La città
Un ponte tra il Giappone e Gravina
Suggellata l’amicizia tra il Sol Levante e la città. L'ambasciatore nipponico visita San Vito, San Michele e il Padre Eterno.
Gravina - mercoledì 23 gennaio 2013
09.00
Grande ammirazione e apprezzamento per le bellezze storiche e artistiche del patrimonio rupestre gravinese da parte di Masaharu Kohno.
Con la visita odierna dell'ambasciatore del Giappone in Italia si consolida l'amicizia tra la nostra città e il Sol Levante, un rapporto iniziato due anni fa con la scelta di inserire Gravina al primo posto nello studio effettuato dagli esperti dell'Università di Kanazawa. Un viaggio non scontato e una scelta non casuale, se si pensa che nel tour istituzionale, nell'ambito della giornata italo-nipponica, sono state inserite poche tappe baresi, tra cui le ben note Castel del Monte e Alberobello.
Dopo i saluti istituzionali e lo scambio di doni a Palazzo di Città, alla presenza del sindaco Alesio Valente, degli assessori Laura Marchetti e Maddalena Grillo e del presidente della Fondazione "Pomarici Santomasi", Agostino Giglio, la giornata gravinese del diplomatico, accompagnato dalla moglie e da un'interprete, è proseguita con un visita agli affeschi di San Vito Vecchio presso il museo Pomarici Santomasi, particolarmente apprezzati dall'ambasciatore, che ha ascoltato con interesse le ultime vicende riguardanti lo stato preoccupante delle pitture rupestri e le strategie di recupero messe in campo da studiosi e istituzioni.
In seguito la delegazione nipponica ha visitato San Michele delle grotte, il sito originario della chiesa di San Vito e la zona del Padre Eterno, dopo una passeggiata tra le tombe della zona archeologica. Al termine, l'auspicio di una sempre più proficua collaborazione, sulla scia di un interesse già ampiamente dimostrato nell'ambito del progetto che ha visto le autorità del Giappone in prima fila nello stanziamento di fondi e competenze per lo studio del nostro patrimonio storico e culturale.
Con la visita odierna dell'ambasciatore del Giappone in Italia si consolida l'amicizia tra la nostra città e il Sol Levante, un rapporto iniziato due anni fa con la scelta di inserire Gravina al primo posto nello studio effettuato dagli esperti dell'Università di Kanazawa. Un viaggio non scontato e una scelta non casuale, se si pensa che nel tour istituzionale, nell'ambito della giornata italo-nipponica, sono state inserite poche tappe baresi, tra cui le ben note Castel del Monte e Alberobello.
Dopo i saluti istituzionali e lo scambio di doni a Palazzo di Città, alla presenza del sindaco Alesio Valente, degli assessori Laura Marchetti e Maddalena Grillo e del presidente della Fondazione "Pomarici Santomasi", Agostino Giglio, la giornata gravinese del diplomatico, accompagnato dalla moglie e da un'interprete, è proseguita con un visita agli affeschi di San Vito Vecchio presso il museo Pomarici Santomasi, particolarmente apprezzati dall'ambasciatore, che ha ascoltato con interesse le ultime vicende riguardanti lo stato preoccupante delle pitture rupestri e le strategie di recupero messe in campo da studiosi e istituzioni.
In seguito la delegazione nipponica ha visitato San Michele delle grotte, il sito originario della chiesa di San Vito e la zona del Padre Eterno, dopo una passeggiata tra le tombe della zona archeologica. Al termine, l'auspicio di una sempre più proficua collaborazione, sulla scia di un interesse già ampiamente dimostrato nell'ambito del progetto che ha visto le autorità del Giappone in prima fila nello stanziamento di fondi e competenze per lo studio del nostro patrimonio storico e culturale.