Territorio
Voler bene all’Italia, Poggiorsini scelta per la festa dei borghi
Una diretta Facebook per la campagna di Legambiente
Gravina - lunedì 1 giugno 2020
19.00
"Riconnettiamo il paese", questo lo slogan scelto per l'edizione 2020 dell'iniziativa promossa da Legambiente per mantenere vive le connessioni tra territori e comunità. Una festa dei piccoli comuni, giunta alla sua 17esima edizione che ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale, architettonico ed enogastronomico.
Così domani 2 giugno, a partire dalle ore 11, sulle pagine social dell'associazione ambientalista, il piccolo comune della Murgia di 1450 anime ospiterà l'evento organizzato per mantenere vive le connessioni tra comunità e territori, realizzando infrastrutture per superare il digital divide.
"Dieci le realtà premiate da Nord a Sud Italia, tra cui scuole, aziende locali e parchi che si sono distinti nel campo della sostenibilità e dell'innovazione tecnologica"- spiegano da Legambiente.
All'iniziativa prenderanno parte il presidente di Legambiente Puglia e del parco dell'Ata Murgia, Francesco Tarantini, il sindaco del piccolo comune murgiano Ignazio Di Mauro, con Nicola Lasaponara, artigiano che realizza originali manufatti riciclando la plastica, e Franco Vitucci, storyteller dell'Alta Murgia chiamati ad animare l'evento. Nella circostanza verrà lanciato un appello rivolto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da numerosi sindaci della penisola, affinché vengano adottate misure di sostegno per i piccoli comuni, in questa fase caratterizzata dall'emergenza dovuta al covid -19.
Nella missiva a Conte i sindaci chiedono di colmare il gap con le altre comunità dovuto alla mancanza di connessione con linee dati veloci. "La pandemia – si legge nell'appello- ha posto all'attenzione di tutti la necessità di ripensare l'organizzazione e la fruizione dei territori e in questo anche il ruolo che i piccoli Comuni hanno nella tenuta delle comunità. Per fare questo è necessaria una grande opera di riconnessione del Paese, nel ricomporre l'originario policentrismo e l'armonico modello di urbanità. Al centro delle infrastrutture per la ripartenza dell'economia dovrà necessariamente esserci la connessione veloce come diritto di cittadinanza, che colmi in tempi certi lo scarto del digital divide, ancora oggi infatti oltre 3.900 Comuni sono sprovvisti di linea dati veloce, 1.200 Comuni non ricevono un segnale stabile per la telefonia mobile e 5 milioni di italiani non ricevono adeguatamente il servizio televisivo. Questa è una precondizione perché i territori e le comunità possano essere protagoniste della rinascita del Paese".
Così domani 2 giugno, a partire dalle ore 11, sulle pagine social dell'associazione ambientalista, il piccolo comune della Murgia di 1450 anime ospiterà l'evento organizzato per mantenere vive le connessioni tra comunità e territori, realizzando infrastrutture per superare il digital divide.
"Dieci le realtà premiate da Nord a Sud Italia, tra cui scuole, aziende locali e parchi che si sono distinti nel campo della sostenibilità e dell'innovazione tecnologica"- spiegano da Legambiente.
All'iniziativa prenderanno parte il presidente di Legambiente Puglia e del parco dell'Ata Murgia, Francesco Tarantini, il sindaco del piccolo comune murgiano Ignazio Di Mauro, con Nicola Lasaponara, artigiano che realizza originali manufatti riciclando la plastica, e Franco Vitucci, storyteller dell'Alta Murgia chiamati ad animare l'evento. Nella circostanza verrà lanciato un appello rivolto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da numerosi sindaci della penisola, affinché vengano adottate misure di sostegno per i piccoli comuni, in questa fase caratterizzata dall'emergenza dovuta al covid -19.
Nella missiva a Conte i sindaci chiedono di colmare il gap con le altre comunità dovuto alla mancanza di connessione con linee dati veloci. "La pandemia – si legge nell'appello- ha posto all'attenzione di tutti la necessità di ripensare l'organizzazione e la fruizione dei territori e in questo anche il ruolo che i piccoli Comuni hanno nella tenuta delle comunità. Per fare questo è necessaria una grande opera di riconnessione del Paese, nel ricomporre l'originario policentrismo e l'armonico modello di urbanità. Al centro delle infrastrutture per la ripartenza dell'economia dovrà necessariamente esserci la connessione veloce come diritto di cittadinanza, che colmi in tempi certi lo scarto del digital divide, ancora oggi infatti oltre 3.900 Comuni sono sprovvisti di linea dati veloce, 1.200 Comuni non ricevono un segnale stabile per la telefonia mobile e 5 milioni di italiani non ricevono adeguatamente il servizio televisivo. Questa è una precondizione perché i territori e le comunità possano essere protagoniste della rinascita del Paese".