cultura
Valorizzare il Campo 65
Un progetto congiunto di Gravina e Altamura
Gravina - lunedì 18 novembre 2024
Un luogo della memoria che andrebbe maggiormente valorizzato e reso fruibile per le giovani generazioni. Il campo 65 è un'area che merita attenzione e va preservato per poter garantire una importante testimonianza di un periodo storico.
"Un luogo che ha molto da raccontare e su cui serve l'impegno di tutti per valorizzarlo, renderlo luogo di studio e di ricerche per consegnarlo ai nostri figli come luogo della memoria"- sottolinea l'assessore Marienza Schinco, che con la sua collega altamurana la Vicesindaca ed Assessora Angela Miglionico si sono recate insieme ai rappresentanti dell'associazione Campo 65 Domenico Bolognese e Gennaro Zubbo, presso il campo di prigionia, posto al confine tra i due comuni murgiani che hanno presentato un progetto congiunto finalizzato alla valorizzazione dell'area.
Un sito che sorge su di una superficie di 31 ettari, capace di ospitare più di 12mila prigionieri tra alleati, partigiani jugoslavi o profughi italiani provenienti da Istria, Dalmazia, Grecia e Africa, con un complesso di più di un centinaio di torrette ed edifici vari. Nel 1988 la maggior parte dei fabbricati è stata rasa al suolo ad eccezione di ciò che ancora oggi e visibile e che rappresenta un importante patrimonio della memoria delle comunità locali e non solo.
Il progetto si pone l'obiettivo di realizzare un percorso di divulgazione attraverso formazione di guide turistiche e iniziative con le scuole, per arrivare a proporre un tour del campo di prigionia. Una iniziativa progettuale che rientra nelle candidature per ottenere il "marchio del Patrimonio Europeo": un riconoscimento comunitario finalizzato a valorizzare il patrimonio culturale comune, tramite il quale rafforzare il senso di appartenenza all'Unione europea.
foto Carlo Centonze
"Un luogo che ha molto da raccontare e su cui serve l'impegno di tutti per valorizzarlo, renderlo luogo di studio e di ricerche per consegnarlo ai nostri figli come luogo della memoria"- sottolinea l'assessore Marienza Schinco, che con la sua collega altamurana la Vicesindaca ed Assessora Angela Miglionico si sono recate insieme ai rappresentanti dell'associazione Campo 65 Domenico Bolognese e Gennaro Zubbo, presso il campo di prigionia, posto al confine tra i due comuni murgiani che hanno presentato un progetto congiunto finalizzato alla valorizzazione dell'area.
Un sito che sorge su di una superficie di 31 ettari, capace di ospitare più di 12mila prigionieri tra alleati, partigiani jugoslavi o profughi italiani provenienti da Istria, Dalmazia, Grecia e Africa, con un complesso di più di un centinaio di torrette ed edifici vari. Nel 1988 la maggior parte dei fabbricati è stata rasa al suolo ad eccezione di ciò che ancora oggi e visibile e che rappresenta un importante patrimonio della memoria delle comunità locali e non solo.
Il progetto si pone l'obiettivo di realizzare un percorso di divulgazione attraverso formazione di guide turistiche e iniziative con le scuole, per arrivare a proporre un tour del campo di prigionia. Una iniziativa progettuale che rientra nelle candidature per ottenere il "marchio del Patrimonio Europeo": un riconoscimento comunitario finalizzato a valorizzare il patrimonio culturale comune, tramite il quale rafforzare il senso di appartenenza all'Unione europea.
foto Carlo Centonze