La città
Un’impresa gravinese tra i soggetti ammissibili a finanziamento
La costruzione e/o recupero di alloggi di edilizia convenzionata – agevolata: il contributo di cui potrà usufruire salvo ricorsi. Messi dalla Regione nel complesso € 27 milioni
Gravina - domenica 3 luglio 2011
11.46
Numerose le imprese che hanno presentato domanda di partecipazione al bando per contributi ad imprese e cooperative edilizie per la costruzione e/o recupero di alloggi di edilizia convenzionata – agevolata. Tra di esse l'impresa edile "Tommaso Galtieri" di Gravina in P. la quale ha ottenuto un punteggio di 50 punti per la candidatura di interventi di nuova costruzione per n. 66 alloggi. 990.000,00 il contributo richiesto.
Nel complesso la Regione ha messo a disposizione € 27 milioni per finanziare due tipi di interventi:
• La costruzione o il recupero di alloggi da destinare alla locazione abitativa per un periodo non inferiore a otto anni applicando canoni di locazione non superiori a quelli definiti negli accordi fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative (ai sensi dell'art. 2 della legge n. 431/98) e riconoscendo ai conduttori il diritto di prelazione in caso di vendita da parte del proprietario;
• La costruzione o il recupero di alloggi da cedere o assegnare in proprietà ad acquirenti o a soci di cooperative applicando prezzi di vendita o di assegnazione definiti secondo le modalità dell'edilizia convenzionata.
In entrambe le ipotesi – sia con riferimento ai conduttori, sia con riferimento agli acquirenti/assegnatari di alloggi – il Bando individua i requisiti soggettivi richiesti per poter beneficiare dell'alloggio realizzato o recuperato con il contributo regionale (limiti di reddito, indisponibilità di altri immobili, ecc.).
I criteri di scelta per gli interventi da finanziare sono stati scelti in base alla localizzazione dell'intervento (interventi che ricadono in comuni capoluoghi di provincia, comuni non capoluogo ad alta tensione abitativa, comuni non ad elevata tensione abitativa con popolazione superiore a 20.000 abitanti o agli interventi che ricadono in ambiti territoriali di rigenerazione urbana, in piani di zona per l'edilizia economica e popolare o in piani esecutivi a destinazione mista di edilizia libera e residenziale sociale), alla tipologia dell'intervento (interventi di recupero, a quelli che interessino immobili non occupati, dismessi o da dismettere, precedentemente destinati ad usi diversi dalla residenza, premiati poi gli interventi di realizzazione o recupero di alloggi destinati alla locazione ed in particolare quella di maggiore durata) ed alla maggiore capacità dell'intervento di assicurare livelli di sostenibilità ambientale, di riduzione dei consumi idrici e di efficienza energetica.
Nel complesso la Regione ha messo a disposizione € 27 milioni per finanziare due tipi di interventi:
• La costruzione o il recupero di alloggi da destinare alla locazione abitativa per un periodo non inferiore a otto anni applicando canoni di locazione non superiori a quelli definiti negli accordi fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative (ai sensi dell'art. 2 della legge n. 431/98) e riconoscendo ai conduttori il diritto di prelazione in caso di vendita da parte del proprietario;
• La costruzione o il recupero di alloggi da cedere o assegnare in proprietà ad acquirenti o a soci di cooperative applicando prezzi di vendita o di assegnazione definiti secondo le modalità dell'edilizia convenzionata.
In entrambe le ipotesi – sia con riferimento ai conduttori, sia con riferimento agli acquirenti/assegnatari di alloggi – il Bando individua i requisiti soggettivi richiesti per poter beneficiare dell'alloggio realizzato o recuperato con il contributo regionale (limiti di reddito, indisponibilità di altri immobili, ecc.).
I criteri di scelta per gli interventi da finanziare sono stati scelti in base alla localizzazione dell'intervento (interventi che ricadono in comuni capoluoghi di provincia, comuni non capoluogo ad alta tensione abitativa, comuni non ad elevata tensione abitativa con popolazione superiore a 20.000 abitanti o agli interventi che ricadono in ambiti territoriali di rigenerazione urbana, in piani di zona per l'edilizia economica e popolare o in piani esecutivi a destinazione mista di edilizia libera e residenziale sociale), alla tipologia dell'intervento (interventi di recupero, a quelli che interessino immobili non occupati, dismessi o da dismettere, precedentemente destinati ad usi diversi dalla residenza, premiati poi gli interventi di realizzazione o recupero di alloggi destinati alla locazione ed in particolare quella di maggiore durata) ed alla maggiore capacità dell'intervento di assicurare livelli di sostenibilità ambientale, di riduzione dei consumi idrici e di efficienza energetica.