Palazzo di città
“Una barriera al mese”: al lavoro per adeguare l’ufficio anagrafe
Operativa l'intesa tra “Caba”, “Bosco-Città” e Comune. Prima scadenza a gennaio.
Gravina - martedì 1 gennaio 2013
15.05
Stretta di mano tra "Caba" (Comitato Abolizione Barriere Architettoniche), associazione "Bosco-Città. Io ci tengo" e amministrazione comunale.
L'insolita triade ha sottoscritto un protocollo d'intesa per rimuovere gli ostacoli che a Gravina impediscono a persone con capacità motorie ridotte di fruire normalmente di luoghi pubblici. L'impegno è rivolto ad individuare dodici barriere architettoniche nel territorio e provvedere al loro abbattimento nella modalità di una barriera al mese. E ora che l'idea progettuale ha ricevuto il "sì" della giunta, può dirsi ad un passo dalla attuazione, assicurano da Palazzo di Città. Sempre che le idee progettuali, già al vaglio di ingegneri, non lascino spazio per strascichi polemici.
Il progetto "Una barriera al mese", ideato i primi di luglio dalle menti dell'associazione "Bosco-Città. Io ci tengo", e lanciato già al convegno del Caba "Anche noi liberi di muoverci", avrà come primo nemico l'ingresso dell'ufficio anagrafe del Comune di Gravina. Quella scalinata rende difficile l'accesso a diversabili, ma anche a mamme con passeggini al seguito. E i tecnici assicurano che il progetto sarà pronto a metà gennaio. Stessi limiti per l'accesso in sala consiliare e nel parco Robinson. I prossimi due "Golia" contro cui si lotterà, una volta adeguato l'ufficio anagrafe ai diversabili. E tra le dodici barriere potrebbe rientrare anche la Cattedrale. Rientreranno sicuramente nel protocollo d'intesa lo spostamento di pali della luce posti sui marciapiedi e tali da ostacolare il transito di carrozzine e passeggini; e la sistemazione dei bidoni della spazzatura, anch'essi tante volte non funzionali alla viabilità delle rotelle.
Nel mentre, si è provveduto ad istituire uno sportello per la segnalazione delle barriere architettoniche, presso la sede della Pro Loco, (in attesa che il Caba abbia una nuova sede) che "serva anche per attivare una verifica delle anomalie segnalate e, in caso di effettiva necessità, suggerire i migliori lavori di adeguamento per l'eliminazione della barriera architettonica". E proprio per adeguare la Pro Loco all'accesso delle carrozzine, è stata predisposta in piazza Plebiscito al civico 6, una rampa di ingresso comoda, sicura e già funzionale. Nel giro di pochi giorni.
L'insolita triade ha sottoscritto un protocollo d'intesa per rimuovere gli ostacoli che a Gravina impediscono a persone con capacità motorie ridotte di fruire normalmente di luoghi pubblici. L'impegno è rivolto ad individuare dodici barriere architettoniche nel territorio e provvedere al loro abbattimento nella modalità di una barriera al mese. E ora che l'idea progettuale ha ricevuto il "sì" della giunta, può dirsi ad un passo dalla attuazione, assicurano da Palazzo di Città. Sempre che le idee progettuali, già al vaglio di ingegneri, non lascino spazio per strascichi polemici.
Il progetto "Una barriera al mese", ideato i primi di luglio dalle menti dell'associazione "Bosco-Città. Io ci tengo", e lanciato già al convegno del Caba "Anche noi liberi di muoverci", avrà come primo nemico l'ingresso dell'ufficio anagrafe del Comune di Gravina. Quella scalinata rende difficile l'accesso a diversabili, ma anche a mamme con passeggini al seguito. E i tecnici assicurano che il progetto sarà pronto a metà gennaio. Stessi limiti per l'accesso in sala consiliare e nel parco Robinson. I prossimi due "Golia" contro cui si lotterà, una volta adeguato l'ufficio anagrafe ai diversabili. E tra le dodici barriere potrebbe rientrare anche la Cattedrale. Rientreranno sicuramente nel protocollo d'intesa lo spostamento di pali della luce posti sui marciapiedi e tali da ostacolare il transito di carrozzine e passeggini; e la sistemazione dei bidoni della spazzatura, anch'essi tante volte non funzionali alla viabilità delle rotelle.
Nel mentre, si è provveduto ad istituire uno sportello per la segnalazione delle barriere architettoniche, presso la sede della Pro Loco, (in attesa che il Caba abbia una nuova sede) che "serva anche per attivare una verifica delle anomalie segnalate e, in caso di effettiva necessità, suggerire i migliori lavori di adeguamento per l'eliminazione della barriera architettonica". E proprio per adeguare la Pro Loco all'accesso delle carrozzine, è stata predisposta in piazza Plebiscito al civico 6, una rampa di ingresso comoda, sicura e già funzionale. Nel giro di pochi giorni.