convincere dopo una trattativa estenuante il clochard che da due mesi viveva su una panchina nel cuore della villa comunale.
Il lavoro portato avanti nelle ultime settimane dai Servizi Sociali del Comune, su impulso dell'assessore Felice Lafabiana ha avuto oggi il suo lieto fine. L'uomo, presumibilmente austriaco o tedesco ma privo di documenti, era arrivato in città a fine Agosto. Vani, inizialmente, erano risultati i tentativi di avviare un dialogo finalizzato all'individuazione di una sistemazione consona, idonea ad evitare disagi lla persona ma anche a scongiurare possibili implicazioni di ordine pubblico.
Da ultimo, però, il canale di comunicazione comunque aperto ha consentito di addivenire ad una soluzione. In mattinata il colloquio risolutivo: gli assistenti sociali del Comune coordinati da Vincenzo Tota, gli agenti della Polizia Locale guidati dal maggiore Nicola Cicolecchia, lo stesso assessore Lafabiana e gli specialisti del Centro di salute mentale di Gravina hanno concordato con l'uomo, che ha liberamente accettato, la provvisoria collocazione in un centro di accoglienza di Gravina, in attesa di un trasferimento – già fissato per i prossimi giorni – in una struttura di Noci.
«Si è chiusa nel migliore dei modi possibile – commenta l'assessore Lafabiana – una storia che aveva mobilitato l'opinione pubblica gravinese. Abbiamo trovato porte chiuse e difficoltà, ma il senso di responsabilità e lo spirito di solidarietà hanno prevalso, soprattutto grazie alla concertazione tra i vari soggetti istituzionali interessati e coinvolti. Non possiamo che esserne soddisfatti».