L'orgoglio di un territorio
Giovanni Passidomo, pizzaiolo per passione
Campione di pizza larga, esempio del talento dei gravinesi nell’arte bianca
giovedì 7 dicembre 2023
10.29
I pizzaioli di Gravina si confermano ai vertici dell'arte bianca. A far parlare di sé non molto tempo fa è stato Giovanni Passidomo, capace di salire sul gradino più alto del podio nel campionato Campionato Pizza Doc nona edizione, organizzata dall'Accademia pizza Doc, svoltosi nell'ex tabacchificio Nuova Esposizione a Capaccio (Paestum), nella categoria pizza larga. Il pizzaiolo gravinese ha superato la concorrenza di altri colleghi provenienti da Paesi del mondo intero (come Francia, Germania, Bulgaria, Brasile, Argentina, Belgio Emirati Arabi e Algeria), nella competizione che prevedeva l'allargamento in 5 minuti di tempo di una pastella di pizza di 500 grammi con l'obiettivo di renderla il più grande possibile. Una soddisfazione ed un risultato giunti non casualmente. Passione, impegno e perseveranza sono alla base del successo del 31enne gravinese, che ha le mani in pasta da quando aveva 13 anni.
"Tutto ha avuto inizio tanti anni fa, con la mia prima esperienza lavorativa nella storica pizzeria Charlie Brown di Gravina"- racconta Giovanni, che spiega come è proprio lì che ha imparato la sua arte trasmessa dal suo maestro Aldo Gavioli, a cui il pizzaiolo deve molto, ringraziandolo per averlo aiutato a diventare "prima uomo e poi pizzaiolo".
Fin da bambino, quindi, Giovanni si incantava nel vedere quei gesti che da un panetto di pasta portavano all'esecuzione di un gustosissimo e prelibato alimento. Accorgendosi del suo interesse e della voglia di quel ragazzo di carpire i segreti dell'arte bianca, Gavioli propose al giovane di andare dopo la scuola da lui, per imparare il mestiere. "Non scorderò mai il primo giorno di lavoro: Aldo mi accolse con un piatto di lasagne e mi disse: prima di iniziare si mangia"- rievoca con piacere Giovanni, che in quel posto trascorse i primi 5 anni.
Dopo il diploma all'alberghiero il giovane inizio a fare la gavetta con i lavori stagionali, senza rinunciare ai corsi da professionista, partecipando a numerosi campionati al livello regionale, nazionale e mondiale.
"Il mio primo campionato lo vinsi a Gravina (pizza al fungo) all'età di 15 anni, poi durante gli anni altri successi ad Andria, Barletta, Battipaglia, Roma fino ad arrivare a Scalea: la mia vittoria più bella, aggiudicandomi la categoria pizza classica" - racconta Giovanni, che poi spiega come si è avvicinato alla specialità della pizza larga.
"La passione per la pizza larga è nata durante questi anni, partecipando a tutte queste competizioni, vedendo amici e colleghi sviluppare una grande abilità in questa specialità". Una categoria nella quale si mischiano abilità, manualità e tecnica.
E così nel 2016 inizia ad inanellare successi, vincendo il suo primo trofeo nella categoria pizza larga a Barletta, seguito poi da quelli di Gravina e Scalea, fino ad arrivare ai giorni nostri con la vittoria nella competizione campana.
Un successo che non rappresenta un punto di arrivo per l'ambizioso pizzaiolo gravinese. Nel mirino di Giovanni Passidomo c'è il campionato in programma a Parma nella prossima primavera, dove intende partecipare nella categoria a lui congeniale di Pizza Larga, nella speranza di aggiungere un'altra medaglia d'oro al suo palmares.
Ma questo non è il sogno più grande per il 31enne gravinese che spera, un giorno, di poter aprire una attività tutta sua e, magari, anche una scuola di formazione, per insegnare queste sue abilità a ragazzi che vogliono entrare a far parte del meraviglioso mondo dell'arte bianca.
Ai giovanissimi "che vorrebbero crescere e diventare grandi pizzaioli consiglio di dedicare il loro tempo a istruirsi, fare corsi di formazione, fare più pratica possibile e non arrendersi al primo ostacolo che incontreranno durante il loro percorso".
Intanto Giovanni dedica i suoi successi alla sua famiglia, alla sua fidanzata e al suo "Angelo custode": il cugino, suo omonimo, anch'egli pizzaiolo prematuramente scomparso e, con i piedi ben saldi a terra, continua a lavorare, oramai da 5 anni, a Bari, a Lido San Francesco, il più grande stabilimento del sud Italia.
Giovanni Passidomo è solo un esempio della capacità di emergere nel mondo dell'arte bianca dei gravinesi. A lui e ad altri talentuosi pizzaioli della nostra città abbiamo voluto dedicare questo piccolo omaggio.
"Tutto ha avuto inizio tanti anni fa, con la mia prima esperienza lavorativa nella storica pizzeria Charlie Brown di Gravina"- racconta Giovanni, che spiega come è proprio lì che ha imparato la sua arte trasmessa dal suo maestro Aldo Gavioli, a cui il pizzaiolo deve molto, ringraziandolo per averlo aiutato a diventare "prima uomo e poi pizzaiolo".
Fin da bambino, quindi, Giovanni si incantava nel vedere quei gesti che da un panetto di pasta portavano all'esecuzione di un gustosissimo e prelibato alimento. Accorgendosi del suo interesse e della voglia di quel ragazzo di carpire i segreti dell'arte bianca, Gavioli propose al giovane di andare dopo la scuola da lui, per imparare il mestiere. "Non scorderò mai il primo giorno di lavoro: Aldo mi accolse con un piatto di lasagne e mi disse: prima di iniziare si mangia"- rievoca con piacere Giovanni, che in quel posto trascorse i primi 5 anni.
Dopo il diploma all'alberghiero il giovane inizio a fare la gavetta con i lavori stagionali, senza rinunciare ai corsi da professionista, partecipando a numerosi campionati al livello regionale, nazionale e mondiale.
"Il mio primo campionato lo vinsi a Gravina (pizza al fungo) all'età di 15 anni, poi durante gli anni altri successi ad Andria, Barletta, Battipaglia, Roma fino ad arrivare a Scalea: la mia vittoria più bella, aggiudicandomi la categoria pizza classica" - racconta Giovanni, che poi spiega come si è avvicinato alla specialità della pizza larga.
"La passione per la pizza larga è nata durante questi anni, partecipando a tutte queste competizioni, vedendo amici e colleghi sviluppare una grande abilità in questa specialità". Una categoria nella quale si mischiano abilità, manualità e tecnica.
E così nel 2016 inizia ad inanellare successi, vincendo il suo primo trofeo nella categoria pizza larga a Barletta, seguito poi da quelli di Gravina e Scalea, fino ad arrivare ai giorni nostri con la vittoria nella competizione campana.
Un successo che non rappresenta un punto di arrivo per l'ambizioso pizzaiolo gravinese. Nel mirino di Giovanni Passidomo c'è il campionato in programma a Parma nella prossima primavera, dove intende partecipare nella categoria a lui congeniale di Pizza Larga, nella speranza di aggiungere un'altra medaglia d'oro al suo palmares.
Ma questo non è il sogno più grande per il 31enne gravinese che spera, un giorno, di poter aprire una attività tutta sua e, magari, anche una scuola di formazione, per insegnare queste sue abilità a ragazzi che vogliono entrare a far parte del meraviglioso mondo dell'arte bianca.
Ai giovanissimi "che vorrebbero crescere e diventare grandi pizzaioli consiglio di dedicare il loro tempo a istruirsi, fare corsi di formazione, fare più pratica possibile e non arrendersi al primo ostacolo che incontreranno durante il loro percorso".
Intanto Giovanni dedica i suoi successi alla sua famiglia, alla sua fidanzata e al suo "Angelo custode": il cugino, suo omonimo, anch'egli pizzaiolo prematuramente scomparso e, con i piedi ben saldi a terra, continua a lavorare, oramai da 5 anni, a Bari, a Lido San Francesco, il più grande stabilimento del sud Italia.
Giovanni Passidomo è solo un esempio della capacità di emergere nel mondo dell'arte bianca dei gravinesi. A lui e ad altri talentuosi pizzaioli della nostra città abbiamo voluto dedicare questo piccolo omaggio.