Palazzo di città
Via libera alla progettazione del nuovo Pug
La Giunta avvia l'iter e dimentica gli indirizzi regionali
Gravina - sabato 19 luglio 2014
09.15
Via libera alla progettazione del Piano urbanistico generale (Pug). A vent'anni dall'approvazione del vecchio piano regolatore, la giunta guidata da Alesio Valente ha approvato l'atto di indirizzo con cui avviare l'iter per la progettazione del nuovo strumento urbanistico.
"Sono molte le ferite aperte nel contesto urbano che vanno sanate per tramandare alle prossime generazioni una città davvero a misura d'uomo" commenta il primo cittadino annunciando una modifica profonda dello strumento urbanistico attualmente in vigore.
Modifiche che si concretizzeranno attraverso le previsioni strutturali e programmatiche del Pug: le prime definiranno le direttrici di sviluppo degli insediamenti nel territorio comunale, del sistema delle reti infrastrutturali e delle connessioni con i comuni limitrofi; le seconde, invece, nel rispetto dei fabbisogni dei settori residenziale, produttivo e infrastrutturale, consentiranno di individuare le trasformazioni fisiche e funzionali ammissibili sotto il profilo edilizio residenziale e sociale, per conciliare recupero e conservazione dell'esistente con le giuste opportunità da offrire a chi abiterà la Gravina del domani.
Secondo quanto disposto dal deliberato di giunta si prevede di dare il via libera ad "un autorevole intervento urbanistico scientifico e professionale basato su una approfondita conoscenza e su una prolungata esperienza progettuale relativa ai caratteri specifici degli insediamenti urbani ed agricoli del territorio" tenendo conto che " la pressione insediativa nel corso di questi ultimi anni si è depotenziata, lasciando ferite aperte nel tessuto urbano e nel territorio, che devono essere sanate".
Due gli obiettivi da centrare. Primo fra tutti "la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e antropologico, in cui figurano come elementi qualificanti il torrente Gravina, i monumenti, l'area archeologica di Botromagno, la vocazione agricola del comprensorio murgiano, il centro storico, la fiera di san Giorgio, le piccole e medie attività produttive".
In secondo luogo, ricorda Valente "dare concretezza alla volontà di fare di Gravina un patrimonio mondiale tutelato dall'Unesco".
In pratica: "Un percorso certo lungo e per molti versi complesso" ammette il primo cittadino annunciando che al dirigente dell'area tecnica è stato dato ufficialmente mandato per l'individuazione, mediante bando pubblico, dei professionisti da incaricare della redazione del Pug oltre a dare il via libera all'istituzione dell'Ufficio di Piano, ovvero la struttura tecnica che dovrà occuparsi della formazione del Piano e dell'intera pianificazione sino alle fasi finali di attuazione e gestione.
Via libera, dunque, al lungo e complesso iter secondo un cronoprogramma già definito, per modalità e tempi, dalla Giunta Regionale nel Documento regionale di assetto generale (D.R.A.G), che definisce gli indirizzi per la formazione del Pug.
In attesa che si costituisca l'Ufficio di piano e prima della convocazione della conferenza programmatica ci si chiede: dove sono gli indirizzi politici della giunta comunale? cosa l'organo cittadino guidato da Valente intende fare di Gravina?
Dove è "l'atto di Indirizzo, comprensivo del documento di scoping della VAS che delinea gli obiettivi politici, il programma della partecipazione civica alla formazione del PUG e della concertazione mediante le Conferenze di Copianificazione, la dotazione strumentale necessaria per elaborare e gestire il Piano".
Un documento fondamentale per arrivare attraverso la cooprogettazione con gli altri Enti e soggetti coinvolti alla definizione del Documento Programmatico Preliminare (DPP), adottato dal Consiglio Comunale. una prima bozza da sottoporre alle osservazione delle Istituzioni sovracomunali e dei soggetti privati prima di arrivare all'approvazione definitiva del Piano Urbanistico Comunale.
Un documento importante che secondo la normativa regionale non deve limitarsi a dare l'avvio ai lavori ma deve tracciare il percorso politico amministrativo verso una nuova visione di città.
"Sono molte le ferite aperte nel contesto urbano che vanno sanate per tramandare alle prossime generazioni una città davvero a misura d'uomo" commenta il primo cittadino annunciando una modifica profonda dello strumento urbanistico attualmente in vigore.
Modifiche che si concretizzeranno attraverso le previsioni strutturali e programmatiche del Pug: le prime definiranno le direttrici di sviluppo degli insediamenti nel territorio comunale, del sistema delle reti infrastrutturali e delle connessioni con i comuni limitrofi; le seconde, invece, nel rispetto dei fabbisogni dei settori residenziale, produttivo e infrastrutturale, consentiranno di individuare le trasformazioni fisiche e funzionali ammissibili sotto il profilo edilizio residenziale e sociale, per conciliare recupero e conservazione dell'esistente con le giuste opportunità da offrire a chi abiterà la Gravina del domani.
Secondo quanto disposto dal deliberato di giunta si prevede di dare il via libera ad "un autorevole intervento urbanistico scientifico e professionale basato su una approfondita conoscenza e su una prolungata esperienza progettuale relativa ai caratteri specifici degli insediamenti urbani ed agricoli del territorio" tenendo conto che " la pressione insediativa nel corso di questi ultimi anni si è depotenziata, lasciando ferite aperte nel tessuto urbano e nel territorio, che devono essere sanate".
Due gli obiettivi da centrare. Primo fra tutti "la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e antropologico, in cui figurano come elementi qualificanti il torrente Gravina, i monumenti, l'area archeologica di Botromagno, la vocazione agricola del comprensorio murgiano, il centro storico, la fiera di san Giorgio, le piccole e medie attività produttive".
In secondo luogo, ricorda Valente "dare concretezza alla volontà di fare di Gravina un patrimonio mondiale tutelato dall'Unesco".
In pratica: "Un percorso certo lungo e per molti versi complesso" ammette il primo cittadino annunciando che al dirigente dell'area tecnica è stato dato ufficialmente mandato per l'individuazione, mediante bando pubblico, dei professionisti da incaricare della redazione del Pug oltre a dare il via libera all'istituzione dell'Ufficio di Piano, ovvero la struttura tecnica che dovrà occuparsi della formazione del Piano e dell'intera pianificazione sino alle fasi finali di attuazione e gestione.
Via libera, dunque, al lungo e complesso iter secondo un cronoprogramma già definito, per modalità e tempi, dalla Giunta Regionale nel Documento regionale di assetto generale (D.R.A.G), che definisce gli indirizzi per la formazione del Pug.
In attesa che si costituisca l'Ufficio di piano e prima della convocazione della conferenza programmatica ci si chiede: dove sono gli indirizzi politici della giunta comunale? cosa l'organo cittadino guidato da Valente intende fare di Gravina?
Dove è "l'atto di Indirizzo, comprensivo del documento di scoping della VAS che delinea gli obiettivi politici, il programma della partecipazione civica alla formazione del PUG e della concertazione mediante le Conferenze di Copianificazione, la dotazione strumentale necessaria per elaborare e gestire il Piano".
Un documento fondamentale per arrivare attraverso la cooprogettazione con gli altri Enti e soggetti coinvolti alla definizione del Documento Programmatico Preliminare (DPP), adottato dal Consiglio Comunale. una prima bozza da sottoporre alle osservazione delle Istituzioni sovracomunali e dei soggetti privati prima di arrivare all'approvazione definitiva del Piano Urbanistico Comunale.
Un documento importante che secondo la normativa regionale non deve limitarsi a dare l'avvio ai lavori ma deve tracciare il percorso politico amministrativo verso una nuova visione di città.