Cronaca
Un nuovo furto di rame dal deposito di una impresa di costruzione
Contrada Graviglione: il luogo dell’episodio. L'Apecar: il mezzo di trasporto
Gravina - lunedì 13 giugno 2011
E' avvenuto, nei ultimi giorni, in contrada Graviglione, a poche centinaia di metri dalle ultime abitazioni che si affacciano sulla provinciale per Dolcecanto, l'ennesimo furto di rame dal deposito di una impresa di costruzione. Il ladro, un pregiudicato di 52 anni, aveva calcolato che sarebbe stata una passeggiata riempire il proprio Apecar di materiale ferroso custodito nel deposito.
Aveva progettato il tutto nell'ambito del tempo libero che gli resta dall'osservanza degli obblighi della sorveglianza di pubblica sicurezza a cui è sottoposto per i numerosi reati a suo carico. Forse non si era documentato bene, perché la stessa impresa ha un'officina adiacente al deposito e a quell'ora, insieme agli operai, c'era anche il titolare dell'impresa, che non appena ha avvertito qualcosa di strano, a piedi si è recato al deposito per dare un'occhiata, disturbando il ladro.
Immediata la decisione di darsi alla fuga. Mentre il titolare dell'azienda, tornava sui propri passi per recuperare l'auto e inseguire il ladro, avvertendo il commissariato, che dirottava sul posto una volante. In questo modo erano in due ad inseguire il pregiudicato, che per far perdere le proprie tracce tentava di imboccare le stradine del centro storico, ma veniva bloccato dalla volante della polizia che in contatto telefonico con l'imprenditore che non aveva mai perso di vista l'Apecar carico di materiale ferroso, veniva informata dei movimenti del pregiudicato.
In pochi minuti l'inseguimento si è concluso con il sequestro della refurtiva e del furgoncino e l'arresto per furto aggravato ed inosservanza degli obblighi della sorveglianza di pubblica sicurezza del rapinatore che è stato associato alla casa circondariale di Bari.
Aveva progettato il tutto nell'ambito del tempo libero che gli resta dall'osservanza degli obblighi della sorveglianza di pubblica sicurezza a cui è sottoposto per i numerosi reati a suo carico. Forse non si era documentato bene, perché la stessa impresa ha un'officina adiacente al deposito e a quell'ora, insieme agli operai, c'era anche il titolare dell'impresa, che non appena ha avvertito qualcosa di strano, a piedi si è recato al deposito per dare un'occhiata, disturbando il ladro.
Immediata la decisione di darsi alla fuga. Mentre il titolare dell'azienda, tornava sui propri passi per recuperare l'auto e inseguire il ladro, avvertendo il commissariato, che dirottava sul posto una volante. In questo modo erano in due ad inseguire il pregiudicato, che per far perdere le proprie tracce tentava di imboccare le stradine del centro storico, ma veniva bloccato dalla volante della polizia che in contatto telefonico con l'imprenditore che non aveva mai perso di vista l'Apecar carico di materiale ferroso, veniva informata dei movimenti del pregiudicato.
In pochi minuti l'inseguimento si è concluso con il sequestro della refurtiva e del furgoncino e l'arresto per furto aggravato ed inosservanza degli obblighi della sorveglianza di pubblica sicurezza del rapinatore che è stato associato alla casa circondariale di Bari.