Politica
Un passo indietro di Fli per risolvere la crisi in Comune?
Carbone: "A noi interessa il progetto politico premiato dalle urne". In serata nuova riunione di maggioranza.
Gravina - venerdì 18 gennaio 2013
17.50
Il sindaco potrebbe invocare il senso di responsabilità dei futuristi. I finiani risponderebbero favorevolmente, in nome della fede nel progetto politico premiato dalle urne di maggio. Fli non alzerebbe le barricate su un eventuale passo indietro dell'assessore di riferimento, il primo cittadino garantirebbe l'impegno a tenere per sè le deleghe ed a congelare l'assegnazione degli incarichi di sottogoverno. Intanto il "Centro Democratico" resterebbe a guardare, tutto sommato soddisfatto d'aver incassato almeno un punticino: un posto libero in giunta.
Se non è la verità molto le assomiglia, perchè quando i protagonisti di questa trama vengono richiesti di commentarla, sgusciano via dai taccuini dei cronisti come anguille dalle mani dei cuochi. La tessitura dell'ordito grazie al quale evitare la formalizzazione della crisi in consiglio comunale, circoscriverla a dialettica interna alla maggioranza e rinviare il rimpasto di giunta sarebbe stata perfezionata nelle ultime 48 ore, tra incontri ufficiali e contatti bilaterali ufficiosi. Il sindaco in prima persona si sarebbe speso per la riuscita dell'operazione discutendone, ad esempio, con la dirigenza di Fli. Ai finiani Valente avrebbe richiesto, in vista del vertice di maggioranza in programma per la serata di venerdì, di favorire la ricerca d'una possibile via d'uscita. Se necessario, anche attraverso un passo indietro dell'assessore Carbone, da mesi ormai nel mirino degli ex consiglieri del suo stesso partito, offrendo a garanzia il congelamento delle deleghe ad oggi detenute dallo stesso Carbone e l'impegno a non aprire la partita delle nomine. I futuristi ci avrebbero pensato sopra, e s'appresterebbero a manifestare al tavolo dell'interpartitica la loro propensione a discutere della cosa, dietro formale impegno dell'intera maggioranza, però, a convergere sulla linea tracciata.
Conferme? Per una volta, nessuna. Troppo delicata la partita per essere rovinata con dichiarazioni che potrebbero far saltare il banco. Ma neppure arrivano smentite. "Siamo disponibili a dare il nostro contributo - si limita a dire ad esempio l'assessore-coordinatore di Fli, Lorenzo Carbone - perchè venga portato avanti il progetto politico premiato dagli elettori. Siamo un partito serio: non saremo d'intralcio al prosieguo dell'esperienza amministrativa, men che meno in relazione alle poltrone".
Divani, strapuntini e sofà, argomento affatto tabù dalle parti di via Vittorio Veneto. Dove non a caso, per riuscire nell'impresa di rendere finalmente quadrato il cerchio, sarebbero in molti ad auspicare già in serata una rinuncia espressa e quantomeno formale a posti in giunta o ad incarichi vari da parte dei quattro moschettieri del "Centro Democratico". "Non ne so nulla", glissa Antonello Galtieri, portavoce dei tabacciani riuniti. "Un nostro documento è in fase di elaborazione, ma lo definiremo alla luce dell'incontro di stasera". Al quale, per inciso, i centristi democratici non parteciperanno. Per rispondere all'appello ad una desistenza mascherata? "Perchè non ci hanno invitati. Probabilmente ci considerano dei figliastri", prova ad uscire dall'angolo con tanto di dribbling l'abile Galtieri. Ma il risultato non cambia: di riffa o di raffa ai lavori della maggioranza il "Centro Democratico" non prenderà parte, così evitando di intralciare, anche solo indirettamente, il cammino che porta alla piena intesa con Fli.
Unico dubbio: ma se davvero Carbone dovesse immolarsi sull'altare della ragion di stato, per quanto tempo il sindaco, già titolare d'ogni competenza urbanistica, potrebbe occuparsi anche di lavori pubblici?
Se non è la verità molto le assomiglia, perchè quando i protagonisti di questa trama vengono richiesti di commentarla, sgusciano via dai taccuini dei cronisti come anguille dalle mani dei cuochi. La tessitura dell'ordito grazie al quale evitare la formalizzazione della crisi in consiglio comunale, circoscriverla a dialettica interna alla maggioranza e rinviare il rimpasto di giunta sarebbe stata perfezionata nelle ultime 48 ore, tra incontri ufficiali e contatti bilaterali ufficiosi. Il sindaco in prima persona si sarebbe speso per la riuscita dell'operazione discutendone, ad esempio, con la dirigenza di Fli. Ai finiani Valente avrebbe richiesto, in vista del vertice di maggioranza in programma per la serata di venerdì, di favorire la ricerca d'una possibile via d'uscita. Se necessario, anche attraverso un passo indietro dell'assessore Carbone, da mesi ormai nel mirino degli ex consiglieri del suo stesso partito, offrendo a garanzia il congelamento delle deleghe ad oggi detenute dallo stesso Carbone e l'impegno a non aprire la partita delle nomine. I futuristi ci avrebbero pensato sopra, e s'appresterebbero a manifestare al tavolo dell'interpartitica la loro propensione a discutere della cosa, dietro formale impegno dell'intera maggioranza, però, a convergere sulla linea tracciata.
Conferme? Per una volta, nessuna. Troppo delicata la partita per essere rovinata con dichiarazioni che potrebbero far saltare il banco. Ma neppure arrivano smentite. "Siamo disponibili a dare il nostro contributo - si limita a dire ad esempio l'assessore-coordinatore di Fli, Lorenzo Carbone - perchè venga portato avanti il progetto politico premiato dagli elettori. Siamo un partito serio: non saremo d'intralcio al prosieguo dell'esperienza amministrativa, men che meno in relazione alle poltrone".
Divani, strapuntini e sofà, argomento affatto tabù dalle parti di via Vittorio Veneto. Dove non a caso, per riuscire nell'impresa di rendere finalmente quadrato il cerchio, sarebbero in molti ad auspicare già in serata una rinuncia espressa e quantomeno formale a posti in giunta o ad incarichi vari da parte dei quattro moschettieri del "Centro Democratico". "Non ne so nulla", glissa Antonello Galtieri, portavoce dei tabacciani riuniti. "Un nostro documento è in fase di elaborazione, ma lo definiremo alla luce dell'incontro di stasera". Al quale, per inciso, i centristi democratici non parteciperanno. Per rispondere all'appello ad una desistenza mascherata? "Perchè non ci hanno invitati. Probabilmente ci considerano dei figliastri", prova ad uscire dall'angolo con tanto di dribbling l'abile Galtieri. Ma il risultato non cambia: di riffa o di raffa ai lavori della maggioranza il "Centro Democratico" non prenderà parte, così evitando di intralciare, anche solo indirettamente, il cammino che porta alla piena intesa con Fli.
Unico dubbio: ma se davvero Carbone dovesse immolarsi sull'altare della ragion di stato, per quanto tempo il sindaco, già titolare d'ogni competenza urbanistica, potrebbe occuparsi anche di lavori pubblici?