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Politica

Trasparenza amministrativa: i grillini vanno in Procura

"Stanchi di peregrinare tra gli uffici"


Carte niente, nonostante la richiesta e le sollecitazioni. I Cinquestelle perdono la pazienza e scrivono in Procura.

Porta la firma di 15 grillini la denuncia sporta a nome del Movimento 5 Stelle contro Palazzo di città, per denunciare "l'assoluta mancanza di sensibilità che questa amministrazione comunale ha nei confronti dei cittadini". A diversi mesi dalla presentazione dell'ennesima richiesta di accesso agli atti "per conoscere la consistenza patrimoniale del Comune di Gravina e i contratti di fitto oggi pendenti tra il Comune e i privati", gli aderenti al Movimento segnalano l'ennesima porta in faccia "che si aggiunge agli altri rifiuti già annunciati oralmente dal responsabile del procedimento".

Eppure, assicurano i firmatari nel tentativo di tranquillizzare i dirigente comunali, "la nostra richiesta è solo quella di conoscere la consistenza patrimoniale del Comune di Gravina. Questo e solo questo". Ma niente. Le parole restano vane e il niet della segretaria comunale Monica Calzetta diventa amara realtà. "La nostra amministrazione, nel rispetto degli obblighi introdotti dalla recente normativa - scrive la segretaria in una nota inviata ai sottoscrittori della richiesta di accesso agli atti - si sta adoperando per mettere a punto l'intera sistema informatico, occorrente per gli adempimenti alla pubblicazione". Segue invito alla pazienza, data "la materia innovativa e di recente introduzione dell'adempimento amministrativo". Parole che non hanno però convinto i 15 firmatari: "Siamo stufi di peregrinare tra i vari uffici per sentirci sempre rispondere nella medesima maniera, ossia: i documenti sono sparsi nel Comune e non possiamo farveli vedere". Pertanto la palla passa ora alla Procura, "per il reato di rifiuto di atti di ufficio o per qualsiasi altro reato che potrà essere individuato, commesso dal responsabile del procedimento e dal rappresentante legale pro tempore del comune".

In Comune, intanto, tutto tace. Ai cronisti che chiedono chiarimenti non va meglio che ai grillini: la segretaria comunale è impegnata in riunione e "non la si può disturbare", rispondono i suoi collaboratori. Tutti gli altri funzionari, invece, dicono "di non essere a conoscenza dei fatti".
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