Cronaca
Verbali per migliaia di euro e quintali di frutta confiscati
"Gravina estate sicura": scattano i controlli tra i commercianti. Nel mirino delle forze dell'ordine gli abusivi.
Gravina - giovedì 4 luglio 2013
00.10
Un blitz. Per cogliere sul fatto commercianti ormai padroni dei marciapiedi ma, anche e soprattutto, i predoni. Quelli che arrivano da fuori città per vendere la loro merce, senza autorizzazioni né licenze, insidiando così gli onesti.
"Gravina estate sicura", l'operazione di polizia fin qui nota per il raccolto mietuto nell'ambito della sicurezza stradale, con le decine di verbali elevati e di auto e ciclomotori sottoposti a sequestro per irregolarità varie, ha esteso il suo raggio d'azione anche al settore del commercio. Ieri mattina i poliziotti del Commissariato di Gravina, e con loro i Carabinieri della locale Stazione e gli agenti della Polizia Municipale, hanno passato al setaccio le vie cittadine, per l'avvio di una serie di controlli che continueranno ancor più incisivi nei prossimi giorni. Obiettivo dichiarato: migliorare la qualità della vita garantendo il rispetto della legalità.
Gli accertamento, che a breve (a quanto è dato sapere) interesseranno anche altri comparti, hanno riguardato, in particolare, il ramo dell'ortofrutta. Molti gli esercizi sottoposti a verifica, per appurare l'effettivo rispetto della disciplina in materia di occupazione del suolo pubblico. Una decina, altresì, i commercianti ambulanti passati ai raggi x. Alla fine, comminate sanzioni amministrative per un totale pari, nel complesso, a circa 10.000 euro. Diverse le bancarelle rimosse dai marciapiedi. Vuoi perchè eccessivamente ingombranti, al punto da creare disagi al traffico e da limitare il transito dei pedoni, vuoi per ragioni igienico-sanitarie. Ma guai a parlare di rigore improntato a mero formalismo o, ancor peggio, di persecuzione legalitaria. Piuttosto, è la precisazione, si è intervenuti per porre rimedio "in questa fase almeno alle situazioni più eclatanti", difficilmente risolvibili col buon senso. "Per imporre i principi della prevenzione, più che quelli della repressione spicciola", si lascia sfuggire qualcuno tra gli uomini in divisa, aggiungendo che con riguardo al commercio ambulante, proprio per la complessità della situazione e per l'ampiezza del fenomeno, sarebbe stato suggerito al Comune di valutare l'opportunità di istituire zone attrezzate, nelle quali far confluire gli ambulanti, facilitandone così la regolamentazione e, al tempo stesso, consentendo loro, ma pure ai consumatori, di poter godere di servizi adeguati.
Questioni altre. "Gravina estate sicura": nella rete, oltre a tre esercizi commerciali che s'erano allargati un pò troppo sul suolo pubblico, sono rimasti impigliati i commercianti ambulanti. Tutti (o quasi) residenti in comuni del circondario. Evidentemente, confidavano sulla scarsità dei controlli. Sbagliavano. I nomi di cinque di essi sono rimasti stampigliati sul bollettario delle multe. Per un quinto, invece, è andata anche peggio: l'uomo, un barlettano, vendeva frutta senza licenza. E lo faceva con un camion che risultava essere sprovvisto di copertura assicurativa, sebbene sfoggiasse sul parabrezza un tagliando che sembrava attestare l'esatto contrario. Le verifiche via radio hanno consentito di smascherare il trucco: l'ambulante è stato denunciato a piede libero per falso e si è visto sottoporre a sequestro amministrativo il mezzo e l'intero suo carico, poi confiscato: un quintale di patate, altrettanto di cipolle, decine di chili di pesche e di mele e di altra frutta. Generi alimentari deperibili e perciò, dopo le verifiche sanitarie, donati alla mensa della carità "Perfetta Letizia".
"Gravina estate sicura", l'operazione di polizia fin qui nota per il raccolto mietuto nell'ambito della sicurezza stradale, con le decine di verbali elevati e di auto e ciclomotori sottoposti a sequestro per irregolarità varie, ha esteso il suo raggio d'azione anche al settore del commercio. Ieri mattina i poliziotti del Commissariato di Gravina, e con loro i Carabinieri della locale Stazione e gli agenti della Polizia Municipale, hanno passato al setaccio le vie cittadine, per l'avvio di una serie di controlli che continueranno ancor più incisivi nei prossimi giorni. Obiettivo dichiarato: migliorare la qualità della vita garantendo il rispetto della legalità.
Gli accertamento, che a breve (a quanto è dato sapere) interesseranno anche altri comparti, hanno riguardato, in particolare, il ramo dell'ortofrutta. Molti gli esercizi sottoposti a verifica, per appurare l'effettivo rispetto della disciplina in materia di occupazione del suolo pubblico. Una decina, altresì, i commercianti ambulanti passati ai raggi x. Alla fine, comminate sanzioni amministrative per un totale pari, nel complesso, a circa 10.000 euro. Diverse le bancarelle rimosse dai marciapiedi. Vuoi perchè eccessivamente ingombranti, al punto da creare disagi al traffico e da limitare il transito dei pedoni, vuoi per ragioni igienico-sanitarie. Ma guai a parlare di rigore improntato a mero formalismo o, ancor peggio, di persecuzione legalitaria. Piuttosto, è la precisazione, si è intervenuti per porre rimedio "in questa fase almeno alle situazioni più eclatanti", difficilmente risolvibili col buon senso. "Per imporre i principi della prevenzione, più che quelli della repressione spicciola", si lascia sfuggire qualcuno tra gli uomini in divisa, aggiungendo che con riguardo al commercio ambulante, proprio per la complessità della situazione e per l'ampiezza del fenomeno, sarebbe stato suggerito al Comune di valutare l'opportunità di istituire zone attrezzate, nelle quali far confluire gli ambulanti, facilitandone così la regolamentazione e, al tempo stesso, consentendo loro, ma pure ai consumatori, di poter godere di servizi adeguati.
Questioni altre. "Gravina estate sicura": nella rete, oltre a tre esercizi commerciali che s'erano allargati un pò troppo sul suolo pubblico, sono rimasti impigliati i commercianti ambulanti. Tutti (o quasi) residenti in comuni del circondario. Evidentemente, confidavano sulla scarsità dei controlli. Sbagliavano. I nomi di cinque di essi sono rimasti stampigliati sul bollettario delle multe. Per un quinto, invece, è andata anche peggio: l'uomo, un barlettano, vendeva frutta senza licenza. E lo faceva con un camion che risultava essere sprovvisto di copertura assicurativa, sebbene sfoggiasse sul parabrezza un tagliando che sembrava attestare l'esatto contrario. Le verifiche via radio hanno consentito di smascherare il trucco: l'ambulante è stato denunciato a piede libero per falso e si è visto sottoporre a sequestro amministrativo il mezzo e l'intero suo carico, poi confiscato: un quintale di patate, altrettanto di cipolle, decine di chili di pesche e di mele e di altra frutta. Generi alimentari deperibili e perciò, dopo le verifiche sanitarie, donati alla mensa della carità "Perfetta Letizia".