Palazzo di città
Via libera del Consiglio al prontuario delle ristrutturazioni nel Centro Storico
L'area tecnica dispone norme e regole da seguire per ristrutturale gli edifici storici.
Gravina - sabato 6 giugno 2015
Stop ai colori sgargianti e ai materiali di fantasia.
E' stato approvato in via definitiva nel corso dell'ultimo consiglio comunale il prontuario degli interventi e prescrizioni dei materiali da utilizzare sugli edifici storici. Il testo è stato elaborato dall'Area Tecnica del Comune su mandato dell'amministrazione comunale con l'obiettivo di disciplinare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di restauro e preservare così la fisionomia degli immobili e le linee architettoniche del contesto nel quale gli stessi sono inseriti.
Il prontuario prevede precise norme sui manti di copertura, sulle strutture a volta, sulla finitura delle pareti esterne, in ordine alla tinteggiatura delle facciate ed alla sostituzione ed integrazione di canali di gronda, pluviali ed elementi architettonici e sull'installazione o ristrutturazione di infissi, ringhiere, grate e cancelli, oltre che sul posizionamento di insegne e targhe, sulla realizzazione di impianti di illuminazione e pavimentazione di spazi esterni e finanche sulle antenne e sui citofoni esterni. Altri esempi: sarà consentito per le coperture solo l'uso delle tradizionali tegole di argilla cotta giallo-rosacea. Infissi e serramenti dovranno essere realizzati in legno, con divieto assoluto di ogni altro tipo di chiusura, come avvolgibili e veneziane. Ancora: per preservare il panorama, le antenne televisive potranno essere collocate esclusivamente sulla copertura degli edifici, a distanza dal filo di gronda o dal parapetto prospiciente la pubblica via. Soprattutto, facciate e pareti potranno essere restituite a nuova vita cromatica soltanto con l'utilizzo di colori ben definiti, nel rispetto della colorazione originaria.
«Il tessuto urbano – spiega il sindaco Alesio Valente – negli ultimi anni è stato oggetto di un costante abbandono e degrado, conseguenza di molteplici fattori ma anche dell'incapacità di intervenire con riforme strutturali, che ha finito per consegnarlo all'arbitrio di ogni singolo intervento». Uno scenario rispetto al quale Palazzo di città ha deciso di voltare pagina, dando forma e sostanza ad un pacchetto di norme aventi forza regolamentare e dunque munite di severe sanzioni in caso di loro inosservanza, attraverso le quali intervenire con particolare cura per evitare di mettere in pericolo la struttura, la natura e l'immagine del tessuto storico.
«Adesso, incassato il definitivo via libera dal consiglio – annuncia il primo cittadino – programmeremo un'attenta opera di informazione e sensibilizzazione, per una comune battaglia di civiltà a sostegno della tutela e valorizzazione del nostro centro storico».
E' stato approvato in via definitiva nel corso dell'ultimo consiglio comunale il prontuario degli interventi e prescrizioni dei materiali da utilizzare sugli edifici storici. Il testo è stato elaborato dall'Area Tecnica del Comune su mandato dell'amministrazione comunale con l'obiettivo di disciplinare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di restauro e preservare così la fisionomia degli immobili e le linee architettoniche del contesto nel quale gli stessi sono inseriti.
Il prontuario prevede precise norme sui manti di copertura, sulle strutture a volta, sulla finitura delle pareti esterne, in ordine alla tinteggiatura delle facciate ed alla sostituzione ed integrazione di canali di gronda, pluviali ed elementi architettonici e sull'installazione o ristrutturazione di infissi, ringhiere, grate e cancelli, oltre che sul posizionamento di insegne e targhe, sulla realizzazione di impianti di illuminazione e pavimentazione di spazi esterni e finanche sulle antenne e sui citofoni esterni. Altri esempi: sarà consentito per le coperture solo l'uso delle tradizionali tegole di argilla cotta giallo-rosacea. Infissi e serramenti dovranno essere realizzati in legno, con divieto assoluto di ogni altro tipo di chiusura, come avvolgibili e veneziane. Ancora: per preservare il panorama, le antenne televisive potranno essere collocate esclusivamente sulla copertura degli edifici, a distanza dal filo di gronda o dal parapetto prospiciente la pubblica via. Soprattutto, facciate e pareti potranno essere restituite a nuova vita cromatica soltanto con l'utilizzo di colori ben definiti, nel rispetto della colorazione originaria.
«Il tessuto urbano – spiega il sindaco Alesio Valente – negli ultimi anni è stato oggetto di un costante abbandono e degrado, conseguenza di molteplici fattori ma anche dell'incapacità di intervenire con riforme strutturali, che ha finito per consegnarlo all'arbitrio di ogni singolo intervento». Uno scenario rispetto al quale Palazzo di città ha deciso di voltare pagina, dando forma e sostanza ad un pacchetto di norme aventi forza regolamentare e dunque munite di severe sanzioni in caso di loro inosservanza, attraverso le quali intervenire con particolare cura per evitare di mettere in pericolo la struttura, la natura e l'immagine del tessuto storico.
«Adesso, incassato il definitivo via libera dal consiglio – annuncia il primo cittadino – programmeremo un'attenta opera di informazione e sensibilizzazione, per una comune battaglia di civiltà a sostegno della tutela e valorizzazione del nostro centro storico».