Palazzo di città
Varrese si dimette da presidente della commissione “Emergenza lavoro”
“Intollerabile il disinteresse dell’amministrazione”.
Gravina - martedì 29 ottobre 2013
16.15
A sei mesi dalla istituzione della commissione consiliare per l'emergenza lavoro, il presidente, Vincenzo Varrese, si dimette.
Tre convocazioni fatte da parte della commissione alla giunta e al sindaco. Tre assenze consecutive, e ingiustificate. "Questo per me è intollerabile", afferma Varrese, "non sarebbe giusto continuare ad occupare una postazione di visibilità, di fronte alla sordità della pubblica amministrazione e di questa maggioranza".
Alla commissione speciale, composta oltre che da Varrese anche dai consiglieri Mimmo Cardascia, Leonardo Mandolino, Maria Ariani, Giovanni Carbone, Angelo Petrara e Salvatore Angellotti, spetterebbe il compito di avviare una serie di iniziative finalizzate a favorire l'economia della città e attivare provvedimenti amministrativi che possano agevolare le azioni degli imprenditori. "Una commissione voluta senza gettone, per dare un impegno e un contribuito utile alla città", precisa il consigliere, "ma ora ritengo sia doveroso interpellare la giunta visto che nel bilancio 2013 non sono stati inseriti nemmeno i provvedimenti stabiliti dal documento approvato dalla stessa giunta, per l'emergenza lavoro". Tra questi borse lavoro e sportello informativo per i disoccupati che restano solo scritti su carta.
"Da aprile ad oggi nulla è stato realizzato, e oggi non ci sono più le condizioni per tenere in piedi questa commissione", condanna l'ex presidente. Pare che le tante proteste da parte dei lavoratori a Palazzo di città, insieme al consiglio comunale monotematico, abbiano portato a ben pochi risultati, stando alle parole di Varrese che conclude: "La commissione non può fare da paravento alle responsabilità dell'amministrazione, che ormai non si fa più carico dell'emergenza".
Tre convocazioni fatte da parte della commissione alla giunta e al sindaco. Tre assenze consecutive, e ingiustificate. "Questo per me è intollerabile", afferma Varrese, "non sarebbe giusto continuare ad occupare una postazione di visibilità, di fronte alla sordità della pubblica amministrazione e di questa maggioranza".
Alla commissione speciale, composta oltre che da Varrese anche dai consiglieri Mimmo Cardascia, Leonardo Mandolino, Maria Ariani, Giovanni Carbone, Angelo Petrara e Salvatore Angellotti, spetterebbe il compito di avviare una serie di iniziative finalizzate a favorire l'economia della città e attivare provvedimenti amministrativi che possano agevolare le azioni degli imprenditori. "Una commissione voluta senza gettone, per dare un impegno e un contribuito utile alla città", precisa il consigliere, "ma ora ritengo sia doveroso interpellare la giunta visto che nel bilancio 2013 non sono stati inseriti nemmeno i provvedimenti stabiliti dal documento approvato dalla stessa giunta, per l'emergenza lavoro". Tra questi borse lavoro e sportello informativo per i disoccupati che restano solo scritti su carta.
"Da aprile ad oggi nulla è stato realizzato, e oggi non ci sono più le condizioni per tenere in piedi questa commissione", condanna l'ex presidente. Pare che le tante proteste da parte dei lavoratori a Palazzo di città, insieme al consiglio comunale monotematico, abbiano portato a ben pochi risultati, stando alle parole di Varrese che conclude: "La commissione non può fare da paravento alle responsabilità dell'amministrazione, che ormai non si fa più carico dell'emergenza".