Palazzo di città
Vivaio comunale, dopo due anni pubblicata la graduatoria dei braccianti
Fine di un bando che è costato l'incidente diplomatico tra Municipio e Parco
Gravina - mercoledì 9 novembre 2016
Tanto tuonò che piovve.
È stata recentemente pubblicata la graduatoria definitiva dei braccianti agricoli che saranno assunti a tempo determinato dal Comune di Gravina e impegnati nei lavori previsti dal progetto di "Semina, coltivazione e reinserimento in natura nelle aree del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, di alcune specie arboree ed arbustive autoctone" presso il Vivaio Comunale San Nicola La Macchia.
Il provvedimento non è proprio fresco di giornata.
In realtà la vicenda risale al 2011 con l'approvazione del progetto, voluto e finanziato dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia, per la "Gestione delle aree boschive e dei vivai forestali" con un importo complessivo di 75.000 euro.
Verificata la disponibilità del Parco, il servizio agricoltura del Comune di Gravina sempre nel 2011 ha messo a punto il progetto "Semina, coltivazione e reinserimento in natura nelle aree del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di alcune specie arboree ed arbustive autoctone" dell'importo complessivo di 81.992,75 euro, di cui 75 mila come detto finanziati dal Parco e la restante cifra prelevati dal bilancio comunale, da realizzarsi attraverso l'assunzione di alcuni braccianti.
Per individuare i lavoratori di inviare al vivaio, sempre il Municipio di Gravina ha dato seguito ad un bando pubblico per titoli rivolto a tutti coloro che avevano la specifica qualifica di bracciante agricolo.
Pubblicato il bando di gara, è calato il silenzio per due anni e nonostante le ripetute sollecitazioni fuori e dentro il Consiglio comunale.
Ora, sarà una banale coincidenza, ma la graduatoria definitiva stilata a luglio 2014 ha visto la luce dopo l'interpellanza inviata dai consiglieri di opposizione Petrara e Varrese al Parco dell'Alta Murgia a cui il direttore Modesti ha risposto scaricando tutte le responsabilità sul municipio gravinese.
Una graduatoria approvata nel 2014 e pubblicata solo oggi. Per la cronaca su 215 candidati sono 10 i braccianti assunti.
È stata recentemente pubblicata la graduatoria definitiva dei braccianti agricoli che saranno assunti a tempo determinato dal Comune di Gravina e impegnati nei lavori previsti dal progetto di "Semina, coltivazione e reinserimento in natura nelle aree del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, di alcune specie arboree ed arbustive autoctone" presso il Vivaio Comunale San Nicola La Macchia.
Il provvedimento non è proprio fresco di giornata.
In realtà la vicenda risale al 2011 con l'approvazione del progetto, voluto e finanziato dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia, per la "Gestione delle aree boschive e dei vivai forestali" con un importo complessivo di 75.000 euro.
Verificata la disponibilità del Parco, il servizio agricoltura del Comune di Gravina sempre nel 2011 ha messo a punto il progetto "Semina, coltivazione e reinserimento in natura nelle aree del Parco Nazionale dell'Alta Murgia di alcune specie arboree ed arbustive autoctone" dell'importo complessivo di 81.992,75 euro, di cui 75 mila come detto finanziati dal Parco e la restante cifra prelevati dal bilancio comunale, da realizzarsi attraverso l'assunzione di alcuni braccianti.
Per individuare i lavoratori di inviare al vivaio, sempre il Municipio di Gravina ha dato seguito ad un bando pubblico per titoli rivolto a tutti coloro che avevano la specifica qualifica di bracciante agricolo.
Pubblicato il bando di gara, è calato il silenzio per due anni e nonostante le ripetute sollecitazioni fuori e dentro il Consiglio comunale.
Ora, sarà una banale coincidenza, ma la graduatoria definitiva stilata a luglio 2014 ha visto la luce dopo l'interpellanza inviata dai consiglieri di opposizione Petrara e Varrese al Parco dell'Alta Murgia a cui il direttore Modesti ha risposto scaricando tutte le responsabilità sul municipio gravinese.
Una graduatoria approvata nel 2014 e pubblicata solo oggi. Per la cronaca su 215 candidati sono 10 i braccianti assunti.