La città
Trattore trancia di netto tubi del gas nel centro storico
Dalla rete ennesima storia sui pericoli del centro storico
Gravina - giovedì 10 settembre 2015
9.49
I social regalano l'ennesima storiaccia consumatasi tra i vicoli e le stradine del centro storico.
Nella mattinata di martedì, gli artigli di un aratro attaccato ad un trattore, di passaggio in senso contrario in Via Scale Lunghe, sotto il cosiddetto "Arco Benchi", ha involontariamente tranciato di netto un tubo del gas, creando attimi di panico e terrore tra i residenti del borgo antico sino a richiedere il celere intervento dei tecnici. Il timore era quello di uno scoppio imminente sebbene dalle ricostruzioni dei residenti, pare che il tempestivo intervento dei tecnici abbai scongiurato il peggio
Grande spavento, dunque, riassunto da chi, quotidianamente vive i problemi del centro storico. La cronaca dell'accaduto, però, da la stura per un vero e proprio sfogo sui problemi intrinseci al borgo antico. Si fa riferimento alle numerose auto, spesso parcheggiate sulle rampe dei garage, in spregio alle norme non scritte del buon vivere civile. La denuncia non si ferma alla viabilità spesso senza regole, si fa riferimento anche all'assenza assoluta degli operatori ecologici e alle deiezioni canine non recuperate dai padroni dei cani che lasciano le strade sporche e puzzolenti. Pulizia ed igiene vengono garantite dall'impegno dei residenti, che con tanto amore, giornalmente setacciano ogni angolo delle viuzze del centro storico.
L'asticella della denuncia viene alzata maggiormente, sino a trasformarsi in una richiesta di maggiore attenzione da parte di amministrazione e forze dell'ordine su quanto accade nel borgo antico, specialmente la sera, quando gruppi di ragazzini, poco più che adolescenti invadono i vicoletti spesso poco frequentati e poco illuminati "per fumare, bere e fare altro", senza il pericolo di essere visti da amici e parenti, mostrandosi spesso poco rispettosi nei confronti di coloro che abitano proprio nelle zone dove avviene il bivacco notturno.
La segnalazione si conclude con una vera e propria esortazione a Comune e forze dell'ordine: "Il vero centro storico sono le stradine interne e la vostra attenzione non si deve limitare a via Matteotti e alle piazze centrali del paese".
E non finisce qui. La rete quotidianamente regala foto e denunce di ogni tipo sulle problematiche del centro storico, dall'assenza di operatori ecologici ai cassonetti di grosse dimensioni che per essere svuotati, devono essere raggiunti dai mezzi che percorrendo i vicoli del cuore antico della Città, danneggiano la sua già fragile pavimentazione. Mancanza di vigilanza. Immobili abbandonati e ridotti e costruzioni di cartapesta. E ogni pioggia è un tuffo al cuore. E ogni giorno c'è un motivo per lamentarsi e soprattutto preoccuparsi.
Sta di fatto che i lavori della rigenerazione urbana, tutt'ora in corso, ed il dibattito che si è aperto sull'idea progettuale, hanno acceso i riflettori sulla parte più bella e suggestiva della città accrescendone, conseguentemente, le richieste di attenzioni rivolte dai residenti, non solo a chi ha responsabilità di amministrare la città, ma anche a chi deve garantirne la sicurezza.
Gli organi preposti recepite queste richieste? Alla rete l'ardua sentenza.
Nella mattinata di martedì, gli artigli di un aratro attaccato ad un trattore, di passaggio in senso contrario in Via Scale Lunghe, sotto il cosiddetto "Arco Benchi", ha involontariamente tranciato di netto un tubo del gas, creando attimi di panico e terrore tra i residenti del borgo antico sino a richiedere il celere intervento dei tecnici. Il timore era quello di uno scoppio imminente sebbene dalle ricostruzioni dei residenti, pare che il tempestivo intervento dei tecnici abbai scongiurato il peggio
Grande spavento, dunque, riassunto da chi, quotidianamente vive i problemi del centro storico. La cronaca dell'accaduto, però, da la stura per un vero e proprio sfogo sui problemi intrinseci al borgo antico. Si fa riferimento alle numerose auto, spesso parcheggiate sulle rampe dei garage, in spregio alle norme non scritte del buon vivere civile. La denuncia non si ferma alla viabilità spesso senza regole, si fa riferimento anche all'assenza assoluta degli operatori ecologici e alle deiezioni canine non recuperate dai padroni dei cani che lasciano le strade sporche e puzzolenti. Pulizia ed igiene vengono garantite dall'impegno dei residenti, che con tanto amore, giornalmente setacciano ogni angolo delle viuzze del centro storico.
L'asticella della denuncia viene alzata maggiormente, sino a trasformarsi in una richiesta di maggiore attenzione da parte di amministrazione e forze dell'ordine su quanto accade nel borgo antico, specialmente la sera, quando gruppi di ragazzini, poco più che adolescenti invadono i vicoletti spesso poco frequentati e poco illuminati "per fumare, bere e fare altro", senza il pericolo di essere visti da amici e parenti, mostrandosi spesso poco rispettosi nei confronti di coloro che abitano proprio nelle zone dove avviene il bivacco notturno.
La segnalazione si conclude con una vera e propria esortazione a Comune e forze dell'ordine: "Il vero centro storico sono le stradine interne e la vostra attenzione non si deve limitare a via Matteotti e alle piazze centrali del paese".
E non finisce qui. La rete quotidianamente regala foto e denunce di ogni tipo sulle problematiche del centro storico, dall'assenza di operatori ecologici ai cassonetti di grosse dimensioni che per essere svuotati, devono essere raggiunti dai mezzi che percorrendo i vicoli del cuore antico della Città, danneggiano la sua già fragile pavimentazione. Mancanza di vigilanza. Immobili abbandonati e ridotti e costruzioni di cartapesta. E ogni pioggia è un tuffo al cuore. E ogni giorno c'è un motivo per lamentarsi e soprattutto preoccuparsi.
Sta di fatto che i lavori della rigenerazione urbana, tutt'ora in corso, ed il dibattito che si è aperto sull'idea progettuale, hanno acceso i riflettori sulla parte più bella e suggestiva della città accrescendone, conseguentemente, le richieste di attenzioni rivolte dai residenti, non solo a chi ha responsabilità di amministrare la città, ma anche a chi deve garantirne la sicurezza.
Gli organi preposti recepite queste richieste? Alla rete l'ardua sentenza.