Francobolli per il Parco dell'Alta Murgia
Francobolli per il Parco dell'Alta Murgia
Territorio

Un milione di francobolli dedicati all'Alta Murgia

La serie filatelica presentata e timbrata nella sede del Parco

Un milione di francobolli sul Parco nazionale dell'Alta Murgia. La serie filatelica delle Poste, autorizzata da parte del Ministero dello sviluppo economico, è stata emessa ieri e presentata presso il Parco nazionale dell'Alta Murgia.

La serie, dedicata al patrimonio naturale, è stata timbrata in una cerimonia alla quale sono stati presenti il presidente del Parco Francesco Tarantini, il presidente della Comunità del Parco Antonio Decaro, le sottosegretarie Alessandra Todde e Assuntela Messina, i referenti pugliesi di Poste, i rappresentanti dei Comuni. Molto soddisfatto Tarantini per questo grande riconoscimento. Presente il sindaco Alesio Valente insieme all'assessore Aldo Dibattista.

I francobolli sono stampati dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. La tiratura è di 200.000 esemplari di foglietti, pari a un milione di esemplari di francobolli.

I cinque francobolli, racchiusi in un foglietto e disposti su due righe, raffigurano siti caratteristici: la grotta di Lamalunga e l'Uomo di Altamura, cava Pontrelli con le impronte di dinosauro, le miniere di bauxite di Spinazzola, il Pulo di Altamura e il Pulicchio di Gravina. Ogni "vignetta" raffigura una veduta del Parco con il profilo della penisola italiana a destra, su cui sono evidenziati la Puglia e il logo dell'area protetta. Completa il foglietto la legenda "I Tesori del Parco nazionale dell'Alta Murgia".

La richiesta sull'emissione dei francobolli è stata presentata un anno fa dall'Ente Parco e dalla Sigea (Società italiana di geologia ambientale), sezione Puglia, così da far conoscere «un plus di emergenze che mostrano sia l'esplicarsi di processi geologici durati milioni di anni sia l'evolversi della vita». A dicembre c'è stato il disco verde statale. E ora si arriva all'emissione.

Dei tesori dell'area protetta sono stati scelti i geositi: il Parco si candida a diventare Geoparco Unesco. La cava dei dinosauri (o Cava Pontrelli) ad Altamura è stata scoperta nel 1999. Sulla paleosuperficie sono impresse circa 20.000 impronte di dinosauri erbivori, risalenti a 80 milioni di anni fa. Nel Cretaceo la Puglia (quindi l'attuale Murgia) era una piattaforma carbonatica simile alle attuali "Bahamas". Cioè una laguna, con superfici acquitrinose e fangose che venivano calpestate dai dinosauri nei loro spostamenti e che si cibavano di ingenti masse vegetali. Il sito di Altamura è di importanza mondiale per l'elevatissimo numero di impronte. La grotta di Lamalunga è la "casa" dell'Uomo di Altamura, un "Neanderthalensis" di circa 150.000 anni fa, scoperto nel 1993.

Le cave di bauxite sono un giacimento calcareo nel territorio di Spinazzola, scoperto nel 1935 e sfruttato tra gli anni '50 e gli '80 per estrarre il minerale da cui si ricavava l'alluminio. Le vivaci sfumature dei depositi di terra rossa attraggono tanti visitatori. Il Pulo di Altamura e il Pulicchio di Gravina sono due doline da crollo, scenografici esempi del carsismo pugliese. Con un diametro di circa 700 metri e profondo 90, a forma di imbuto, il Pulo di Altamura si caratterizza per le grotte lungo le pareti, abitate dal paleolitico all'età del bronzo. Il Pulicchio di Gravina, coperto da un'ampia vegetazione di pini, presenta un diametro di circa 530 metri ed è profondo 110.
  • Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia
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