Politica
Valente presenta la sua giunta: "Dureremo 5 anni"
E la Marchetti replica al Prc: "Sono un assessore tecnico". Il sindaco: "A breve l'apertura del parco"
Gravina - martedì 5 giugno 2012
10.00
"I miei tesori". Usa metafore affettuose il sindaco Valente nel presentare ufficialmente alla stampa la squadra di assessori che lo affiancheranno nella appena cominciata avventura amministrativa.
Ci sono tutti, dall'esperto Varvara alla neofita Grillo, più o meno emozionati, più o meno giovani. Ma il seguito della conferenza lascia ben poco spazio ai sentimentalismi. "Avevo promesso di comporre la giunta in una settimana ed ho mantenuto l'impegno – afferma il primo cittadino – scegliendo in piena autonomia e nel rispetto delle mie prerogative tra una rosa molto ampia di nominativi propostimi dai partiti della maggioranza. Ci sono meno assessori rispetto al passato, ma con maggiori deleghe, alcune delle quali completamente nuove. Inoltre è pienamente rispettato il principio delle quote rosa con ben due componenti donne". Una delle due, Laura Marchetti, risponde indirettamente alla presa di distanza del suo partito, Rifondazione comunista, rispetto all'entrata nella giunta a guida Pd: "Ho trovato sintonia con alcune proposte programmatiche di Valente. Mi considero un membro tecnico in base alle mie competenze e alla mia esperienza".
Il sindaco ribadisce poi il principio per cui non tutte le deleghe sono state affidate a eletti dotati delle professionalità specifiche: "La politica di ciascun assessorato deve essere d'indirizzo e non meramente gestionale, cosa che spetta agli uffici competenti; a tal proposito nomineremo al più presto almeno altri due nuovi dirigenti. Ci sono deleghe che si riferiscono ad ambiti simili ma che ho preferito dividere tra più assessori per evitare la formazione di potentati personali, ma il lavoro collegiale della giunta permetterà di coordinare il tutto ". L'intenzione, o meglio l'ambizione di Valente, sembra essere quella di un cambio di passo rispetto a tutta una filosofia radicata da tempo a Palazzo di città: "Assessorati come quello ai servizi sociali, o alle politiche giovanili, non devono più limitarsi a fare dell'assistenzialismo. Vogliamo promuovere progetti di ampio respiro che includano quei cittadini finora tenuti ai margini della società".
Infine, una promessa impegnativa, di quelle che è davvero arduo mantenere, soprattutto in una città dove negli ultimi anni le amministrazioni comunali hanno avuto vita breve e travagliata: "Il mandato di questi assessori durerà tutti i cinque anni previsti". Un annuncio che il tempo si incaricherà di verificare, mentre a breve, conclude il primo cittadino, "verrà riaperto il parco Robinson".
Francesco Mastromatteo
Ci sono tutti, dall'esperto Varvara alla neofita Grillo, più o meno emozionati, più o meno giovani. Ma il seguito della conferenza lascia ben poco spazio ai sentimentalismi. "Avevo promesso di comporre la giunta in una settimana ed ho mantenuto l'impegno – afferma il primo cittadino – scegliendo in piena autonomia e nel rispetto delle mie prerogative tra una rosa molto ampia di nominativi propostimi dai partiti della maggioranza. Ci sono meno assessori rispetto al passato, ma con maggiori deleghe, alcune delle quali completamente nuove. Inoltre è pienamente rispettato il principio delle quote rosa con ben due componenti donne". Una delle due, Laura Marchetti, risponde indirettamente alla presa di distanza del suo partito, Rifondazione comunista, rispetto all'entrata nella giunta a guida Pd: "Ho trovato sintonia con alcune proposte programmatiche di Valente. Mi considero un membro tecnico in base alle mie competenze e alla mia esperienza".
Il sindaco ribadisce poi il principio per cui non tutte le deleghe sono state affidate a eletti dotati delle professionalità specifiche: "La politica di ciascun assessorato deve essere d'indirizzo e non meramente gestionale, cosa che spetta agli uffici competenti; a tal proposito nomineremo al più presto almeno altri due nuovi dirigenti. Ci sono deleghe che si riferiscono ad ambiti simili ma che ho preferito dividere tra più assessori per evitare la formazione di potentati personali, ma il lavoro collegiale della giunta permetterà di coordinare il tutto ". L'intenzione, o meglio l'ambizione di Valente, sembra essere quella di un cambio di passo rispetto a tutta una filosofia radicata da tempo a Palazzo di città: "Assessorati come quello ai servizi sociali, o alle politiche giovanili, non devono più limitarsi a fare dell'assistenzialismo. Vogliamo promuovere progetti di ampio respiro che includano quei cittadini finora tenuti ai margini della società".
Infine, una promessa impegnativa, di quelle che è davvero arduo mantenere, soprattutto in una città dove negli ultimi anni le amministrazioni comunali hanno avuto vita breve e travagliata: "Il mandato di questi assessori durerà tutti i cinque anni previsti". Un annuncio che il tempo si incaricherà di verificare, mentre a breve, conclude il primo cittadino, "verrà riaperto il parco Robinson".
Francesco Mastromatteo