Politica
Udc: cadono nel vuoto le richieste del Movimento giovanile
L'invito al cambiamento sbatte sul muro di gomma degli adulti. Bocche cucite tra i big.
Gravina - domenica 17 marzo 2013
10.50
Venerdì la protesta a mezzo stampa del movimento giovanile dell'Udc, culminata nella richiesta di "commissariamento del partito". Per tutta risposta, i dirigenti adulti alzano il muro di gomma e preferiscono non rispondere.
"L'Udc a Gravina ha fallito. Non si possono prendere 402 voti con autorevoli rappresentati regionali e provinciali gravinesi e con una altrettanto numerosa rappresentanza in consiglio comunale. C'è qualcosa che non va o non va bene. Per questo, visto il pessimo risultato conseguito dal nostro partito in questa tornata elettorale, chiediamo ufficialmente il commissariamento della sezione di Gravina, convinti che gli uomini di partito rimangono fedeli ai propri ideali e ai propri simboli", scrivevano i giovani. Parole cadute nel vuoto, almeno ufficialmente visto che gli esponenti storici dello scudocrociato, nel partito e nelle istituzioni, e soprattutto "gli autorevoli rappresentanti gravinesi" negli organi di livello provinciale e regionale fanno quadrato intorno ad un'unica linea: no comment.
Ufficiosamente, e sempre secondo le rane dalla bocca larga, pare però che siano in tanti a condividere la linea promossa dal movimento giovanile e ad auspicare un cambio dei vertici a tutti i livelli, in occasione del prossimo congresso nazionale di fine aprile. A questo punto, però, resta da capire se i giovani riceveranno in dono le redini del partito o la solita patata bollente.
Per ora, le posizioni restano lontane: da una parte il nuovo che reclama spazio, dall'altra il vecchio che agisce con prudenza. Del resto, sin che la barca va...
"L'Udc a Gravina ha fallito. Non si possono prendere 402 voti con autorevoli rappresentati regionali e provinciali gravinesi e con una altrettanto numerosa rappresentanza in consiglio comunale. C'è qualcosa che non va o non va bene. Per questo, visto il pessimo risultato conseguito dal nostro partito in questa tornata elettorale, chiediamo ufficialmente il commissariamento della sezione di Gravina, convinti che gli uomini di partito rimangono fedeli ai propri ideali e ai propri simboli", scrivevano i giovani. Parole cadute nel vuoto, almeno ufficialmente visto che gli esponenti storici dello scudocrociato, nel partito e nelle istituzioni, e soprattutto "gli autorevoli rappresentanti gravinesi" negli organi di livello provinciale e regionale fanno quadrato intorno ad un'unica linea: no comment.
Ufficiosamente, e sempre secondo le rane dalla bocca larga, pare però che siano in tanti a condividere la linea promossa dal movimento giovanile e ad auspicare un cambio dei vertici a tutti i livelli, in occasione del prossimo congresso nazionale di fine aprile. A questo punto, però, resta da capire se i giovani riceveranno in dono le redini del partito o la solita patata bollente.
Per ora, le posizioni restano lontane: da una parte il nuovo che reclama spazio, dall'altra il vecchio che agisce con prudenza. Del resto, sin che la barca va...