Territorio
Un meeting sull’immigrazione targato Lions Club
Ospite il Prefetto di Bari, Antonio Nunziante. Nel suo intervento una frecciata per Valente.
Gravina - sabato 8 novembre 2014
11.56
"Si devono o non si devono accogliere gli immigrati?". Un convinto sì arriva dal Prefetto di Bari, Antonio Nunziante in apertura del suo ricco intervento durante il meeting organizzato dai Lions Club Altamura Host.
Sviscerato in tutte le sue sfaccettature il tema dell'incontro: "Il fenomeno della immigrazione. L'accoglienza e le ripercussioni di ordine pubblico". Dopo aver ringraziato le forze dell'ordine che lo affiancano quotidianamente nel suo lavoro, sempre ricco di impegni, nella nostra provincia, Nunziante non trattiene il suo disappunto contro i sindaci dimissionari: "Davanti alle responsabilità non bisogna andar via. Nessuno impone di fare il sindaco. E' una scelta, e la si deve perseguire". Un monito che giunge ai numerosi sindaci della zona presenti in sala, tra cui il sindaco di Altamura Mario Stacca, il sindaco di Poggiorsini Michele Armienti, e anche al sindaco dimissionario di Gravina, Alesio Valente.
Nella consapevolezza di attraversare una stagione complessa della storia, il Prefetto spinge ad una collettività responsabile basata prima di tutto sul rispetto della persona: "Nessuno di noi può sentirsi esonerato dall'impegno comune per la nostra comunità. Tocca alle istituzioni, me in primis, l'onere di dare le risposte più efficienti ai problemi, e costruire un percorso sul complicatissimo scenario nazionale ed internazionale". Dall'afflusso albanese di qualche anno fa, si è passati oggi all'afflusso Libico ma resta sempre difficile valutare le conseguenze che tali flussi migratori avranno sulla Nazione dal punto di vista sociale, economico, politico e antropologico. Per quanto riguarda lo stretto legame tra immigrazione ed aumento della sicurezza "si tende spesso a legare il fenomeno migratorio con una serie di minacce strategiche come in terrorismo", continua Nunziante che, passando a parlare della sicurezza del porto di Bari, spiega l'ultimo piano approvato pochi giorni fa, il "Cristoforo Colombo". Risale invece ad un anno fa la mega operazione militare e umanitaria "Mare Nostrum", che "seppur costosa, ha permesso di soccorrere oltre 130.000 migranti e arrestare oltre 500 scafisti evitando di trasformare il Mediterraneo in un immenso cimitero".
Una soluzione concreta resta l'integrazione economica dei profughi che permetterebbe di raggiungere un'autonomia economica evitando l'aumento dell'insicurezza che, spesso ingigantita, crea allarmismo sociale.
Un dibattito a più voci, moderato da Matteo de Marinis, cerimoniere del club organizzatore, si è aperto appena concluso l'intervento del Prefetto. Primo ad intervenire il vescovo della diocesi, sua eccellenza monsignor Giovanni Ricchiuti, con un messaggio chiaro: "La terra è di Dio, i confini sono umani. Intraprendiamo la strada della vera accoglienza che sia integrazione, e mai emarginazione". A farsi promotore dei problemi delle amministrazioni periferiche il sindaco Armenti, che ha chiesto alle istituzioni supporto anche per le piccole realtà.
Tanti gli ospiti che hanno risposto all'invito dei Lions, e che si sono confrontati sul tema. Nunziante chiude il suo intervento con un messaggio chiaro di speranza: "Possiamo farcela, sta a noi".
Sviscerato in tutte le sue sfaccettature il tema dell'incontro: "Il fenomeno della immigrazione. L'accoglienza e le ripercussioni di ordine pubblico". Dopo aver ringraziato le forze dell'ordine che lo affiancano quotidianamente nel suo lavoro, sempre ricco di impegni, nella nostra provincia, Nunziante non trattiene il suo disappunto contro i sindaci dimissionari: "Davanti alle responsabilità non bisogna andar via. Nessuno impone di fare il sindaco. E' una scelta, e la si deve perseguire". Un monito che giunge ai numerosi sindaci della zona presenti in sala, tra cui il sindaco di Altamura Mario Stacca, il sindaco di Poggiorsini Michele Armienti, e anche al sindaco dimissionario di Gravina, Alesio Valente.
Nella consapevolezza di attraversare una stagione complessa della storia, il Prefetto spinge ad una collettività responsabile basata prima di tutto sul rispetto della persona: "Nessuno di noi può sentirsi esonerato dall'impegno comune per la nostra comunità. Tocca alle istituzioni, me in primis, l'onere di dare le risposte più efficienti ai problemi, e costruire un percorso sul complicatissimo scenario nazionale ed internazionale". Dall'afflusso albanese di qualche anno fa, si è passati oggi all'afflusso Libico ma resta sempre difficile valutare le conseguenze che tali flussi migratori avranno sulla Nazione dal punto di vista sociale, economico, politico e antropologico. Per quanto riguarda lo stretto legame tra immigrazione ed aumento della sicurezza "si tende spesso a legare il fenomeno migratorio con una serie di minacce strategiche come in terrorismo", continua Nunziante che, passando a parlare della sicurezza del porto di Bari, spiega l'ultimo piano approvato pochi giorni fa, il "Cristoforo Colombo". Risale invece ad un anno fa la mega operazione militare e umanitaria "Mare Nostrum", che "seppur costosa, ha permesso di soccorrere oltre 130.000 migranti e arrestare oltre 500 scafisti evitando di trasformare il Mediterraneo in un immenso cimitero".
Una soluzione concreta resta l'integrazione economica dei profughi che permetterebbe di raggiungere un'autonomia economica evitando l'aumento dell'insicurezza che, spesso ingigantita, crea allarmismo sociale.
Un dibattito a più voci, moderato da Matteo de Marinis, cerimoniere del club organizzatore, si è aperto appena concluso l'intervento del Prefetto. Primo ad intervenire il vescovo della diocesi, sua eccellenza monsignor Giovanni Ricchiuti, con un messaggio chiaro: "La terra è di Dio, i confini sono umani. Intraprendiamo la strada della vera accoglienza che sia integrazione, e mai emarginazione". A farsi promotore dei problemi delle amministrazioni periferiche il sindaco Armenti, che ha chiesto alle istituzioni supporto anche per le piccole realtà.
Tanti gli ospiti che hanno risposto all'invito dei Lions, e che si sono confrontati sul tema. Nunziante chiude il suo intervento con un messaggio chiaro di speranza: "Possiamo farcela, sta a noi".