Territorio
XXIV Giornata Internazionale delle persone con disabilità
Ecco le politiche e gli strumenti messi in campo dalla Regione Puglia
Gravina - giovedì 3 dicembre 2015
"Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità": questo è il tema scelto per la XXIV Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 2015 che si celebrerà oggi in tutto il mondo. La giornata, istituita fin dal 1981, vuole promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza. Nella Giornata internazionale dedicata alla disabilità, l'Assessorato al Welfare della Regione Puglia traccia una linea e fa il punto sulle politiche e sui principali strumenti messi in campo per sostenere l'inclusione attiva delle persone con disabilità in Puglia.
«Progetti di vita indipendente e Buoni servizio sono i due principali strumenti messi in campo negli ultimi anni e consolidati dalla nostra Amministrazione per promuovere l'inclusione sociale attiva delle persone con disabilità, che si affiancano agli interventi promossi con i Piani Sociali di Zona e con gli Assegni di Cura per i servizi alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie – spiega l'Assessore regionale al Welfare Salvatore Negro. Due le tipologie di Progetti di Vita indipendente che la regione Puglia propone: la prima misura, finanziata con 8 milioni di euro per il primo biennio (siamo al secondo anno di attuazione, ndr), è rivolta alle persone con disabilità motoria in età compresa tra i 16 e i 64 anni. Per ciascun PRO.V.I. è riconosciuto un massimo di 15mila euro per anno per ciascun destinatario, equivalente a un massimo di Euro 1.250,00 di quota mensile». In totale in Puglia sono stati finanziati 213 Pro.V.I. per la prima annualità di sperimentazione e si è già avviata la seconda annualità di finanziamento con n. 30 Pro.V.I. già erogati per la seconda annualità di sperimentazione. «La seconda misura – continua Negro – è una sperimentazione finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il cofinanziamento della Regione, rivolta a persone con sindrome di down, autistici e non vedenti e per l'abitare in autonomia con il coinvolgimento di 15 Ambiti territoriali per un totale di 2.200.000 euro per tre annualità».
Accanto ai progetti di vita indipendente l'Assessorato regionale al Welfare ha messo a sistema i Buoni servizio per disabili e anziani che hanno lo scopo di incentivare la fruizione di servizi a ciclo diurno per questa tipologia di persone, sostenere il carico di cura familiare, rispondere ai bisogni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie concorrendo, al tempo stesso, a sostenere la piena occupazione delle strutture pubbliche e private in fase di start-up sul territorio regionale. «Al momento sono disponibili, per la richiesta di Buoni Servizio da parte delle famiglie pugliesi, 1.783 posti-utente a catalogo presso strutture a ciclo diurno e circa 122.000 ore di prestazioni domiciliari fruibili, in aggiunta alle prestazioni domiciliari ADI e SAD che già gli ambiti territoriali e i Comuni pugliesi erogano attraverso le proprie procedure di appalto» spiega l'Assessore Negro.
«La misura Regionale "Buoni Servizio per l'accesso ai servizi domiciliari e a ciclo diurno per persone con disabilità e anziani non autosufficienti" è alimentata da una dotazione finanziaria iniziale pari ad Euro 12.506.000,00 interamente rivenienti dal Fondo Nazionale per la Non autosufficienza – annualità 2015 che serviranno a gestire la fase di avvio della stessa, con erogazione diretta delle risorse agli ambiti territoriali sociali pugliesi, soggetti pubblici responsabili del procedimento sul rispettivo territorio di competenza. A questa prima dotazione, seguiranno, sin dai primi mesi del 2016, ulteriori assegnazioni di risorse a valere su risorse FSE 2014/2020 O.T. IX del nuovo Programma Operativo regionale, ad integrazione delle ulteriori risorse PAC II riparto che gli ambiti territoriali già possono spendere mediante l'utilizzo dello strumento del "Buono Servizio" e della piattaforma dedicata».
«Le questioni di inclusione a cui è dedicata la giornata internazionale attraverso le due principali misure regionali sono ormai entrate a sistema nell'ambito delle politiche regionali ma, ovviamente ci sono tutti gli aspetti culturali che fanno da sfondo all'inclusione che non possono essere trascurati – sottolinea infine Negro. Una recentissima sentenza del Consiglio di Stato, del 24 novembre scorso, ricorda proprio come la questione culturale sia centrale nella lotta alle discriminazioni a cui è dedicata questa giornata. Riprendendo la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, ci ricorda che le persone disabili non sono malate, nonostante nel linguaggio comune sia consueto dire "affetto da sindrome di down etc.", ma sono "persone che presentano una duratura menomazione fisica, mentale, intellettiva, sensoriale la cui interazione con varie barriere può costituire un impedimento alla loro piena ed effettiva partecipazione nella società". È bene ricordarlo perché da questo presupposto, già sancito all'interno della Convenzione, è necessario partire per strutturare servizi e interventi realmente inclusivi».
E' utile, infine, ricordare che con la istituzione del nuovo strumento di sostegno al reddito per le persone in condizione di fragilità economica e sociale, il ReD pugliese che consentirà la prima e tempestiva implementazione del SIA nazionale, il Governo regionale ha inteso anche mettere a sistema le risorse fino ad oggi ancora non utilizzate per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità: si fa riferimento ai proventi delle multe da mancata applicazione della l.n. 68/1999 e che le Regioni sono tenute ad utilizzare per questo scopo. Dall'inizio del 2016 tutte le risorse residue delle annualità precedenti saranno utilizzate proprio per assicurare tirocini socio lavorativi per le persone con disabilità, che avranno dunque un canale privilegiato di accesso al sostegno al reddito, con maggiori risorse e specifici requisiti soggettivi di accesso.
«Progetti di vita indipendente e Buoni servizio sono i due principali strumenti messi in campo negli ultimi anni e consolidati dalla nostra Amministrazione per promuovere l'inclusione sociale attiva delle persone con disabilità, che si affiancano agli interventi promossi con i Piani Sociali di Zona e con gli Assegni di Cura per i servizi alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie – spiega l'Assessore regionale al Welfare Salvatore Negro. Due le tipologie di Progetti di Vita indipendente che la regione Puglia propone: la prima misura, finanziata con 8 milioni di euro per il primo biennio (siamo al secondo anno di attuazione, ndr), è rivolta alle persone con disabilità motoria in età compresa tra i 16 e i 64 anni. Per ciascun PRO.V.I. è riconosciuto un massimo di 15mila euro per anno per ciascun destinatario, equivalente a un massimo di Euro 1.250,00 di quota mensile». In totale in Puglia sono stati finanziati 213 Pro.V.I. per la prima annualità di sperimentazione e si è già avviata la seconda annualità di finanziamento con n. 30 Pro.V.I. già erogati per la seconda annualità di sperimentazione. «La seconda misura – continua Negro – è una sperimentazione finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il cofinanziamento della Regione, rivolta a persone con sindrome di down, autistici e non vedenti e per l'abitare in autonomia con il coinvolgimento di 15 Ambiti territoriali per un totale di 2.200.000 euro per tre annualità».
Accanto ai progetti di vita indipendente l'Assessorato regionale al Welfare ha messo a sistema i Buoni servizio per disabili e anziani che hanno lo scopo di incentivare la fruizione di servizi a ciclo diurno per questa tipologia di persone, sostenere il carico di cura familiare, rispondere ai bisogni di conciliazione vita-lavoro delle famiglie concorrendo, al tempo stesso, a sostenere la piena occupazione delle strutture pubbliche e private in fase di start-up sul territorio regionale. «Al momento sono disponibili, per la richiesta di Buoni Servizio da parte delle famiglie pugliesi, 1.783 posti-utente a catalogo presso strutture a ciclo diurno e circa 122.000 ore di prestazioni domiciliari fruibili, in aggiunta alle prestazioni domiciliari ADI e SAD che già gli ambiti territoriali e i Comuni pugliesi erogano attraverso le proprie procedure di appalto» spiega l'Assessore Negro.
«La misura Regionale "Buoni Servizio per l'accesso ai servizi domiciliari e a ciclo diurno per persone con disabilità e anziani non autosufficienti" è alimentata da una dotazione finanziaria iniziale pari ad Euro 12.506.000,00 interamente rivenienti dal Fondo Nazionale per la Non autosufficienza – annualità 2015 che serviranno a gestire la fase di avvio della stessa, con erogazione diretta delle risorse agli ambiti territoriali sociali pugliesi, soggetti pubblici responsabili del procedimento sul rispettivo territorio di competenza. A questa prima dotazione, seguiranno, sin dai primi mesi del 2016, ulteriori assegnazioni di risorse a valere su risorse FSE 2014/2020 O.T. IX del nuovo Programma Operativo regionale, ad integrazione delle ulteriori risorse PAC II riparto che gli ambiti territoriali già possono spendere mediante l'utilizzo dello strumento del "Buono Servizio" e della piattaforma dedicata».
«Le questioni di inclusione a cui è dedicata la giornata internazionale attraverso le due principali misure regionali sono ormai entrate a sistema nell'ambito delle politiche regionali ma, ovviamente ci sono tutti gli aspetti culturali che fanno da sfondo all'inclusione che non possono essere trascurati – sottolinea infine Negro. Una recentissima sentenza del Consiglio di Stato, del 24 novembre scorso, ricorda proprio come la questione culturale sia centrale nella lotta alle discriminazioni a cui è dedicata questa giornata. Riprendendo la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, ci ricorda che le persone disabili non sono malate, nonostante nel linguaggio comune sia consueto dire "affetto da sindrome di down etc.", ma sono "persone che presentano una duratura menomazione fisica, mentale, intellettiva, sensoriale la cui interazione con varie barriere può costituire un impedimento alla loro piena ed effettiva partecipazione nella società". È bene ricordarlo perché da questo presupposto, già sancito all'interno della Convenzione, è necessario partire per strutturare servizi e interventi realmente inclusivi».
E' utile, infine, ricordare che con la istituzione del nuovo strumento di sostegno al reddito per le persone in condizione di fragilità economica e sociale, il ReD pugliese che consentirà la prima e tempestiva implementazione del SIA nazionale, il Governo regionale ha inteso anche mettere a sistema le risorse fino ad oggi ancora non utilizzate per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità: si fa riferimento ai proventi delle multe da mancata applicazione della l.n. 68/1999 e che le Regioni sono tenute ad utilizzare per questo scopo. Dall'inizio del 2016 tutte le risorse residue delle annualità precedenti saranno utilizzate proprio per assicurare tirocini socio lavorativi per le persone con disabilità, che avranno dunque un canale privilegiato di accesso al sostegno al reddito, con maggiori risorse e specifici requisiti soggettivi di accesso.