Palazzo di città
Zes, il sindaco scrive a Emiliano
Necessario rivedere la perimetrazione della zona speciale per non penalizzare gli imprenditori gravinesi
Gravina - venerdì 13 luglio 2018
8.59
"L'estromissione di Gravina dalla Zes si configurerebbe come scelta illogica e incomprensibile, che non potrebbe non incontrare la netta e ferma contrarietà dell'Amministrazione comunale e del mondo imprenditoriale locale".
Sono parole concilianti sebbene cariche di preoccupazione quelle che il sindaco di Gravina, Alesio Valente ha messo nero su bianco in una nota ufficiale rivolta al governatore pugliese Michele Emiliano in merito all'approvazione delle Zone economiche speciali di Puglia che vedono tagliata fuori la città di Gravina.
Come si ricorderà pochi giorni addietro la giunta regionale ha presentato il provvedimento definitivo sulle zone economiche dividendole in quella "Adriatica" e quella "Jonica": la prima, legata ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari e Brindisi; la seconda, connessa all'area portuale di Taranto, che andrà a ricomprendere anche territori individuati dalla Regione Basilicata.
Dopo la diffusione delle notizie di stampa il primo cittadino di Gravina ha preso carta e penna per rappresentare al governatore le preoccupazioni degli imprenditori locali: "La fibrillazione degli imprenditori gravinesi, peraltro comprensibile, è legata alle indiscrezioni, sin qui rimaste prive di smentite ufficiali, in ordine alla presunta esclusione di diverse realtà della Murgia Barese, tra le quali Gravina, dalla perimetrazione della Zona economica speciale Adriatica".
"La città di Gravina in Puglia – ribadisce Valente - è da tempo sede di una zona industriale che, tra l'altro, a differenza di altre, rappresenta un unico nucleo ben compatto, dotato di tutte le urbanizzazioni primarie e quindi in condizioni logistiche favorevoli per nuovi e diversificati insediamenti produttivi. Ciò considerato, ed in virtù della baricentricità di Gravina, cerniera naturale tra Puglia e Basilicata e dunque anche tra la Zes Adriatica e la Zes Ionica, oltre che territorialmente omogenea ad altri insediamenti analoghi e limitrofi, tra i quali in particolare quello di Altamura, con nota comunale prot. n. 4897 del 20 Febbraio 2018 il Comune di Gravina aderiva alla Zes Adriatica, allegando schede riportanti l'estensione complessivamente disponibile di area in zona Pip, la planimetria dei diversi lotti nonché apposito rilievo fotografico. Sulla base di detta disponibilità e delle successive notizie giunte dalla stessa Regione relativamente al favore per l'inserimento della zona Pip di Gravina all'interno della Zes, gli imprenditori locali avviavano iniziative preparatorie, pianificando anche nuovi investimenti".
In coda la speranza del primo cittadino è legata alla " lungimiranza e nel senso di responsabilità che ha sin qui caratterizzato l'operato della Giunta regionale nel rapporto coi territori, si ha motivo di ritenere che una tale, deprecabile eventualità non avrà a realizzarsi".
La richiesta inoltrata alla giunta regionale è di poter "ricevere con l'urgenza che il caso richiede chiarimenti in ordine alle reali, effettive intenzioni della Giunta regionale in ordine alla Zes Adriatica e, in particolare, relativamente alla presenza dell'area Pip di Gravina in Puglia all'interno di essa".
Sono parole concilianti sebbene cariche di preoccupazione quelle che il sindaco di Gravina, Alesio Valente ha messo nero su bianco in una nota ufficiale rivolta al governatore pugliese Michele Emiliano in merito all'approvazione delle Zone economiche speciali di Puglia che vedono tagliata fuori la città di Gravina.
Come si ricorderà pochi giorni addietro la giunta regionale ha presentato il provvedimento definitivo sulle zone economiche dividendole in quella "Adriatica" e quella "Jonica": la prima, legata ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari e Brindisi; la seconda, connessa all'area portuale di Taranto, che andrà a ricomprendere anche territori individuati dalla Regione Basilicata.
Dopo la diffusione delle notizie di stampa il primo cittadino di Gravina ha preso carta e penna per rappresentare al governatore le preoccupazioni degli imprenditori locali: "La fibrillazione degli imprenditori gravinesi, peraltro comprensibile, è legata alle indiscrezioni, sin qui rimaste prive di smentite ufficiali, in ordine alla presunta esclusione di diverse realtà della Murgia Barese, tra le quali Gravina, dalla perimetrazione della Zona economica speciale Adriatica".
"La città di Gravina in Puglia – ribadisce Valente - è da tempo sede di una zona industriale che, tra l'altro, a differenza di altre, rappresenta un unico nucleo ben compatto, dotato di tutte le urbanizzazioni primarie e quindi in condizioni logistiche favorevoli per nuovi e diversificati insediamenti produttivi. Ciò considerato, ed in virtù della baricentricità di Gravina, cerniera naturale tra Puglia e Basilicata e dunque anche tra la Zes Adriatica e la Zes Ionica, oltre che territorialmente omogenea ad altri insediamenti analoghi e limitrofi, tra i quali in particolare quello di Altamura, con nota comunale prot. n. 4897 del 20 Febbraio 2018 il Comune di Gravina aderiva alla Zes Adriatica, allegando schede riportanti l'estensione complessivamente disponibile di area in zona Pip, la planimetria dei diversi lotti nonché apposito rilievo fotografico. Sulla base di detta disponibilità e delle successive notizie giunte dalla stessa Regione relativamente al favore per l'inserimento della zona Pip di Gravina all'interno della Zes, gli imprenditori locali avviavano iniziative preparatorie, pianificando anche nuovi investimenti".
In coda la speranza del primo cittadino è legata alla " lungimiranza e nel senso di responsabilità che ha sin qui caratterizzato l'operato della Giunta regionale nel rapporto coi territori, si ha motivo di ritenere che una tale, deprecabile eventualità non avrà a realizzarsi".
La richiesta inoltrata alla giunta regionale è di poter "ricevere con l'urgenza che il caso richiede chiarimenti in ordine alle reali, effettive intenzioni della Giunta regionale in ordine alla Zes Adriatica e, in particolare, relativamente alla presenza dell'area Pip di Gravina in Puglia all'interno di essa".