Palazzo di città
Wi-fi gratuito, l’amministrazione ci riprova
Atto di indirizzo per istallare punti di accesso internet gratuito
Gravina - giovedì 20 marzo 2014
15.23
Wi-fi gratuito, l'amministrazione ci riprova
Atto di indirizzo per istallare punti di accesso internet gratuito
L'intenzione è chiara: "Istituire nel centro urbano il servizio di connessione alla rete internet mediante l'utilizzo di punti di accesso pubblici senza fili".
L'obiettivo altrettanto, e consiste nel garantire ai cittadini l'accesso gratuito alla rete internet, senza costi aggiuntivi per l'amministrazione ma dando la possibilità alla società fornitrice del servizio di "sfruttare economicamente" il servizio stesso.
Come? Al momento non è dato saperlo.
La giunta comunale, intanto, ha dato mandato al dirigente dell'area tecnica di avviare tutti gli atti finalizzati all'individuazione del soggetto, o meglio, dell'azienda a cui affidare il servizio per poter "migliorare l'accesso dei cittadini all'informazione e alla conoscenza, agevolandone peraltro le attività di studio, ricerca e documentazione nonché implementandone il bagaglio relazionale e di conoscenze".
Dove e quando saranno istallati gli hot- spot sono domande ancora premature. Quello che è certo è che dopo il rovinoso tentativo di portare il Wi-fi in piazza attraverso la campagna "Sveglia Italia" avviata nel 2011 dalla rivista Wired, costata soldi e figuracce al Palazzo e dopo aver preso atto "che attualmente il territorio comunale non fruisce delle moderne tecnologie di connettività in banda larga, in quanto nessuna delle aziende di telecomunicazioni private fornisce tale servizio" l'amministrazione ci riprova nella speranza di dare concretamente la possibilità ai cittadini di collegarsi a internet comodamente seduti in piazza o in uno dei parchi pubblici.
Resta,però, una domanda: ma nell'era degli smartphone ha ancora senso il wi-fi nel centro urbano?
Atto di indirizzo per istallare punti di accesso internet gratuito
L'intenzione è chiara: "Istituire nel centro urbano il servizio di connessione alla rete internet mediante l'utilizzo di punti di accesso pubblici senza fili".
L'obiettivo altrettanto, e consiste nel garantire ai cittadini l'accesso gratuito alla rete internet, senza costi aggiuntivi per l'amministrazione ma dando la possibilità alla società fornitrice del servizio di "sfruttare economicamente" il servizio stesso.
Come? Al momento non è dato saperlo.
La giunta comunale, intanto, ha dato mandato al dirigente dell'area tecnica di avviare tutti gli atti finalizzati all'individuazione del soggetto, o meglio, dell'azienda a cui affidare il servizio per poter "migliorare l'accesso dei cittadini all'informazione e alla conoscenza, agevolandone peraltro le attività di studio, ricerca e documentazione nonché implementandone il bagaglio relazionale e di conoscenze".
Dove e quando saranno istallati gli hot- spot sono domande ancora premature. Quello che è certo è che dopo il rovinoso tentativo di portare il Wi-fi in piazza attraverso la campagna "Sveglia Italia" avviata nel 2011 dalla rivista Wired, costata soldi e figuracce al Palazzo e dopo aver preso atto "che attualmente il territorio comunale non fruisce delle moderne tecnologie di connettività in banda larga, in quanto nessuna delle aziende di telecomunicazioni private fornisce tale servizio" l'amministrazione ci riprova nella speranza di dare concretamente la possibilità ai cittadini di collegarsi a internet comodamente seduti in piazza o in uno dei parchi pubblici.
Resta,però, una domanda: ma nell'era degli smartphone ha ancora senso il wi-fi nel centro urbano?