La città
Giovani talenti in città
Un artista fuori dal comune. Un gravinese la cui passione nasce dalle emozioni che prova nel momento stesso in cui crea
Gravina - martedì 16 agosto 2011
"Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista." - parole di San Francesco D'Assisi. Un pensiero sposato a pieno dal giovanissimo artista gravinese, Antonio Antosiano, classe 1984 che sin dall'età di 3-4 anni si dilettava, a detta della sua mamma, a fare i ritratti dei suoi familiari e a prendere ispirazione dai fumetti di Topolino.
La sua dote creativa è stata, poi, messa in luce dall'insegnante di educazione artistica delle scuole medie che lo ha indirizzato alla realizzazione di un'opera caricaturale dell'intero corpo docente, opera che è stata a fine anno pubblicata sulla rivista della scuola Nunzio Ingannamorte.
La presa di coscienza di questo nuovo talento gravinese è avvenuta nel momento in cui ha deciso di frequentare l'Istituto statale d'Arte di Corato dove ha avuto modo di perfezionare ed affinare le tecniche di creazione legate a ceramica, oreficeria e disegno dal vero.
Partendo da bozzetti di gioielli, ha poi dato vita ad opere ispirate a diversi temi, a volte di attualità come il tema che ha proposto nella sua prima opera datata marzo 2011 in cui intende rappresentare la paura dei giovani di oggi nell'affrontare le situazioni quotidiane della loro vita, i sentimenti che li travolgono e che tendono a tenere segreti in se stessi. Uno sguardo a metà attraverso il buco di una serratura che nasconde da un lato il proprio mondo, dall'altro quello che si vorrebbe vivere. I colori stessi dell'opera, colori caldi caratterizzano la profondità del tema.
A distanza di un mese un'opera dai tratti e dal tema differenti. Una natura morta come soggetto… la rosa per antonomasia simbolo d'amore, viene dipinta in una veste insolita… mentre ha perso vigore e forza come testimoniato dai petali nel bicchiere.
Un occhio la cui iride è costituita da stralci di giornali anni '50, intitolata dall'autore "Uno sguardo nel passato" è, invece, considerato, a detta di amici e parenti, il suo vero capolavoro. Lavoro venuto fuori dall'unione di due ossessioni di Antosiano, il volto della gente, in particolare l'occhio, organo espressivo più importante del volto e la scoperta del mondo etrò.
Un tema di profonda attualità, quello della guerra civile libica, ha, invece, ispirato la sua quarta opera che mette in mostra un paio di piedi avvolti in filo spinato, appartenenti a coloro che incitano alla guerra ed incorniciati dal rosso fuoco in contrasto con la scritta nera NO WAR e da stralci di quotidiano a testimoniare l'attualità della guerra e dell'informazione. Un messaggio di pace è quello che Antosiano vuole trasmettere agli estimatori dei suoi quadri.
Una maschera bianca di Carnevale tagliata a metà ed incollata su un tessuto su tela già dipinto a metà, è il soggetto della sua ultima opera. Partendo dal volto a metà della maschera, Antosiano si è lasciato trasportare dal suo modo di essere, a volte, estroverso e riallacciandosi alla sua prima opera ha rimesso su tela il contrasto realtà/illusione.
Chi vuole avere il piacere di ammirare tutte le produzioni può farlo recardosi nel locale gravinese Salotto 23, uno dei più cool dell'hinterland barese, situato nella centralissima Piazza della Repubblica a Gravina in Puglia. Impossibile circoscriverlo in una tipologia ben definita: è pizzeria, braceria, creperia e ristomusic. Elegante e mondano è un vero e proprio "salotto" che riesce ben a coniugare il piacere del buon cibo a quello del relax e del divertimento ed ha anche buon gusto visto che ha scelto le opere di questo giovanissimo talento gravinese come arredo.
"Un individuo creativo è un uomo libero e sano, un individuo capace di giocare con i propri limiti, un essere umano realizzato e probabilmente molto felice." (Donald W.Winnicott)
La sua dote creativa è stata, poi, messa in luce dall'insegnante di educazione artistica delle scuole medie che lo ha indirizzato alla realizzazione di un'opera caricaturale dell'intero corpo docente, opera che è stata a fine anno pubblicata sulla rivista della scuola Nunzio Ingannamorte.
La presa di coscienza di questo nuovo talento gravinese è avvenuta nel momento in cui ha deciso di frequentare l'Istituto statale d'Arte di Corato dove ha avuto modo di perfezionare ed affinare le tecniche di creazione legate a ceramica, oreficeria e disegno dal vero.
Partendo da bozzetti di gioielli, ha poi dato vita ad opere ispirate a diversi temi, a volte di attualità come il tema che ha proposto nella sua prima opera datata marzo 2011 in cui intende rappresentare la paura dei giovani di oggi nell'affrontare le situazioni quotidiane della loro vita, i sentimenti che li travolgono e che tendono a tenere segreti in se stessi. Uno sguardo a metà attraverso il buco di una serratura che nasconde da un lato il proprio mondo, dall'altro quello che si vorrebbe vivere. I colori stessi dell'opera, colori caldi caratterizzano la profondità del tema.
A distanza di un mese un'opera dai tratti e dal tema differenti. Una natura morta come soggetto… la rosa per antonomasia simbolo d'amore, viene dipinta in una veste insolita… mentre ha perso vigore e forza come testimoniato dai petali nel bicchiere.
Un occhio la cui iride è costituita da stralci di giornali anni '50, intitolata dall'autore "Uno sguardo nel passato" è, invece, considerato, a detta di amici e parenti, il suo vero capolavoro. Lavoro venuto fuori dall'unione di due ossessioni di Antosiano, il volto della gente, in particolare l'occhio, organo espressivo più importante del volto e la scoperta del mondo etrò.
Un tema di profonda attualità, quello della guerra civile libica, ha, invece, ispirato la sua quarta opera che mette in mostra un paio di piedi avvolti in filo spinato, appartenenti a coloro che incitano alla guerra ed incorniciati dal rosso fuoco in contrasto con la scritta nera NO WAR e da stralci di quotidiano a testimoniare l'attualità della guerra e dell'informazione. Un messaggio di pace è quello che Antosiano vuole trasmettere agli estimatori dei suoi quadri.
Una maschera bianca di Carnevale tagliata a metà ed incollata su un tessuto su tela già dipinto a metà, è il soggetto della sua ultima opera. Partendo dal volto a metà della maschera, Antosiano si è lasciato trasportare dal suo modo di essere, a volte, estroverso e riallacciandosi alla sua prima opera ha rimesso su tela il contrasto realtà/illusione.
Chi vuole avere il piacere di ammirare tutte le produzioni può farlo recardosi nel locale gravinese Salotto 23, uno dei più cool dell'hinterland barese, situato nella centralissima Piazza della Repubblica a Gravina in Puglia. Impossibile circoscriverlo in una tipologia ben definita: è pizzeria, braceria, creperia e ristomusic. Elegante e mondano è un vero e proprio "salotto" che riesce ben a coniugare il piacere del buon cibo a quello del relax e del divertimento ed ha anche buon gusto visto che ha scelto le opere di questo giovanissimo talento gravinese come arredo.
"Un individuo creativo è un uomo libero e sano, un individuo capace di giocare con i propri limiti, un essere umano realizzato e probabilmente molto felice." (Donald W.Winnicott)