Scuola e Università
Venerdì niente scuola per i bambini della "San Giovanni Bosco"
Ordinanza di chiusura per la concomitanza dei lavori Enel
Gravina - mercoledì 26 settembre 2018
15.43
Venerdì 28 settembre niente scuola per gli alunni della scuola primaria "San Giovanni Bosco" e delle scuole dell'infanzia "Montessori" e "San Filippo Neri". Lo stabilisce un'ordinanza comunale per la concomitanza dei lavori dell'Enel.
Dalle ore 8.30 alle 16.30 diversi rioni resteranno senza corrente, per la necessità dell'Enel di effettuare interventi di manutenzione sui propri impianti. Poiché i disservizi riguarderanno anche l'istituto comprensivo "San Giovanni Bosco-Benedetto XIII-Poggiorsini", su istanza della dirigente scolastica dell'istituto, Lucia Pallucca, il sindaco Alesio Valente ha emanato un'ordinanza con la quale si dispone la chiusura di alcuni plessi dello stesso, in concomitanza con l'interruzione dell'energia elettrica, in considerazione «dell'enorme disagio che si avrebbe a causa dell'impossibilità di fruire dell'impianto elettrico e dunque di luci, computer, stampanti ed altri strumenti didattici, oltre che dell'autoclave e dunque della fornitura di acqua e, di conseguenza, dei servizi igienici».
Il provvedimento è stato adottato dopo aver preso atto della mancanza di soluzioni alternative.
Dalle ore 8.30 alle 16.30 diversi rioni resteranno senza corrente, per la necessità dell'Enel di effettuare interventi di manutenzione sui propri impianti. Poiché i disservizi riguarderanno anche l'istituto comprensivo "San Giovanni Bosco-Benedetto XIII-Poggiorsini", su istanza della dirigente scolastica dell'istituto, Lucia Pallucca, il sindaco Alesio Valente ha emanato un'ordinanza con la quale si dispone la chiusura di alcuni plessi dello stesso, in concomitanza con l'interruzione dell'energia elettrica, in considerazione «dell'enorme disagio che si avrebbe a causa dell'impossibilità di fruire dell'impianto elettrico e dunque di luci, computer, stampanti ed altri strumenti didattici, oltre che dell'autoclave e dunque della fornitura di acqua e, di conseguenza, dei servizi igienici».
Il provvedimento è stato adottato dopo aver preso atto della mancanza di soluzioni alternative.