Territorio
Un tradizionale itinerario turistico divenuto inagibile
Da Rione Civita alle grotte di San Michele lungo il quartiere Fondovico. Un viaggio nella memoria storica di Gravina
Gravina - venerdì 25 marzo 2011
19.07
Dopo la testimonianza di Piero Amendolara in veste di libero cittadino preoccupato per la memoria storica della sua città, un'intervista nel ruolo di Presidente dell'Associazione Benedetto XIII.
Il Sig. Amendolara ha accompagnato la nostra telecamera alla scoperta di percorsi un tempo praticati con i turisti, oggi non più praticabili a causa di fabbricati lesionati e fatiscenti lungo la via.
Partiti da Rione Civita dove abbiamo notato importanti crepe, scendendo lungo una scalinata con pavimento divelto, ci si è aperto davanti ai nostri occhi un incantevole scenario. Grotte illuminate ed incorniciate da un suggestivo tramonto da un lato ed una chiesa pericolante dall'altro.
Proseguendo la passeggiata, la conversazione ha assunto toni più confidenziali e ci si è ritrovati a parlare delle potenzialità del centro storico che abbiamo immaginato con tavolini, ombrelloni ed attività di ristorazione impegnate a soddisfare le esigenze dei turisti e dei cittadini stessi.
Purtroppo, questa realtà non sarà mai possibile anzi rischiamo di perdere lo stesso repertorio artistico e culturale della città se non si verifica lo stato dei luoghi e non si pone la messa in sicurezza laddove ce n'è bisogno.
"Solo la conoscenza del nostro territorio, ci aiuterà ad ammirare e di conseguenza ad amare Gravina" – queste le parole di Amendolara.
Il Sig. Amendolara ha accompagnato la nostra telecamera alla scoperta di percorsi un tempo praticati con i turisti, oggi non più praticabili a causa di fabbricati lesionati e fatiscenti lungo la via.
Partiti da Rione Civita dove abbiamo notato importanti crepe, scendendo lungo una scalinata con pavimento divelto, ci si è aperto davanti ai nostri occhi un incantevole scenario. Grotte illuminate ed incorniciate da un suggestivo tramonto da un lato ed una chiesa pericolante dall'altro.
Proseguendo la passeggiata, la conversazione ha assunto toni più confidenziali e ci si è ritrovati a parlare delle potenzialità del centro storico che abbiamo immaginato con tavolini, ombrelloni ed attività di ristorazione impegnate a soddisfare le esigenze dei turisti e dei cittadini stessi.
Purtroppo, questa realtà non sarà mai possibile anzi rischiamo di perdere lo stesso repertorio artistico e culturale della città se non si verifica lo stato dei luoghi e non si pone la messa in sicurezza laddove ce n'è bisogno.
"Solo la conoscenza del nostro territorio, ci aiuterà ad ammirare e di conseguenza ad amare Gravina" – queste le parole di Amendolara.