Politica
Udc alla resa dei conti
Il partito sfiducia il capogruppo Carbone. Al suo posto arriva Lamuraglia
Gravina - venerdì 14 febbraio 2014
11.30
La sfiducia è arrivata durante i lavori del consiglio comunale. Un fax, poche righe per dichiarare che Giovani Carbone non è più il capogruppo dell'Udc in consiglio comunale. mentre il capogruppo e intento a relazionare in aula invitando i colleghi consiglieri ad approvare il regolamento per la consulta dello sport, i suoi amici di partito, assenti al consiglio, lo sfiduciano liquidandolo con un fax.
Al suo posto arriva Michele Lamuraglia, consigliere di lungo corso e già assessore al bilancio e poi all'ambiente durante l'amministrazione guidata da Giovanni Divella.
Diventa ufficiale, così, la spaccatura all'interno del partito centrista, più volte annunciata e mai confermata.
Da una parte, il vice sindaco Gino Lorusso sostenuto da Giovanni Carbone e dal segretario del partito, Stefano Valente, presente ieri in aula a seguire i lavori del consiglio e protagonista egli stesso delle votazione per il rinnovo del cda della Fondazione Santomasi. Dall'altra Michele Lamuraglia e Vito Mazarella impegnati a rivendicare le ragioni di un partito che da tempo chiede una verifica politica e programmatica all'interno della maggioranza.
E sarebbe stata proprio la candidatura del segretario Valente la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
" In questa vicenda non c'è nulla di personale ma le direttive del partito vanno rispettate- spiega Vito Mazzarella, l'unico che ha voglia di parlare stamattina.
"La candidatura di Valente nel cda della Fondazione è stata sostenuta da un gruppo ristretto di parsone senza dare la possibilità alla base del partito di condividere questa decisione".
Adesso, dopo la sfiducia anticipata via fax nella serata di giovedì e protocollata in via ufficiale questa mattina, si apre all'interno dell'Udc una fase di transizione. "Innanzitutto – spiega Mazzarella - nei prossimi giorni ci sarà un incontro chiarificatore con gli esponenti del partito e poi decideremo cosa fare".
E già qualcuno scommettere che, pian piano, sul banco degli imputati, dopo il capogruppo saliranno a turno prima l'assessore Lorusso e poi l'intera maggioranza anche in vista delle direttive che arrivano da Roma.
Al suo posto arriva Michele Lamuraglia, consigliere di lungo corso e già assessore al bilancio e poi all'ambiente durante l'amministrazione guidata da Giovanni Divella.
Diventa ufficiale, così, la spaccatura all'interno del partito centrista, più volte annunciata e mai confermata.
Da una parte, il vice sindaco Gino Lorusso sostenuto da Giovanni Carbone e dal segretario del partito, Stefano Valente, presente ieri in aula a seguire i lavori del consiglio e protagonista egli stesso delle votazione per il rinnovo del cda della Fondazione Santomasi. Dall'altra Michele Lamuraglia e Vito Mazarella impegnati a rivendicare le ragioni di un partito che da tempo chiede una verifica politica e programmatica all'interno della maggioranza.
E sarebbe stata proprio la candidatura del segretario Valente la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
" In questa vicenda non c'è nulla di personale ma le direttive del partito vanno rispettate- spiega Vito Mazzarella, l'unico che ha voglia di parlare stamattina.
"La candidatura di Valente nel cda della Fondazione è stata sostenuta da un gruppo ristretto di parsone senza dare la possibilità alla base del partito di condividere questa decisione".
Adesso, dopo la sfiducia anticipata via fax nella serata di giovedì e protocollata in via ufficiale questa mattina, si apre all'interno dell'Udc una fase di transizione. "Innanzitutto – spiega Mazzarella - nei prossimi giorni ci sarà un incontro chiarificatore con gli esponenti del partito e poi decideremo cosa fare".
E già qualcuno scommettere che, pian piano, sul banco degli imputati, dopo il capogruppo saliranno a turno prima l'assessore Lorusso e poi l'intera maggioranza anche in vista delle direttive che arrivano da Roma.