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Turismo
Turismo, In due anni raddoppiate presenze a Gravina
Ma c’è ancora tanto da lavorare
Gravina - venerdì 21 febbraio 2025
9.07
I numeri parlano chiaro: il trend del flusso turistico verso la nostra città negli ultimi anni è in crescita. Si sono quasi raddoppiate le presenze che da 9.273 nel 2022 sono passate a 18.675 del 2024. All'interno di questa classifica bisogna distinguere però i turisti per un giorno, quelli che arrivano e partono in giornata; e quelli che, invece, pernottano nella nostra città. Gli arrivi, ossia quelli che passano da Gravina, nel 2022 sono stati 5.046 di cui 921 sono stati gli stranieri, numeri cresciuti nel 2023 quando si è passati a 7.486 arrivi di cui 1.673 stranieri, fino ad arrivare al 2024 quando il totale degli arrivi è stato di 8.690 visitatori di cui 2.048 stranieri.
Per ciò che concerne le presenze, ovvero coloro che hanno soggiornato nella città di Gravina nel 2022 erano in totale 1.821 gli stranieri e 7.452 gli italiani che hanno pernottato nella città del grano e del vino, per un totale di 9.273 persone che sono diventate 15.769 nel 2023, con una incidenza straniera di 3.035 unità ed infine il dato dello scorso anno che ha visto 14.357 presenze italiane, alle quali aggiungere 4.318 stranieri per un totale di 18.675.
Un raddoppio delle presenze di turisti a Gravina del quale ha gioito l'assessore Marienza Schinco, convinta che la strada intrapresa sia quella vincente. Una strada che prevede la collaborazione di tutti i soggetti che operano nel settore. Perché l'obiettivo è raggiungibile solo con un gioco di squadra. Altra carta vincente per creare anche una destagionalizzazione del turismo è quella di garantire nel corso di tutto l'anno una serie di eventi attrattivi che possano portare alla ribalta del panorama nazionale ed internazionale la città del grano e del vino.
Un calendario di eventi snocciolato dall'amministrazione in un depliant che vuole garantire continuità di azione per creare un sensibile aumento dei flussi turistici per tutti e 12 i mesi dell'anno.
Fin qui i numeri e i buoni propositi. Poi, però, rimane la realtà di alcune criticità che al momento non è chiaro come superare. Dalla piena fruibilità di gran parte beni comunali (al momento non ancora a disposizione dei turisti) e di quelli in capo al capitolo cattedrale; all'organizzazione dell'ospitality, fino al decoro urbano per una città che purtroppo si presenta sporca e lacunosa in alcuni servizi essenziali (vedi la possibilità di avere a disposizione più bagni pubblici e parcheggi decentrati dedicati ai turisti per evitare inutili ingorghi nella città).
Ebbene, quando si riuscirà a rispondere a queste esigenze, solo allora si potrà pensare con serietà ad una città che ha puntato sul turismo come elemento trainante della economia locale, vincendo la scommessa.
Per ciò che concerne le presenze, ovvero coloro che hanno soggiornato nella città di Gravina nel 2022 erano in totale 1.821 gli stranieri e 7.452 gli italiani che hanno pernottato nella città del grano e del vino, per un totale di 9.273 persone che sono diventate 15.769 nel 2023, con una incidenza straniera di 3.035 unità ed infine il dato dello scorso anno che ha visto 14.357 presenze italiane, alle quali aggiungere 4.318 stranieri per un totale di 18.675.
Un raddoppio delle presenze di turisti a Gravina del quale ha gioito l'assessore Marienza Schinco, convinta che la strada intrapresa sia quella vincente. Una strada che prevede la collaborazione di tutti i soggetti che operano nel settore. Perché l'obiettivo è raggiungibile solo con un gioco di squadra. Altra carta vincente per creare anche una destagionalizzazione del turismo è quella di garantire nel corso di tutto l'anno una serie di eventi attrattivi che possano portare alla ribalta del panorama nazionale ed internazionale la città del grano e del vino.
Un calendario di eventi snocciolato dall'amministrazione in un depliant che vuole garantire continuità di azione per creare un sensibile aumento dei flussi turistici per tutti e 12 i mesi dell'anno.
Fin qui i numeri e i buoni propositi. Poi, però, rimane la realtà di alcune criticità che al momento non è chiaro come superare. Dalla piena fruibilità di gran parte beni comunali (al momento non ancora a disposizione dei turisti) e di quelli in capo al capitolo cattedrale; all'organizzazione dell'ospitality, fino al decoro urbano per una città che purtroppo si presenta sporca e lacunosa in alcuni servizi essenziali (vedi la possibilità di avere a disposizione più bagni pubblici e parcheggi decentrati dedicati ai turisti per evitare inutili ingorghi nella città).
Ebbene, quando si riuscirà a rispondere a queste esigenze, solo allora si potrà pensare con serietà ad una città che ha puntato sul turismo come elemento trainante della economia locale, vincendo la scommessa.