Art.1-PI-SI-MOvimento 2050- coalizione centro sinistra
Art.1-PI-SI-MOvimento 2050- coalizione centro sinistra
Politica

Una coalizione per riportare "la politica al governo della città"

Articolo Uno, SI, Progresso e Innovazione e il Movimento 2050

Si va completando lo scacchiere delle liste e coalizioni che si preparano alla prossima competizione elettorale. Dopo il raggruppamento di movimenti politici nella "Rinascita" e uno schieramento composto da un'alleanza di numerose liste civiche, adesso è la volta di "una bella storia": una coalizione composta da Articolo Uno, Sinistra Italiana, la formazione politica di Progresso e Innovazione e il Movimento Cinque Stelle (2050), che intende costruire un "campo largo, democratico, progressista e del centro-sinistra".

Ecco di seguito il comunicato con cui si presenta la coalizione:

"Le febbrili vicende politiche di questi ultimi giorni in città ci restituiscono una situazione abbastanza confusa, una matassa aggrovigliata fatta di esternazioni e prese di posizione difficili da decifrare. Nuove aggregazioni civiche spuntano all'orizzonte senza chiarire quale futuro vogliono per la città perché, seppur pregne di retorica, non hanno una chiara e cristallina identità politica. Anzi, peggio, in alcuni casi la nascondo dietro il civismo forse perché temono di dichiararla. Di fatto sembrano tutte proposte tese unicamente all'occupazione del potere, senza un progetto politico né alcuna visione di sviluppo della città.

Una classe politica seria, in momenti come questi, come del resto sta accadendo a livello nazionale, dovrebbe mettere da parte le ambizioni dei singoli e compattarsi per dare risposte efficaci alle emergenze e ai problemi dei cittadini, del mondo del lavoro e dei soggetti più deboli colpiti dalla crisi e dall'aumento dalle crescenti disuguaglianze. Condanniamo con nettezza metodi politici fatti di personalismi, mal di pancia e malcontenti che restituiscono continue fibrillazioni amministrative.

La nostra posizione sulle ragioni che hanno portato a questa situazione fallimentare è chiara, quindi qui non ci soffermeremo nel ribadirla. Sulla scorta di essa però e in virtù degli sviluppi politico amministrativi di queste settimane, riteniamo giunto il momento di avviare una discussione seria, fatta di proposte concrete, per riprendere il bandolo della matassa e cercare di individuare, in un solco di ragionevolezza e trasparenza, i punti fondamentali per una ricomposizione del campo progressista e democratico del centro- sinistra. In quest'ottica è importante chiarire con fermezza che, se le proposte di coalizione attualmente in campo afferenti al perimetro reale del centro sinistra non si unissero, si genererebbe un vuoto che potrebbe essere colmato dall'individualismo, del trasformismo e dal civismo delle liste costituite all'ultimo momento come cartelli elettorali che, attraverso nuove e fantasiose formule trasversali, populiste e zeppe di antipolitica, si candiderebbero al governo della città. Invitiamo la gente di Sinistra e democratica e quanti su posizioni valoriali progressiste si sono allontanati dall'impegno politico e civile, a ripartire da un rinnovato impegno con la volontà di aprire una nuova stagione che metta in un angolo personalismi (ancora presenti) che oscurano e non contribuiscono alla crescita del dibattito politico tra le varie forze di Governo e di opposizione nel perimetro del centro- sinistra.

Cerchiamo di orientare l'elettorato ad una riflessione consapevole e ragionata che punti ad obiettivi comuni, come i bisogni primari della gente, che si costruisca su giovani desiderosi di dire la propria, guardiamo alla collettività e ai bisogni degli ultimi, del lavoro e della sostenibilità ambientale. Chiediamo di fare chiarezza rispetto alle collocazioni di uomini, forze partitiche e liste civiche che di sicuro non appartengono culturalmente all'area nella quale ci riconosciamo, memori della esperienza passata. Riteniamo deleterio ripartire da soggetti di varie estrazioni politico-culturali che confluiscono in liste civiche per meri calcoli elettorali fatte di transfughi o con equilibristi dell'ultima ora. Non condividiamo altresì la riproposizione di vecchie formule della scorsa maggioranza amministrativa, perché serve un segnale di netta discontinuità e di costruzione di un campo largo del Centro-sinistra e progressista. Ribadiamo che maggioranze costruite con l'unico scopo di vincere le elezioni non garantiscono l'efficacia e la tenuta amministrativa, non hanno alcuna visione strategica, né affinità programmatiche e valoriali e, come ampiamente dimostrato, non riescono a raggiungere gli obiettivi con i quali si sono presentate alla città.

È tempo di cambiare il linguaggio della politica e restituirle centralità dopo un lungo periodo vissuto in sua assenza! Riportiamo la politica al governo della città. Attendiamo concreti cenni, da parte di chi – condividendo il nostro pensiero – avverta la necessità di intraprendere quel percorso costruttivo che auspichiamo e che reclamiamo da tempo.

E' il momento giusto per rimettere al centro Gravina e di scrivere tutti insieme #unabellastoria".
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