"Fede & Società"
La droga e i giovani
Rubrica "Fede & Società" a cura dei Testimoni di Geova
venerdì 22 marzo 2024
9.06
Il consumo di droga è molto diffuso. Perché? Qual è il suo fascino, specie per i giovani? L'Organizzazione Mondiale della Sanità presenta 5 ragioni fondamentali per cui i ragazzi potrebbero essere attirati dalla droga:
- Vogliono sentirsi adulti e prendere le proprie decisioni
- Vogliono sentirsi accettati
- Vogliono rilassarsi e sentirsi in forma
- Vogliono correre rischi e ribellarsi
- Vogliono soddisfare la loro curiosità.
Donna Shalala, ex Segretario del Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali degli Stati Uniti, ha affermato: "I genitori sono di gran lunga l'elemento più importante per proteggere i figli dall'uso di sostanze stupefacenti. Devono dare il buon esempio e informare i figli". I genitori sono dunque la prima linea difensiva nella guerra contro la droga. Pertanto, se fossi genitore dovresti chiederti: "Sono amico dei miei figli? Li ascolto davvero? I miei figli sono a loro agio nel parlarmi dei loro problemi? Chi sono gli amici di mio figlio o di mia figlia?
Antonio spiega: "I miei genitori non hanno mai parlato della droga. A scuola gli insegnanti menzionavano il problema ma senza entrare nei particolari". Incitato dai compagni di scuola, ha cominciato a drogarsi quando aveva 14 anni. Poi, quando ha cercato di smettere, gli "amici" che gli fornivano la droga l'hanno minacciato con un coltello perché continuasse. È importante che, come genitore, ti rendiconto che i tuoi figli potrebbero essere in pericolo.
Impara a riconoscere i primi segnali di esperienze con la droga. Per esempio, tuo figlio è diventato improvvisamente introverso, depresso, ostile o svogliato? Si è allontanato inspiegabilmente da vecchi amici o parenti? Allora forse dovresti preoccuparti.
E se, nonostante tutti gli sforzi compiuti dai genitori, alcuni ragazzi cedono ugualmente alla droga, che fare?
è normale che in questi casi un genitore provi rabbia, frustrazione e un senso di fallimento. Tuttavia, un foglio illustrativo pubblicato dal Dipartimento americano dell'Istruzione consigliava: "Non farti prendere dal panico! E non incolpare te stesso. Sul momento la cosa importante è restare calmi (e) scoprire cosa sta succedendo. (...) L'uso di droga è un comportamento che si può prevenire. La tossicodipendenza è una malattia che si può curare".
Se tuo figlio sta lottando con la droga, sii affettuoso e fermo allo stesso tempo. Dedica il tempo necessario a parlare con lui, o con lei, e aiutalo a vedere i vantaggi di stare alla larga dalla droga. Cerca di scoprire cosa c'è nel cuore di tuo figlio, e sii pronto ad ascoltarlo.
Il tuo rapporto con Dio ti potrà essere di enorme aiuto. La Bibbia, infatti, incoraggia tutti a rivolgersi a lui in preghiera, esternando i propri pensieri più reconditi. Il risultato? "La pace di Dio che è al di là di ogni comprensione custodirà il vostro cuore e le vostre facoltà mentali" (Filippesi 4:7).
Per ulteriori informazioni sull'argomento, su jw.org troverai altri contenuti interessanti come l'articolo La Bibbia può aiutarti a uscire dalla dipendenza da droga? (jw.org)
A chi fosse interessato il contatto di Belisario Ditaranto al numero +39 347 5711638 oppure via email ditarantobelisario@gmail.com
- Vogliono sentirsi adulti e prendere le proprie decisioni
- Vogliono sentirsi accettati
- Vogliono rilassarsi e sentirsi in forma
- Vogliono correre rischi e ribellarsi
- Vogliono soddisfare la loro curiosità.
Donna Shalala, ex Segretario del Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali degli Stati Uniti, ha affermato: "I genitori sono di gran lunga l'elemento più importante per proteggere i figli dall'uso di sostanze stupefacenti. Devono dare il buon esempio e informare i figli". I genitori sono dunque la prima linea difensiva nella guerra contro la droga. Pertanto, se fossi genitore dovresti chiederti: "Sono amico dei miei figli? Li ascolto davvero? I miei figli sono a loro agio nel parlarmi dei loro problemi? Chi sono gli amici di mio figlio o di mia figlia?
Antonio spiega: "I miei genitori non hanno mai parlato della droga. A scuola gli insegnanti menzionavano il problema ma senza entrare nei particolari". Incitato dai compagni di scuola, ha cominciato a drogarsi quando aveva 14 anni. Poi, quando ha cercato di smettere, gli "amici" che gli fornivano la droga l'hanno minacciato con un coltello perché continuasse. È importante che, come genitore, ti rendiconto che i tuoi figli potrebbero essere in pericolo.
Impara a riconoscere i primi segnali di esperienze con la droga. Per esempio, tuo figlio è diventato improvvisamente introverso, depresso, ostile o svogliato? Si è allontanato inspiegabilmente da vecchi amici o parenti? Allora forse dovresti preoccuparti.
E se, nonostante tutti gli sforzi compiuti dai genitori, alcuni ragazzi cedono ugualmente alla droga, che fare?
è normale che in questi casi un genitore provi rabbia, frustrazione e un senso di fallimento. Tuttavia, un foglio illustrativo pubblicato dal Dipartimento americano dell'Istruzione consigliava: "Non farti prendere dal panico! E non incolpare te stesso. Sul momento la cosa importante è restare calmi (e) scoprire cosa sta succedendo. (...) L'uso di droga è un comportamento che si può prevenire. La tossicodipendenza è una malattia che si può curare".
Se tuo figlio sta lottando con la droga, sii affettuoso e fermo allo stesso tempo. Dedica il tempo necessario a parlare con lui, o con lei, e aiutalo a vedere i vantaggi di stare alla larga dalla droga. Cerca di scoprire cosa c'è nel cuore di tuo figlio, e sii pronto ad ascoltarlo.
Il tuo rapporto con Dio ti potrà essere di enorme aiuto. La Bibbia, infatti, incoraggia tutti a rivolgersi a lui in preghiera, esternando i propri pensieri più reconditi. Il risultato? "La pace di Dio che è al di là di ogni comprensione custodirà il vostro cuore e le vostre facoltà mentali" (Filippesi 4:7).
Per ulteriori informazioni sull'argomento, su jw.org troverai altri contenuti interessanti come l'articolo La Bibbia può aiutarti a uscire dalla dipendenza da droga? (jw.org)
A chi fosse interessato il contatto di Belisario Ditaranto al numero +39 347 5711638 oppure via email ditarantobelisario@gmail.com