La città
Un grotta trasformata in rifugio
PIoggia di interrogativi dal Movimento Cinque stelle
Gravina - giovedì 16 luglio 2015
8.41
Cosa o meglio chi si nasconde in quella grotta?
Questa la domanda che alcuni attivisti del Movimento Cinque Stelle hanno posto alle Forze dell'ordine a cui hanno inviato la segnalazione.
L'ennesima partita dal Movimento all'indirizzo del Comune e della Municipale dopo un pomeriggio di "pattugliamento" dell'area archeologica cittadina alla ricerca delle criticità e di situazioni di pericolo.
Durante una delle passeggiare l'attenzione del gruppo è caduta su un grande telo, quasi un muro, posto a chiusura di una grotta situata su costone della Gravina, praticamente sul livello sottostante l'area parcheggio del quartiere fieristico. Un'area con diversi punti di accesso, dalla fiera, dalla pineta, dal boschetto di via Fratelli Cervi.
Oltre il telo, mobili e suppellettili mentre nell'area parcheggio delle fiera giacciono ammucchiati in un angolo altre reti, altri pannelli destinati forse al piano inferiore.
Il pavimento della grotta è ricoperto con la moquette utilizzata per gli stand della fiera San Giorgio, un vecchio banco di scuola infondo alla grotta, un bancone da bar, uno sgabello, due materassi quasi a formare un letto matrimoniale. Questo l'arredo su cui spiccano due particolari allarmanti.
Accanto al letto, una tavolozza di legno "di quelle che si usano per le sedute spiritiche" raccontano gli attivisti e sul banco "libri per bambini, solo per bambini".
Una casa grotta, in pratica. Tenuta in ordine e, nel limite del possibile, pulita. "In un angolo ci sono anche paletta e scopa" raccontano i ragazzi.
Immediata la segnalazione alla Municipale con tanto di video e fotografie. Dal Comando sminuiscono: "Abbiamo inoltrato la segnalazione all'ufficio tecnico e ora provvederanno a rimuovere tutto ma quasi sicuramente si tratta di un rifugio per ragazzini. Nulla di preoccupante".
La preoccupazione tuttavia resta così come i tanti interrogativi. Chi vive in quella "casa"? Un immigrato, una famiglia disagiata con figli? E' davvero il luogo di ritrovo di ragazzi in cerca di avventura o è forse il luogo di ritrovo per affari loschi? E quella tavolozza serve davvero alle sedute spiritiche?
Probabilmente non ci sono gli estremi per un reato ma se è pur sempre un luogo pubblico, occupato abusivamente, occultato a sguardi indiscreti e con all'interno particolari che destano preoccupazione.
Questa la domanda che alcuni attivisti del Movimento Cinque Stelle hanno posto alle Forze dell'ordine a cui hanno inviato la segnalazione.
L'ennesima partita dal Movimento all'indirizzo del Comune e della Municipale dopo un pomeriggio di "pattugliamento" dell'area archeologica cittadina alla ricerca delle criticità e di situazioni di pericolo.
Durante una delle passeggiare l'attenzione del gruppo è caduta su un grande telo, quasi un muro, posto a chiusura di una grotta situata su costone della Gravina, praticamente sul livello sottostante l'area parcheggio del quartiere fieristico. Un'area con diversi punti di accesso, dalla fiera, dalla pineta, dal boschetto di via Fratelli Cervi.
Oltre il telo, mobili e suppellettili mentre nell'area parcheggio delle fiera giacciono ammucchiati in un angolo altre reti, altri pannelli destinati forse al piano inferiore.
Il pavimento della grotta è ricoperto con la moquette utilizzata per gli stand della fiera San Giorgio, un vecchio banco di scuola infondo alla grotta, un bancone da bar, uno sgabello, due materassi quasi a formare un letto matrimoniale. Questo l'arredo su cui spiccano due particolari allarmanti.
Accanto al letto, una tavolozza di legno "di quelle che si usano per le sedute spiritiche" raccontano gli attivisti e sul banco "libri per bambini, solo per bambini".
Una casa grotta, in pratica. Tenuta in ordine e, nel limite del possibile, pulita. "In un angolo ci sono anche paletta e scopa" raccontano i ragazzi.
Immediata la segnalazione alla Municipale con tanto di video e fotografie. Dal Comando sminuiscono: "Abbiamo inoltrato la segnalazione all'ufficio tecnico e ora provvederanno a rimuovere tutto ma quasi sicuramente si tratta di un rifugio per ragazzini. Nulla di preoccupante".
La preoccupazione tuttavia resta così come i tanti interrogativi. Chi vive in quella "casa"? Un immigrato, una famiglia disagiata con figli? E' davvero il luogo di ritrovo di ragazzi in cerca di avventura o è forse il luogo di ritrovo per affari loschi? E quella tavolozza serve davvero alle sedute spiritiche?
Probabilmente non ci sono gli estremi per un reato ma se è pur sempre un luogo pubblico, occupato abusivamente, occultato a sguardi indiscreti e con all'interno particolari che destano preoccupazione.