Eventi
"U quaderne a righe pe la cupertina nìure”
Storia di riscatto e speranza di un bancario gravinese.
Gravina - sabato 11 aprile 2015
15.24
Sotto la copertina nera, scorrono pagine bianche tinte di poesia e racconti, piccole cose importanti della vita sempre in corsa di Ninni Gramegna. "U quaderne a righe pe la cupertina nìure", narra la sua storia di riscatto contro la malattia. Scritta per caso e presentata ieri sera alle Officine culturali "Peppino Impastato'' di Gravina.
"Ho stupito tutti quando ho detto di aver scritto un libro", ha commentato l'autore, ex bancario, appassionato maratoneta - tanto da aver ricevuto un riconoscimento dall'associazione podistica gravinese "Festina Lente" - attore e scrittore. Una vita in bassorilievo, scolpita nella caparbietà che ha vinto la paralisi e l'epilessia. Nelle parole degli amici, Franco Laiso e Maria Antonietta Bochicchio Altieri, la stima per la scrittura "derivata dal sangue e dalla carne", ha spiegato Laiso, "trasformando il male che ci circonda in una leva d'amore". "Un diario personale, nato dalla voglia di vincere se stesso", ha chiosato Andrea Dolce, presidente dell'associazione Bancari Cassa di risparmio di Puglia - Ubi Banca Carime. Tra le righe del quaderno, Gravina scorre silenziosa e discreta. La si ricorda nelle poesie in vernacolo lette da Peppino Zuccaro e Lucia Pallucca. "Il dialetto non deve sparire perché esprime la purezza dei sentimenti", ha aggiunto Andrea Pisani Massamormile, avvocato di origini gravinesi e presidente di Banca Carime sostenitrice della pubblicazione, "la tradizione è un formidabile antefatto del futuro". Pisani Massamormile, curatore della prefazione ha concluso: "Scrive con mano leggera anche parole pesanti e questo è un grande insegnamento di vita".
Sulle note del pianoforte di Carla Capolongo e del violino di Antonella Feraco, la serata si conclude tra i sorrisi di Ninni, "con due enne", così come ha precisato l'amico di sempre Peppino Zuccaro. Uomo che nonostante tutto, continua a pedalare verso "orizzonti meno grigi".
"Ho stupito tutti quando ho detto di aver scritto un libro", ha commentato l'autore, ex bancario, appassionato maratoneta - tanto da aver ricevuto un riconoscimento dall'associazione podistica gravinese "Festina Lente" - attore e scrittore. Una vita in bassorilievo, scolpita nella caparbietà che ha vinto la paralisi e l'epilessia. Nelle parole degli amici, Franco Laiso e Maria Antonietta Bochicchio Altieri, la stima per la scrittura "derivata dal sangue e dalla carne", ha spiegato Laiso, "trasformando il male che ci circonda in una leva d'amore". "Un diario personale, nato dalla voglia di vincere se stesso", ha chiosato Andrea Dolce, presidente dell'associazione Bancari Cassa di risparmio di Puglia - Ubi Banca Carime. Tra le righe del quaderno, Gravina scorre silenziosa e discreta. La si ricorda nelle poesie in vernacolo lette da Peppino Zuccaro e Lucia Pallucca. "Il dialetto non deve sparire perché esprime la purezza dei sentimenti", ha aggiunto Andrea Pisani Massamormile, avvocato di origini gravinesi e presidente di Banca Carime sostenitrice della pubblicazione, "la tradizione è un formidabile antefatto del futuro". Pisani Massamormile, curatore della prefazione ha concluso: "Scrive con mano leggera anche parole pesanti e questo è un grande insegnamento di vita".
Sulle note del pianoforte di Carla Capolongo e del violino di Antonella Feraco, la serata si conclude tra i sorrisi di Ninni, "con due enne", così come ha precisato l'amico di sempre Peppino Zuccaro. Uomo che nonostante tutto, continua a pedalare verso "orizzonti meno grigi".