Eventi
Un restauro che fa scuola: il caso di Santa Maria del Suffragio
Portato ad esempio dalla Soprintendenza al salone internazionale di Ferrara
Gravina - venerdì 10 giugno 2022
9.14
La Soprintendenza Abap (archeologia, beni architettonici, paesaggio) per la città metropolitana di Bari ha partecipato alla XXVII edizione del Restauro - Salone Internazionale di Ferrara.
Ha tenuto un seminario dal titolo "Tutela architettonica e tutela ambientale: il caso del restauro del portale della chiesa di Santa Maria del Suffragio di Gravina in Puglia" sul singolare caso di nidificazione di una coppia di rondoni - specie protetta - all'interno di una profonda lacuna localizzata sul timpano del portale. Tale evento ha posto un problema di tipo deontologico e operativo, comportando uno stretto dialogo tra due forme di tutela, quella architettonica e quella ambientale, allo scopo di coniugare le esigenze di entrambe.
Il caso posto all'attenzione della Soprintendenza dall'Associazione Monumenti Vivi, è stato reso noto fra gli appassionati di biodiversità urbana attraverso il graphic novel dell'autore Franco Sacchetti intitolato "Dove i rondoni vanno a dormire" (2019).
Elisabetta Longo - restauratrice ha raccontato quanto emerso durante il restauro in cui si è rilevato che: "Dall'indagine ottico tattile si è appurata la presenza di litotipi di tipo differente a seconda delle parti che costituiscono il portale: marmo per lo stemma nella parte superiore, calcarenite sedimentata per scheletri, trabeazione, breccia di versante per le colonne e i basamenti. La breccia di versante di Altamura Gravina, è una breccia cavata in loco utilizzata a scopo ornamentale in edifici pugliesi edificati in diverse epoche storiche. Tra gli edifici più importanti, la si ritrova come materiale in numerose parti di Castel del Monte, come gli stipiti e l'Arco della finestra o di porte e altri vani presenti nel Castello federiciano. Il restauro ha consentito di portare alla luce gli scheletri in calcarenite ricoperti da una consistente coltre di muschi e licheni contribuendo a far ricordare che la chiesa fu voluta come cappella funeraria e per la celebrazione di messe in suffragio dei defunti".
Il restauro del portale è stato eseguito all'interno dell'intervento di restauro della facciata della Chiesa - mediante bonus facciata - da Apulia srl, Begarestauri, con il gruppo DL arch. N. Marsico, arch. G. Tedesco, ing. G. Tedesco, commissionato dall'Ente Morale Sacro Monte dei Morti di Gravina e seguito per l'Alta Sorveglianza dai funzionari della Soprintendenza.
Le immagini sono state curate da Pietro Amendolara.
Ha tenuto un seminario dal titolo "Tutela architettonica e tutela ambientale: il caso del restauro del portale della chiesa di Santa Maria del Suffragio di Gravina in Puglia" sul singolare caso di nidificazione di una coppia di rondoni - specie protetta - all'interno di una profonda lacuna localizzata sul timpano del portale. Tale evento ha posto un problema di tipo deontologico e operativo, comportando uno stretto dialogo tra due forme di tutela, quella architettonica e quella ambientale, allo scopo di coniugare le esigenze di entrambe.
Il caso posto all'attenzione della Soprintendenza dall'Associazione Monumenti Vivi, è stato reso noto fra gli appassionati di biodiversità urbana attraverso il graphic novel dell'autore Franco Sacchetti intitolato "Dove i rondoni vanno a dormire" (2019).
Elisabetta Longo - restauratrice ha raccontato quanto emerso durante il restauro in cui si è rilevato che: "Dall'indagine ottico tattile si è appurata la presenza di litotipi di tipo differente a seconda delle parti che costituiscono il portale: marmo per lo stemma nella parte superiore, calcarenite sedimentata per scheletri, trabeazione, breccia di versante per le colonne e i basamenti. La breccia di versante di Altamura Gravina, è una breccia cavata in loco utilizzata a scopo ornamentale in edifici pugliesi edificati in diverse epoche storiche. Tra gli edifici più importanti, la si ritrova come materiale in numerose parti di Castel del Monte, come gli stipiti e l'Arco della finestra o di porte e altri vani presenti nel Castello federiciano. Il restauro ha consentito di portare alla luce gli scheletri in calcarenite ricoperti da una consistente coltre di muschi e licheni contribuendo a far ricordare che la chiesa fu voluta come cappella funeraria e per la celebrazione di messe in suffragio dei defunti".
Il restauro del portale è stato eseguito all'interno dell'intervento di restauro della facciata della Chiesa - mediante bonus facciata - da Apulia srl, Begarestauri, con il gruppo DL arch. N. Marsico, arch. G. Tedesco, ing. G. Tedesco, commissionato dall'Ente Morale Sacro Monte dei Morti di Gravina e seguito per l'Alta Sorveglianza dai funzionari della Soprintendenza.
Le immagini sono state curate da Pietro Amendolara.