Cibus in tabula
La classe è anche acqua
Meglio l'acqua minerale naturale o l'acqua minerale gassata?
martedì 12 giugno 2012
"Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute". Con questa definizione il decreto legislativo numero 105 del 25 gennaio 1992 stabilisce il significato del termine "acqua minerale naturale". All'acqua che comunemente chiamiamo acqua gassata o acqua frizzante è aggiunto un quantitativo variabile di anidride carbonica (CO2), per questo sull'etichetta è riportata la dicitura "addizionata di anidride carbonica" e non è da confondersi né con l'acqua effervescente naturale né con l'acqua naturalmente gassata, che sgorgano frizzanti già alla sorgente e che non sono sottoposte a trattamenti di aggiunta di anidride carbonica. L'acqua minerale di rubinetto sgorga anch'essa da falde acquifere sotterranee ma la qualità è strettamente dipendente dalla manutenzione che si applica nelle tubature. Per questo motivo il consumatore è spinto a consumare maggiormente l'acqua in bottiglia.
Com'è noto l'acqua non ingrassa perché ha un apporto di zero calorie ed è considerata un costituente non energetico. Alcuni tuttavia sono ancora erroneamente convinti che l'acqua gassata (addirittura quella naturale) rovini la linea o l'andamento di una dieta ipocalorica. Semplicemente l'acqua gassata aumenta la sensazione di gonfiore allo stomaco, ma non è che una fase momentanea. L'acqua gassata sembra soddisfare maggiormente la sete perché anestetizza le terminazioni nervose della mucosa orale, ma di certo la sete si placa bevendo e non è corretto pensare che un quantitativo minore di acqua gassata disseti più di un quantitativo maggiore di acqua naturale. Specialmente durante i pasti, l'acqua gassata aumenta il senso di sazietà poiché provoca dilatazioni dello stomaco.
Orientarsi nella scelta delle numerose acque minerali presenti in commercio non è semplice, non solo per la questione estetica o per la propensione o meno verso le bollicine, ma perché il consumo di un'acqua minerale piuttosto che un'altra può contribuire a mantenere la salute nelle varie fasi del ciclo di vita. A tal proposito, le etichette poste sui contenitori rappresentano un valido aiuto nella scelta dell'acqua minerale più idonea alle proprie esigenze. L'etichetta identifica infatti, in modo univoco, tutti gli elementi e le caratteristiche di un'acqua minerale. Per aiutare il consumatore, riporto di seguito alcune tra le caratteristiche più importanti a cui fare riferimento.
Il residuo fisso riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "residuo fisso a 180°C" , ci dà una stima del contenuto in sali minerali. A tal proposito si distinguono acque minimamente mineralizzate se contengono una quantità di sali minerali con residuo fisso non superiore a 50 mg/L. Oligominerali se contengono una quantità di sali inferiore a 500 mg/l, minerali fra 500 e 1.500 mg/l e fortemente minerali oltre i 1.500 mg/l. Inoltre, si riporta il valore del pH. Il pH indica il grado di alcalinità (o di acidità) dell'acqua. Inferiore a 7, l'acqua è acida, mentre oltre 7 l'acqua è alcalina. Maggiore è il contenuto in anidride carbonica e solfati e minore sarà il pH (maggiore acidità). Infine si riporta la conducibilità elettrica. Tale valore aumenta all'aumentare delle sostanze minerali disciolte.
Particolare attenzione bisogna prestare alle quantità dei sali minerali. I sali minerali sono micronutrienti essenziali per il nostro organismo ma se presenti in eccesso possono causare problemi più o meno gravi. Essi intervengono nella regolazione di numerosi processi corporei come l'equilibrio idrosalino e lo sviluppo e la crescita di organi e tessuti. I principali minerali presenti nel nostro corpo sono: sodio, potassio, magnesio e calcio. Ognuno di questi elementi, se assunto in dosi insufficienti o eccessive, può essere nocivo.
Si consiglia l'acqua minimamente mineralizzata o oligominerale, per chi soffre di ipertensione, calcolosi renale, iperuricemia ed è utile per il dimagrimento a fine di ridurre la ritenzione idrica. L'acqua mediamente minerale con un buon patrimonio di calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato è consigliata per gli sportivi, rappresentandone un buon integratore idrosalino. L'acqua contenente un valore inferiore a 10 mg/l di nitrati è consigliata a donne in gravidanza ed in fase di allattamento. Acqua arricchita di ferro definita ferruginosa per chi soffre di anemia. Può essere anche arricchita di bicarbonato di calcio e quest'acqua è consigliata per combattere l'acidità gastrica.
Queste proprietà non devono in alcun modo indurre il consumatore a pensare di guarire o prevenire alcune patologie importanti semplicemente bevendo ogni giorno uno o due litri di "acqua magica". Casomai l'acqua può diventare un valido supporto se abbinata ad un'alimentazione corretta e ad abitudini di vita sane.
Com'è noto l'acqua non ingrassa perché ha un apporto di zero calorie ed è considerata un costituente non energetico. Alcuni tuttavia sono ancora erroneamente convinti che l'acqua gassata (addirittura quella naturale) rovini la linea o l'andamento di una dieta ipocalorica. Semplicemente l'acqua gassata aumenta la sensazione di gonfiore allo stomaco, ma non è che una fase momentanea. L'acqua gassata sembra soddisfare maggiormente la sete perché anestetizza le terminazioni nervose della mucosa orale, ma di certo la sete si placa bevendo e non è corretto pensare che un quantitativo minore di acqua gassata disseti più di un quantitativo maggiore di acqua naturale. Specialmente durante i pasti, l'acqua gassata aumenta il senso di sazietà poiché provoca dilatazioni dello stomaco.
Orientarsi nella scelta delle numerose acque minerali presenti in commercio non è semplice, non solo per la questione estetica o per la propensione o meno verso le bollicine, ma perché il consumo di un'acqua minerale piuttosto che un'altra può contribuire a mantenere la salute nelle varie fasi del ciclo di vita. A tal proposito, le etichette poste sui contenitori rappresentano un valido aiuto nella scelta dell'acqua minerale più idonea alle proprie esigenze. L'etichetta identifica infatti, in modo univoco, tutti gli elementi e le caratteristiche di un'acqua minerale. Per aiutare il consumatore, riporto di seguito alcune tra le caratteristiche più importanti a cui fare riferimento.
Il residuo fisso riportato sull'etichetta delle acque minerali con il termine "residuo fisso a 180°C" , ci dà una stima del contenuto in sali minerali. A tal proposito si distinguono acque minimamente mineralizzate se contengono una quantità di sali minerali con residuo fisso non superiore a 50 mg/L. Oligominerali se contengono una quantità di sali inferiore a 500 mg/l, minerali fra 500 e 1.500 mg/l e fortemente minerali oltre i 1.500 mg/l. Inoltre, si riporta il valore del pH. Il pH indica il grado di alcalinità (o di acidità) dell'acqua. Inferiore a 7, l'acqua è acida, mentre oltre 7 l'acqua è alcalina. Maggiore è il contenuto in anidride carbonica e solfati e minore sarà il pH (maggiore acidità). Infine si riporta la conducibilità elettrica. Tale valore aumenta all'aumentare delle sostanze minerali disciolte.
Particolare attenzione bisogna prestare alle quantità dei sali minerali. I sali minerali sono micronutrienti essenziali per il nostro organismo ma se presenti in eccesso possono causare problemi più o meno gravi. Essi intervengono nella regolazione di numerosi processi corporei come l'equilibrio idrosalino e lo sviluppo e la crescita di organi e tessuti. I principali minerali presenti nel nostro corpo sono: sodio, potassio, magnesio e calcio. Ognuno di questi elementi, se assunto in dosi insufficienti o eccessive, può essere nocivo.
Si consiglia l'acqua minimamente mineralizzata o oligominerale, per chi soffre di ipertensione, calcolosi renale, iperuricemia ed è utile per il dimagrimento a fine di ridurre la ritenzione idrica. L'acqua mediamente minerale con un buon patrimonio di calcio, ferro, sodio, cloro e bicarbonato è consigliata per gli sportivi, rappresentandone un buon integratore idrosalino. L'acqua contenente un valore inferiore a 10 mg/l di nitrati è consigliata a donne in gravidanza ed in fase di allattamento. Acqua arricchita di ferro definita ferruginosa per chi soffre di anemia. Può essere anche arricchita di bicarbonato di calcio e quest'acqua è consigliata per combattere l'acidità gastrica.
Queste proprietà non devono in alcun modo indurre il consumatore a pensare di guarire o prevenire alcune patologie importanti semplicemente bevendo ogni giorno uno o due litri di "acqua magica". Casomai l'acqua può diventare un valido supporto se abbinata ad un'alimentazione corretta e ad abitudini di vita sane.