Politica
“Valente, parlaci della fiera San Giorgio”
La Lega chiede chiarimenti al sindaco sui ritardi organizzativi
Gravina - giovedì 13 febbraio 2020
Parole al veleno quelle che rivolge, in un comunicato arrivato in redazione, il coordinamento della Lega di Gravina in Puglia all'indirizzo del sindaco Alesio Valente. Tante promesse e pochi fatti, in sintesi, le accuse mosse dalla Lega in riferimento ai ritardi perpetuati anche quest'anno nell'organizzazione della Fiera San Giorgio, la fiera più antica d'Europa.
Mancano poco più che due mesi al 16 aprile, data d'inizio della 726^ edizione della Fiera San Giorgio, ma tutto tace. "Non c'è un bando per l'affidamento della organizzazione, né una benché minima attività di promozione con manifesti nelle città del circondario", incalzano i salviniani.
Accuse durissime soprattutto in riferimento alla tempistica legale e all'utilizzo di quelle che definiscono "scorciatoie" per tornaconti personali: "Per l'ennesima volta, conosceremo il nome di chi la organizzerà a pochi giorni dall'evento, in barba alla normativa sugli appalti che prevede un lasso di tempo di 40 giorni per l'indizione di un bando pubblico, trasparente e limpido capace di sgombrare il campo da ogni dubbi o retro pensiero".
Bersaglio principale della missiva dei seguaci locali del Carroccio, ancora una volta, il sindaco e la sua giunta considerata inefficiente.
Inoltre la Lega paventa la possibilità che gli eventi che faranno da corollario del cosiddetto fuori fiera siano oggetto di "contributi e prebende da destinare a proprio piacimento, nell'anno in cui si vota per la Regione.
La Lega chiede lumi sulla questione, nello specifico: una manifestazione organizzata con i giusti tempi e i numeri della rendicontazione della scorsa Fiera 2019. Attendiamo fiduciosi.
Mancano poco più che due mesi al 16 aprile, data d'inizio della 726^ edizione della Fiera San Giorgio, ma tutto tace. "Non c'è un bando per l'affidamento della organizzazione, né una benché minima attività di promozione con manifesti nelle città del circondario", incalzano i salviniani.
Accuse durissime soprattutto in riferimento alla tempistica legale e all'utilizzo di quelle che definiscono "scorciatoie" per tornaconti personali: "Per l'ennesima volta, conosceremo il nome di chi la organizzerà a pochi giorni dall'evento, in barba alla normativa sugli appalti che prevede un lasso di tempo di 40 giorni per l'indizione di un bando pubblico, trasparente e limpido capace di sgombrare il campo da ogni dubbi o retro pensiero".
Bersaglio principale della missiva dei seguaci locali del Carroccio, ancora una volta, il sindaco e la sua giunta considerata inefficiente.
Inoltre la Lega paventa la possibilità che gli eventi che faranno da corollario del cosiddetto fuori fiera siano oggetto di "contributi e prebende da destinare a proprio piacimento, nell'anno in cui si vota per la Regione.
La Lega chiede lumi sulla questione, nello specifico: una manifestazione organizzata con i giusti tempi e i numeri della rendicontazione della scorsa Fiera 2019. Attendiamo fiduciosi.