Palazzo di città
Via macerie e erbacce dal Piaggio
Il Comune procede in danno contro i proprietari
Gravina - sabato 11 gennaio 2020
17.24
Una gara sul mercato elettronico della pubblica amministrazione per individuare un'azienda a cui affidare le operazioni di rimozione delle macerie e taglio delle erbacce nell'antico rione Piaggio. A diversi mesi dall'invio delle ordinanze di messa in sicurezza degli immobili privati e con le scadenze dettate dalla Città metropolitana che incombono, il Comune ha deciso di procedere per conto proprio alla pulizia del rione Piaggio finalizzata a liberare le strade e gli spazi comuni dalle macerie per poi procedere con l'avvio dei lavori di riqualificazione del quartiere.
Spesa complessiva, per come definito dai tecnici comunali, pari a 45.000 euro. La società a cui affidare i lavori sarà individuata con gara privata ovvero con l'invito diretto di cinque concorrenti attraverso il Mepa.
Nella determinazione, da Palazzo di città ribadiscono che si procederà in danno nei confronti dei proprietari che non hanno dato seguito alle ordinanze sindacali di messa in sicurezza, paventando anche l'acquisizione degli immobili al patrimonio comunale in caso di mancato riscontro da parte dei proprietari.
L'intervento di pulizia, già necessario, si è reso non più rinviabile dopo una nota inviata dalla Diocesi che denunciava la risalita di vegetazione infestante sui muri della Cattedrale recentemente restaurata e dopo la comunicazione dell'architetto a cui è stata affidata la redazione del progetto definitivo nella quale si denunciava l'impossibilità a effettuare un sopralluogo a causa della presenza delle macerie.
Spesa complessiva, per come definito dai tecnici comunali, pari a 45.000 euro. La società a cui affidare i lavori sarà individuata con gara privata ovvero con l'invito diretto di cinque concorrenti attraverso il Mepa.
Nella determinazione, da Palazzo di città ribadiscono che si procederà in danno nei confronti dei proprietari che non hanno dato seguito alle ordinanze sindacali di messa in sicurezza, paventando anche l'acquisizione degli immobili al patrimonio comunale in caso di mancato riscontro da parte dei proprietari.
L'intervento di pulizia, già necessario, si è reso non più rinviabile dopo una nota inviata dalla Diocesi che denunciava la risalita di vegetazione infestante sui muri della Cattedrale recentemente restaurata e dopo la comunicazione dell'architetto a cui è stata affidata la redazione del progetto definitivo nella quale si denunciava l'impossibilità a effettuare un sopralluogo a causa della presenza delle macerie.