Eventi
Un monumento ai caduti sul lavoro
La cerimonia alla presenza dei sindaci dei comuni murgiani. L'opera patrocinata dalla BPPB.
Gravina - lunedì 15 ottobre 2012
11.43
Un monumento per ricordare le vittime sul lavoro, in una città, come Gravina, di secolari lotte sociali e tragedie operaie, una città del Sud dove l'occupazione è invocata come una benedizione e spesso si trasforma in un dramma.
Grande partecipazione di pubblico alla manifestazione con cui, domenica, è stata ufficialmente scoperta e benedetta la statua dedicata alle vittime delle cosiddette "morti bianche", i caduti sul posto di lavoro, in concomitanza con la 62esima giornata provinciale sul tema, organizzata dall'ANMIL, alla presenza delle autorità cittadine e dei sindaci della comunità murgiana. Numerosi i familiari di tanti lavoratori gravinesi a cui la statua è dedicata, martiri della mancanza di sicurezza nell'esercizio della propria professione.
Un luogo emblematico di Gravina, quello scelto per la posa del monumento, opera dell'artista gravinese Antonio Sette: l'angolo tra via De Gasperi e via Vittorio Emanuele, storico punto d'incontro di lavoratori "a prmett", a cottimo, e di partenza di furgoni carichi di carpentieri e braccianti agricoli. "Nonostante la disoccupazione crescente – ha detto invece il sindaco Alesio Valente – il tasso di incidenti sul lavoro non diminuisce. La crisi acuisce la mancanza di sicurezza che è una piaga da affrontare concretamente, non solo ricordando le vittime". Commosso l'intervento del presidente del consiglio comunale Giacinto Lupoli, ex operaio e poi imprenditore edile.
La mattinata in onore delle vittime sul lavoro è continuata con un convegno presso la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ente committente patrocinatore del monumento, in cui sono stati snocciolati dati drammatici: 1400 vittime all'anno, mentre diverse decina di migliaia sono gli invalidi permanenti in seguito a infortuni professionali. Deplorata, da parte dei relatori, la vistosa assenza delle autorità regionali.
Grande partecipazione di pubblico alla manifestazione con cui, domenica, è stata ufficialmente scoperta e benedetta la statua dedicata alle vittime delle cosiddette "morti bianche", i caduti sul posto di lavoro, in concomitanza con la 62esima giornata provinciale sul tema, organizzata dall'ANMIL, alla presenza delle autorità cittadine e dei sindaci della comunità murgiana. Numerosi i familiari di tanti lavoratori gravinesi a cui la statua è dedicata, martiri della mancanza di sicurezza nell'esercizio della propria professione.
Un luogo emblematico di Gravina, quello scelto per la posa del monumento, opera dell'artista gravinese Antonio Sette: l'angolo tra via De Gasperi e via Vittorio Emanuele, storico punto d'incontro di lavoratori "a prmett", a cottimo, e di partenza di furgoni carichi di carpentieri e braccianti agricoli. "Nonostante la disoccupazione crescente – ha detto invece il sindaco Alesio Valente – il tasso di incidenti sul lavoro non diminuisce. La crisi acuisce la mancanza di sicurezza che è una piaga da affrontare concretamente, non solo ricordando le vittime". Commosso l'intervento del presidente del consiglio comunale Giacinto Lupoli, ex operaio e poi imprenditore edile.
La mattinata in onore delle vittime sul lavoro è continuata con un convegno presso la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, ente committente patrocinatore del monumento, in cui sono stati snocciolati dati drammatici: 1400 vittime all'anno, mentre diverse decina di migliaia sono gli invalidi permanenti in seguito a infortuni professionali. Deplorata, da parte dei relatori, la vistosa assenza delle autorità regionali.