Palazzo di città
Valente contro i dipendenti assenteisti
Il sindaco impone ai dirigenti tolleranza zero
Gravina - martedì 3 febbraio 2015
12.48
Anno nuovo storie vecchie.
In principio fu l'assessore Lafabiana a lagnarsi pubblicamente dell'atteggiamento di alcuni dirigenti comunali accusati di essere "poco propensi al lavoro". All'epoca la presa di posizione dell'allora assessore al personale costarono un incidente diplomatico con i funzionari comunali con tanto di strigliata da parte dei sindacati, mentre il sindaco tentava di gettare acqua sul fuoco per spegnere le polemiche.
Ora è egli stesso, Alesio Valente, in qualità di responsabile del personale a bacchettare i dipendenti assenteisti tramite una nota inviata ai dirigenti a cui viene imposta la "tolleranza zero" nei confronti dei furbetti. Un invito, o meglio un'imposizione, giunta dopo aver raccolto una serie di segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano l'assenza sistematica dall'ufficio di alcuni dipendenti abituati ad allontanarsi dalla scrivania senza beggiare. Comportamenti che a detta dei cittadini che si sono rivolti al sindaco "vengono reiterati". Quindi l'invito "a verificare ciò che realmente accade e se necessario dotare il Comune di tecnologie che scongiurino tale fenomeno".
"Non è possibile che mi giungono ancora segnalazioni di dipendenti comunali che abbandonano i propri uffici – scrive stizzito Valente sui social - Saranno sicuramente una minoranza ma non gli è consentito di non ottemperare al proprio dovere. Non esistono privilegi. È anche un modo per tutelare coloro che davvero fanno il proprio dovere. Tolleranza zero. I dirigenti verificheranno puntualmente ciò che accade prendendo gli opportuni provvedimenti".
Inutile dire che l'iniziativa ha provocato uno tsunami di "mi piace" e di commenti positivi da parte dei cittadini, anche se non sono mancate le voci contrarie.
La più famosa quella di Lorenzo Carbone, l'ex consigliere di Fli oramai sempre più distante dal primo cittadino, che sui social non ha fatto mistero della sua contrarietà sostenendo che l'iniziativa del primo cittadino sarebbe finalizzata a "far aumentare i mi piace" scaricando veleno e fango sul personale.
"Potessero parlare" riporta provocatoriamente il consigliere convinto che le vere assenti di via Veneto "sono le politiche del personale".
Dopo la bacchettata pubblica inferta nel giorno della loro festa agli agenti della Municipale, ora è il turno dipendenti di via Vittorio Veneto che almeno per ora si sono limitati ad incassare il colpo.
In principio fu l'assessore Lafabiana a lagnarsi pubblicamente dell'atteggiamento di alcuni dirigenti comunali accusati di essere "poco propensi al lavoro". All'epoca la presa di posizione dell'allora assessore al personale costarono un incidente diplomatico con i funzionari comunali con tanto di strigliata da parte dei sindacati, mentre il sindaco tentava di gettare acqua sul fuoco per spegnere le polemiche.
Ora è egli stesso, Alesio Valente, in qualità di responsabile del personale a bacchettare i dipendenti assenteisti tramite una nota inviata ai dirigenti a cui viene imposta la "tolleranza zero" nei confronti dei furbetti. Un invito, o meglio un'imposizione, giunta dopo aver raccolto una serie di segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano l'assenza sistematica dall'ufficio di alcuni dipendenti abituati ad allontanarsi dalla scrivania senza beggiare. Comportamenti che a detta dei cittadini che si sono rivolti al sindaco "vengono reiterati". Quindi l'invito "a verificare ciò che realmente accade e se necessario dotare il Comune di tecnologie che scongiurino tale fenomeno".
"Non è possibile che mi giungono ancora segnalazioni di dipendenti comunali che abbandonano i propri uffici – scrive stizzito Valente sui social - Saranno sicuramente una minoranza ma non gli è consentito di non ottemperare al proprio dovere. Non esistono privilegi. È anche un modo per tutelare coloro che davvero fanno il proprio dovere. Tolleranza zero. I dirigenti verificheranno puntualmente ciò che accade prendendo gli opportuni provvedimenti".
Inutile dire che l'iniziativa ha provocato uno tsunami di "mi piace" e di commenti positivi da parte dei cittadini, anche se non sono mancate le voci contrarie.
La più famosa quella di Lorenzo Carbone, l'ex consigliere di Fli oramai sempre più distante dal primo cittadino, che sui social non ha fatto mistero della sua contrarietà sostenendo che l'iniziativa del primo cittadino sarebbe finalizzata a "far aumentare i mi piace" scaricando veleno e fango sul personale.
"Potessero parlare" riporta provocatoriamente il consigliere convinto che le vere assenti di via Veneto "sono le politiche del personale".
Dopo la bacchettata pubblica inferta nel giorno della loro festa agli agenti della Municipale, ora è il turno dipendenti di via Vittorio Veneto che almeno per ora si sono limitati ad incassare il colpo.