I nuovi orizzonti della legalità
E allora, la Felicità, prof?
Rubrica "I nuovi orizzonti della legalità" a cura della redazione OF21
venerdì 3 maggio 2024
TRAMA:
Un docente di lettere inconsueto e ossessionato dal concetto di scuola popolare di Don Milani, vuole capire "cosa passa nella testa e nel cuore dei suoi ragazzi". Attraverso un costante e tenace confronto con la classe, il professore ascolta e racconta in un libro le storie che parlano di amore, diversità, integrazione, violenza, anoressia… insomma, racconta il percorso di vita di tanti giovani che affrontano problemi senza un'apparente e sensata risposta. Visitilli ha saputo viaggiare tra le problematiche giovanili, facendo emergere i loro vissuti; rende la scuola il luogo dove imparare a sbagliare, per non smettere di farlo alla fine di un percorso scolastico, senza rinunciare a quella che considera la sfida più importante del suo mestiere: spingere ogni ragazzo alla ricerca della felicità. Lo sguardo curioso e appassionato verso gli studenti ne restituisce in questo libro la voce vera, di un candore e di un'esattezza che sorprendono, commuovono, fanno sorridere. Gli adolescenti, si rivelano spesso lontani dagli stereotipi, in grado di pensare e dire cose «inaspettate» (su politica, famiglia, sport, religione...).
DAI BANCHI DI SCUOLA AL TEATRO
Dal libro di Visitilli è tratto lo spettacolo teatrale che abbiamo visto il 5 Marzo al Teatro Kismet di Bari. L'interprete, Luigi D'Elia, con una semplice scenografia, ha dato voce agli alunni della classe di quinta di un liceo di Bari, ed è riuscito a farci percepire i vissuti, le emozioni, la tristezza e le paure di ognuno di essi. Nel monologo i personaggi interpretati sono tanti: c'è Antonello, che ha perso il padre suicidatosi per la disperazione indotta dai debiti; Giulia, che non torna a scuola perché aspetta un figlio dal suo fidanzato, il quale si è sottratto dal ruolo di padre; Miguel, ragazzo autistico, che ripete sempre con la stessa frase, "è bugia!", che vive in una perenne menzogna costruita dall'amore di un genitore che si fa padre e madre per nascondergli, finché sarà possibile, la tragica origine della sua disabilità; e c'è Saverio, stigmatizzato nella sua "malattia sessuale" dall'insegnante e che in un'altra città troverà finalmente la felicità cui ha diritto.
OPINIONI PERSONALI
ILARIA E MARTINA: Bellissima la nostra prima esperienza a teatro. L'attore con la sua maestria, è entrato nelle teste di ogni adolescente cogliendo tutte le sfumature. Anche la scelta della canzone neomelodica "Esageratamente" di Anthony è l'esempio di come gli autori ci hanno saputo rappresentare.
NICOLETTA: Abbiamo capito che il segreto per imparare ad essere felici è quello di vivere il presente, favorendo pensieri positivi contro quelli negativi, perché la felicità non va cercata all'esterno, ma dentro di noi.
ERIKA: L'interprete ha narrato con sensibilità e delicatezza storie e vissuti, lasciando noi spettatori senza parole.
FRANCESCA: Consiglio la lettura del libro e la visione dello spettacolo che sono coinvolgenti e commoventi.
MERY: D'Elia è stato bravissimo nell'entrare nella mente di noi ragazzi e nel mondo degli adolescenti. Ho pensato di far parte anch'io della storia. E' stata un'esperienza interessante e commovente che ha suscitato dentro di me forti emozioni.
SARA E GIUSEPPE: Spettacolo commovente, coinvolgente e realistico che ha emozionato noi spettatori.
FELICIA: Mi ha colpito l'attore perché con il suo impegno ha saputo trasmettere le emozioni e le paure di ogni studente.
MARIA: Anche per me l'esperienza teatrale è stata molto positiva, perché le storie narrate hanno suscitato in me forti emozioni tanto da commuovermi.
Un docente di lettere inconsueto e ossessionato dal concetto di scuola popolare di Don Milani, vuole capire "cosa passa nella testa e nel cuore dei suoi ragazzi". Attraverso un costante e tenace confronto con la classe, il professore ascolta e racconta in un libro le storie che parlano di amore, diversità, integrazione, violenza, anoressia… insomma, racconta il percorso di vita di tanti giovani che affrontano problemi senza un'apparente e sensata risposta. Visitilli ha saputo viaggiare tra le problematiche giovanili, facendo emergere i loro vissuti; rende la scuola il luogo dove imparare a sbagliare, per non smettere di farlo alla fine di un percorso scolastico, senza rinunciare a quella che considera la sfida più importante del suo mestiere: spingere ogni ragazzo alla ricerca della felicità. Lo sguardo curioso e appassionato verso gli studenti ne restituisce in questo libro la voce vera, di un candore e di un'esattezza che sorprendono, commuovono, fanno sorridere. Gli adolescenti, si rivelano spesso lontani dagli stereotipi, in grado di pensare e dire cose «inaspettate» (su politica, famiglia, sport, religione...).
DAI BANCHI DI SCUOLA AL TEATRO
Dal libro di Visitilli è tratto lo spettacolo teatrale che abbiamo visto il 5 Marzo al Teatro Kismet di Bari. L'interprete, Luigi D'Elia, con una semplice scenografia, ha dato voce agli alunni della classe di quinta di un liceo di Bari, ed è riuscito a farci percepire i vissuti, le emozioni, la tristezza e le paure di ognuno di essi. Nel monologo i personaggi interpretati sono tanti: c'è Antonello, che ha perso il padre suicidatosi per la disperazione indotta dai debiti; Giulia, che non torna a scuola perché aspetta un figlio dal suo fidanzato, il quale si è sottratto dal ruolo di padre; Miguel, ragazzo autistico, che ripete sempre con la stessa frase, "è bugia!", che vive in una perenne menzogna costruita dall'amore di un genitore che si fa padre e madre per nascondergli, finché sarà possibile, la tragica origine della sua disabilità; e c'è Saverio, stigmatizzato nella sua "malattia sessuale" dall'insegnante e che in un'altra città troverà finalmente la felicità cui ha diritto.
OPINIONI PERSONALI
ILARIA E MARTINA: Bellissima la nostra prima esperienza a teatro. L'attore con la sua maestria, è entrato nelle teste di ogni adolescente cogliendo tutte le sfumature. Anche la scelta della canzone neomelodica "Esageratamente" di Anthony è l'esempio di come gli autori ci hanno saputo rappresentare.
NICOLETTA: Abbiamo capito che il segreto per imparare ad essere felici è quello di vivere il presente, favorendo pensieri positivi contro quelli negativi, perché la felicità non va cercata all'esterno, ma dentro di noi.
ERIKA: L'interprete ha narrato con sensibilità e delicatezza storie e vissuti, lasciando noi spettatori senza parole.
FRANCESCA: Consiglio la lettura del libro e la visione dello spettacolo che sono coinvolgenti e commoventi.
MERY: D'Elia è stato bravissimo nell'entrare nella mente di noi ragazzi e nel mondo degli adolescenti. Ho pensato di far parte anch'io della storia. E' stata un'esperienza interessante e commovente che ha suscitato dentro di me forti emozioni.
SARA E GIUSEPPE: Spettacolo commovente, coinvolgente e realistico che ha emozionato noi spettatori.
FELICIA: Mi ha colpito l'attore perché con il suo impegno ha saputo trasmettere le emozioni e le paure di ogni studente.
MARIA: Anche per me l'esperienza teatrale è stata molto positiva, perché le storie narrate hanno suscitato in me forti emozioni tanto da commuovermi.