Palazzo di città
Trasporto pubblico in panne
La segretaria comunale prova a fare chiarezza
Gravina - venerdì 11 ottobre 2013
11.09
Il bando, quello nuovo, è ancora materia di studio per gli uffici comunali, intanto il servizio per il trasporto scolastico resta nelle mani del consorzio Tra.da, aggiudicataria dell'ultimo bando pubblico.
Resterà deluso chi si aspettava grandi stravolgimenti all'indomani dell'ultimo consiglio comunale teatro di un confronto serrato tra l'assessore alla pubblica istruzione Laura Marchetti e il consigliere di maggioranza Raffaele Lorusso che aveva chiesto pubblicamente "come mai se la giunta da un atto di indirizzo ben preciso gli uffici fanno esattamente il contrario?".
La vicenda è tutta racchiusa nell'ultimo bando per la gestione del servizio di trasporto scolastico aggiudicato a maggio 2013, praticamente a fine anno, al consorzio Tra.da. Un bando finito, quasi da subito, sotto la lente dell'autorità giudiziaria prima oggetto di ricorsi da parte dell'altra impresa concorrente " Stagapede- Toppuro" scettici sull'effettiva regolarità del progetto tecnico presentato dalla ditta affidataria, e poi oggetto di indagine da parte dei carabinieri che a giugno hanno acquisito tutta la documentazione.
Intanto proprio per il 9 giugno, giorno di chiusura delle scuole, era fissata la scadenza del contratto con la Tra.da mentre la giunta comunale, decisa a non concedere altre proroghe, dava indirizzo al dirigente dell'area amministrativa di preparare un nuovo bando.
Bando che ad oggi non è ancora pronto sebbene da palazzo di città la segretaria comunale Monica Calzetta assicura: "Gli uffici stanno lavorando, nei prossimi giorni ci saranno notizie".
E proprio la segretaria prova a fare chiarezza sull'intera vicenda.
"Il bando che avevamo preparato prevedeva l'affidamento dell'incarico per un anno scolastico. La consegna era fissata a gennaio 2013 e si prevedevano verosimilmente 120 giorni di servizio- spiega la segretaria comunale- Il problema è che questa gara è stata da subito molto movimentata, tra accesso agli atti, ricorsi e problematiche varie che hanno portato via molto tempo e fatto slittare tutte le scadenze".
L'aggiudicazione del servizio, infatti, è stata sottoscritta solo a maggio di quest'anno e quindi " l'azienda vincitrice ha potuto prestare il servizio per un numero limitato di giornate. Per questo ora, con la ripresa dell'anno scolastico il consorzio Tra.da sta continuando nell'espletamento del servizio".
Dunque è stata concessa una proroga?
"Sebbene il capitolato d'appalto specifica che le giornate sono presumibilmente 120 giorni e finito l'anno scolastico l'impresa aggiudicatrice del servizio non avrà nulla a pretendere dall'amministrazione – spiega ancora la Calzetta- è pur vero che tra i due enti esiste un rapporto sinallagmatico ossia un equilibrio tra la richiesta dell'amministrazione e il lavoro effettivamente svolto. Per essere più chiari, se l'amministrazione propone di affidare un servizio per 120 giornate, e questo spesso per le aziende private significa anche un investimento in termini di mezzi e personale, poi, per motivi che non sono ascrivibili all'impresa stessa, non si può dimezzare il contratto".
Contratto che deve "garantire all'ente pubblico un servizio regolare e con una gestione affidabile e conforme a quanto richiesto ma allo stesso tempo non deve penalizzare il privato, soprattutto al fine di evitare altri contenziosi".
Resterà deluso chi si aspettava grandi stravolgimenti all'indomani dell'ultimo consiglio comunale teatro di un confronto serrato tra l'assessore alla pubblica istruzione Laura Marchetti e il consigliere di maggioranza Raffaele Lorusso che aveva chiesto pubblicamente "come mai se la giunta da un atto di indirizzo ben preciso gli uffici fanno esattamente il contrario?".
La vicenda è tutta racchiusa nell'ultimo bando per la gestione del servizio di trasporto scolastico aggiudicato a maggio 2013, praticamente a fine anno, al consorzio Tra.da. Un bando finito, quasi da subito, sotto la lente dell'autorità giudiziaria prima oggetto di ricorsi da parte dell'altra impresa concorrente " Stagapede- Toppuro" scettici sull'effettiva regolarità del progetto tecnico presentato dalla ditta affidataria, e poi oggetto di indagine da parte dei carabinieri che a giugno hanno acquisito tutta la documentazione.
Intanto proprio per il 9 giugno, giorno di chiusura delle scuole, era fissata la scadenza del contratto con la Tra.da mentre la giunta comunale, decisa a non concedere altre proroghe, dava indirizzo al dirigente dell'area amministrativa di preparare un nuovo bando.
Bando che ad oggi non è ancora pronto sebbene da palazzo di città la segretaria comunale Monica Calzetta assicura: "Gli uffici stanno lavorando, nei prossimi giorni ci saranno notizie".
E proprio la segretaria prova a fare chiarezza sull'intera vicenda.
"Il bando che avevamo preparato prevedeva l'affidamento dell'incarico per un anno scolastico. La consegna era fissata a gennaio 2013 e si prevedevano verosimilmente 120 giorni di servizio- spiega la segretaria comunale- Il problema è che questa gara è stata da subito molto movimentata, tra accesso agli atti, ricorsi e problematiche varie che hanno portato via molto tempo e fatto slittare tutte le scadenze".
L'aggiudicazione del servizio, infatti, è stata sottoscritta solo a maggio di quest'anno e quindi " l'azienda vincitrice ha potuto prestare il servizio per un numero limitato di giornate. Per questo ora, con la ripresa dell'anno scolastico il consorzio Tra.da sta continuando nell'espletamento del servizio".
Dunque è stata concessa una proroga?
"Sebbene il capitolato d'appalto specifica che le giornate sono presumibilmente 120 giorni e finito l'anno scolastico l'impresa aggiudicatrice del servizio non avrà nulla a pretendere dall'amministrazione – spiega ancora la Calzetta- è pur vero che tra i due enti esiste un rapporto sinallagmatico ossia un equilibrio tra la richiesta dell'amministrazione e il lavoro effettivamente svolto. Per essere più chiari, se l'amministrazione propone di affidare un servizio per 120 giornate, e questo spesso per le aziende private significa anche un investimento in termini di mezzi e personale, poi, per motivi che non sono ascrivibili all'impresa stessa, non si può dimezzare il contratto".
Contratto che deve "garantire all'ente pubblico un servizio regolare e con una gestione affidabile e conforme a quanto richiesto ma allo stesso tempo non deve penalizzare il privato, soprattutto al fine di evitare altri contenziosi".