Politica
Valente si salva ma la maggioranza traballa
Approvato il rendiconto di bilancio. Chiesto l’azzeramento della giunta
Gravina - mercoledì 9 settembre 2020
11.25
Valente pone la fiducia sul bilancio. E alla fine ottiene il voto. Ma ci sono fibrillazioni tanto che una parte della maggioranza ha chiesto l'azzeramento della giunta per consentire il prosieguo del lavoro dell'amministrazione municipale.
Mancavano i numeri alla maggioranza e questo ha portato ad una sospensione di oltre 5 ore del consiglio comunale. Il primo cittadino allora ha lanciato un appello a tutto il consiglio comunale, maggioranza e opposizione, affinché si potessero votare almeno i punti riguardanti il bilancio e che consentono di continuare nell'esperienza amministrativa, dando risposte alla città, "anche per capire se c'è ancora una maggioranza -ha detto in aula il sindaco apparso visibilmente amareggiato, che poi ha commentato: "mi hanno chiesto l'azzeramento della giunta per andare avanti, ma ritengo che, se pur legittima, la richiesta non è opportuna in questo momento storico".
In un clima di forte tensione il sindaco, nel chiedere l'anticipazione dei punti riguardanti il rendiconto di bilancio, ha espresso il suo disappunto circa la richiesta di rimpasto della giunta. "Ci sono delle risposte che attendono i cittadini, per questo chiedo un atto di responsabilità a tutti"- ha detto Valente, chiedendo di mettere da parte le varie fibrillazioni perché in questo momento è prioritario l'interesse generale. "Non sono contrario ad un rilancio dell'azione amministrativa con la revisione della giunta, ma non condivido che questa richiesta venga legata al voto sul rendiconto del bilancio".
E l'appello alla responsabilità lanciato dal primo cittadino è stato accolto da una parte dei consiglieri, votando in 14 a favore dell'approvazione del bilancio, con i "dissidenti" Capone e Tedesco che hanno votato contro insieme all'opposizione, ma con i voti favorevoli ed inaspettati dei consiglieri Lapolla e Lupoli.
Così, dopo tante ore concitate di contrattazione dietro le quinte, con le voci sulle dimissioni del primo cittadino circolate per diversi istanti nei corridoi di Palazzo di Città, Valente è riuscito per il momento a trovare la quadratura del cerchio. Crisi però solo rimandata, perché adesso il sindaco dovrà necessariamente confrontarsi con quelle forze politiche di maggioranza che sono sempre più in rotta di collisione con il primo cittadino e che reclamano a gran voce una visibilità in giunta.
Mancavano i numeri alla maggioranza e questo ha portato ad una sospensione di oltre 5 ore del consiglio comunale. Il primo cittadino allora ha lanciato un appello a tutto il consiglio comunale, maggioranza e opposizione, affinché si potessero votare almeno i punti riguardanti il bilancio e che consentono di continuare nell'esperienza amministrativa, dando risposte alla città, "anche per capire se c'è ancora una maggioranza -ha detto in aula il sindaco apparso visibilmente amareggiato, che poi ha commentato: "mi hanno chiesto l'azzeramento della giunta per andare avanti, ma ritengo che, se pur legittima, la richiesta non è opportuna in questo momento storico".
In un clima di forte tensione il sindaco, nel chiedere l'anticipazione dei punti riguardanti il rendiconto di bilancio, ha espresso il suo disappunto circa la richiesta di rimpasto della giunta. "Ci sono delle risposte che attendono i cittadini, per questo chiedo un atto di responsabilità a tutti"- ha detto Valente, chiedendo di mettere da parte le varie fibrillazioni perché in questo momento è prioritario l'interesse generale. "Non sono contrario ad un rilancio dell'azione amministrativa con la revisione della giunta, ma non condivido che questa richiesta venga legata al voto sul rendiconto del bilancio".
E l'appello alla responsabilità lanciato dal primo cittadino è stato accolto da una parte dei consiglieri, votando in 14 a favore dell'approvazione del bilancio, con i "dissidenti" Capone e Tedesco che hanno votato contro insieme all'opposizione, ma con i voti favorevoli ed inaspettati dei consiglieri Lapolla e Lupoli.
Così, dopo tante ore concitate di contrattazione dietro le quinte, con le voci sulle dimissioni del primo cittadino circolate per diversi istanti nei corridoi di Palazzo di Città, Valente è riuscito per il momento a trovare la quadratura del cerchio. Crisi però solo rimandata, perché adesso il sindaco dovrà necessariamente confrontarsi con quelle forze politiche di maggioranza che sono sempre più in rotta di collisione con il primo cittadino e che reclamano a gran voce una visibilità in giunta.