Turismo
Turismo: il Governo "boccia" la legge pugliese sulle strutture ricettive
Impugnata una norma sugli alloggi in locazione. Spiazzata la Regione
Gravina - lunedì 18 febbraio 2019
Il Governo ha impugnato la legge della Regione Puglia, varata a novembre, finalizzata a contrastare l'abusivismo e la concorrenza sleale nel settore della ricettività turistica. Con la legge approvata dalla Regione Puglia, viene introdotto un codice identificativo di struttura (Cis) e viene istituito un registro regionale delle strutture ricettive non alberghiere per facilitare il censimento e il controllo contro l'abusivismo. Provvedimento che non riguarda gli alberghi, già soggetti a vincoli più stringenti.
AltamuraLife ne ha parlato in questa notizia. Con la legge, le strutture ricettive non alberghiere saranno obbligate ad indicare il Cis nella pubblicità, promozione e commercializzazione dell'offerta, con scritti o stampati o supporti digitali e con qualsiasi altro mezzo. Altrimenti scatteranno delle sanzioni in caso di inadempimento. Per la vigilanza e le sanzioni la competenza sarà dei Comuni mentre la Regione effettuerà controlli periodici sull'aggiornamento del Registro.
Invece il Governo l'ha impugnata perché "una norma, riguardante gli alloggi dati in locazione per finalità esclusivamente turistiche, lede il principio di uguaglianza e la competenza statale in materia di ordinamento civile".
Una decisione che non piace a Federalberghi, associata Confindustria, perché questa legge serve invece a contrastare il fenomeno dell'abusivismo e della concorrenza sleale. Pertanto l'impugnativa viene ritenuta un "regalo ai furbetti dell'appartamentino" che utilizzano soprattutto le piattaforme informatiche per affittare i propri appartamenti o le singole camere.
La Regione non accetta tale scelta del Governo. "La Puglia tutta cresce e cresce in ragione del settore turistico e, come dimostra Bankitalia nel suo rapporto sull'economia pugliese del 2018, il settore turismo è decisivo nella crescita dell'economia dei servizi della regione", sostiene l'assessore regionale all'industria turistica Loredana Capone. Crescono anche le strutture ricettive che dal 2015 al 2018 nel comparto alberghiero sono aumentate del 2%, i posti letto del 3% (aumento in valore assoluto di 2800 posti letto). Nello stesso periodo le strutture ricettive extralberghiere sono aumentate del 35% mentre i posti letto sono aumentati dello 0,7% (aumento in valore assoluto di 1200 posti letto). Inoltre sono 9000 i posti letto incentivati con l'ultima programmazione comunitaria, di cui 3000 nuovi.
"Invece che intervenire semplificando le norme e facendo una legge nazionale contro l'abusivismo, come tutte le Regioni chiedono, il Governo ha impugnato la nostra legge sul codice identificativo", conclude Capone amaramente.
AltamuraLife ne ha parlato in questa notizia. Con la legge, le strutture ricettive non alberghiere saranno obbligate ad indicare il Cis nella pubblicità, promozione e commercializzazione dell'offerta, con scritti o stampati o supporti digitali e con qualsiasi altro mezzo. Altrimenti scatteranno delle sanzioni in caso di inadempimento. Per la vigilanza e le sanzioni la competenza sarà dei Comuni mentre la Regione effettuerà controlli periodici sull'aggiornamento del Registro.
Invece il Governo l'ha impugnata perché "una norma, riguardante gli alloggi dati in locazione per finalità esclusivamente turistiche, lede il principio di uguaglianza e la competenza statale in materia di ordinamento civile".
Una decisione che non piace a Federalberghi, associata Confindustria, perché questa legge serve invece a contrastare il fenomeno dell'abusivismo e della concorrenza sleale. Pertanto l'impugnativa viene ritenuta un "regalo ai furbetti dell'appartamentino" che utilizzano soprattutto le piattaforme informatiche per affittare i propri appartamenti o le singole camere.
La Regione non accetta tale scelta del Governo. "La Puglia tutta cresce e cresce in ragione del settore turistico e, come dimostra Bankitalia nel suo rapporto sull'economia pugliese del 2018, il settore turismo è decisivo nella crescita dell'economia dei servizi della regione", sostiene l'assessore regionale all'industria turistica Loredana Capone. Crescono anche le strutture ricettive che dal 2015 al 2018 nel comparto alberghiero sono aumentate del 2%, i posti letto del 3% (aumento in valore assoluto di 2800 posti letto). Nello stesso periodo le strutture ricettive extralberghiere sono aumentate del 35% mentre i posti letto sono aumentati dello 0,7% (aumento in valore assoluto di 1200 posti letto). Inoltre sono 9000 i posti letto incentivati con l'ultima programmazione comunitaria, di cui 3000 nuovi.
"Invece che intervenire semplificando le norme e facendo una legge nazionale contro l'abusivismo, come tutte le Regioni chiedono, il Governo ha impugnato la nostra legge sul codice identificativo", conclude Capone amaramente.