Lettere alla redazione
Eolico si, ma non per tutti
Nessun beneficio per la nostra comunità
venerdì 17 maggio 2013
10.16
Egregio Direttore,
con questa lettera sento l'esigenza di informare la collettività del crimine economico, occupazionale e forse ambientale ed archeologico che si sta consumando all'insaputa della comunità gravinese, nel più totale silenzio dell'Amministrazione Comunale.
Sono rimasto incredulo e subito dopo sconcertato e adirato, alla notizia che da alcuni giorni sono iniziati i lavori per la realizzazione di un mega parco eolico che prevede l'installazione di 24 pale o aerogeneratori (di cui 21 nel nostro territorio) da 3 MW cadauno, in un'area a confine tra i Comuni di Gravina e Poggiorsini.
E' inconcepibile che ciò accada senza che la Città ne tragga un congruo ristoro, economico e lavorativo, con conseguente ricaduta occupazionale.
Voglio premettere che sono favorevole ad ogni tipo di impianto da fonte rinnovabile, perciò il mio intervento non muove tanto da considerazioni di carattere ideologico, quanto da ragioni che mi permetto definire di tipo campanilistico, circa lo sfruttamento del nostro territorio, da parte di aziende che legittimamente fanno il proprio mestiere, senza però generare nessuna forma di crescita per la comunità ospitante.
Per semplificare e schematizzare la vicenda occorre fare un passo indietro di qualche anno e ricordare che nel corso degli ultimi 7/8 anni il Comune di Gravina, data l'ottima ventosità che si sviluppa in alcune zone del territorio, è stato letteralmente sommerso da richieste di permessi per la realizzazione di impianti eolici.
Quindi nel 2006 l'Amministrazione Vendola, nelle more che il Comune approvasse il PRIE (Piano Regolatore Impianti Eolici), cosi come previsto dalle norme transitorie della L.R. n. 16 del 04/10/2006, sottopose al Consiglio Comunale l'approvazione di uno schema di convenzione (per un massimo di 90 pale) che venne approvato con diverse integrazioni ed emendamenti migliorativi proposti dal centrodestra.
La Delibera di Consiglio Comunale n. 92 del 29/12/2006, aveva proprio lo scopo di disciplinare la materia e di rendere consapevoli le aziende che avessero voluto fare business (impiantando pale eoliche sul nostro territorio), circa gli impegni che avrebbero dovuto sottoscrivere e corrispondere al Comune a titolo di ristoro. Tale convenzione prevedeva sinteticamente:
una percentuale sui ricavi delle vendita di energia prodotta pari al 3% dell'importo fatturato;
un opera pubblica del valore di € 500.000,00 (dico cinquecentomila euro) su progetto predisposto dall'Amministrazione;
un contributo annuo alle spese di energia elettrica per il funzionamento dei pubblici uffici;
l'impegno a ricercare in loco imprese e manovalanze per la realizzazione dei lavori, oltre alla formazione di personale (a sue spese) per la gestione e manutenzione degli impianti.Durante l'amministrazione Divella, la società Nuova Energia s.r.l. ottiene dalla Regione Puglia l'autorizzazione unica per la realizzazione del parco su citato.
A questo punto il Consiglio Comunale torna a discutere del contenuto della convenzione, consapevole dell'importanza strategica e delle ricadute per la Città di tipo economico, sociale e lavorative racchiuse in questa operazione.
Infatti, dopo alcuni incontri presso il Palazzo di Città, tra Amministrazione Comunale e rappresentanti della società, la stessa ditta propose una convenzione con alcune modifiche "migliorative", decisamente più convenienti rispetto allo schema tipo approvato il 2006. Concisamente ricordo: l'incremento della percentuale sul fatturato, con aumento dal 3% al 4% pari a circa € 800.000,00 annui;
il rifacimento della pavimentazione stradale esistente per una superficie di 80.000 mq e la realizzazione di nuova pavimentazione per 28.000 mq (in zona B4 e Mattatoio) su progetto redatto dall'Ufficio Tecnico Comunale, ancora oggi consultabile presso gli uffici comunali;
oltre ad un contributo da destinarsi a sgravi sulle spese per i consumi energetici a favore imprese locali.
Purtroppo, a causa della irresponsabilità di alcuni consiglieri, si sciolse il Consiglio Comunale lasciando quindi, il perfezionamento dell'atto alla futura amministrazione.
Oggi, con grande rammarico, scopro che nulla è stato fatto per dare seguito a quegli accordi raggiunti dall'Amministrazione Divella con l'azienda nell'esclusivo interesse della Città.
Dinnanzi a tale incomprensibile e dannoso comportamento, la politica e l'intera comunità non possono rimanere indifferenti.
Spieghi il Sindaco Valente, perché nessuna convenzione è stata firmata?
Spieghi il Sindaco Valente se corrisponde a verità ciò che ha riportato sul proprio blog l'Avv. Raffaele Moretti, esponente di Sel, circa "un incontro avvenuto in data 24 aprile alle ore 18 tra Lei l'Ing. T…. e due assessori nella sede di Energia N. "impresa realizzatrice del parco eolico?".
Spieghi l'assessore Marchetti, tanto sensibile alle tematiche ambientali e tanto impegnata nella valorizzazione del territorio, cosa pensa di questa vicenda e quali azioni intende porre a tutela del paesaggio?
Parlino i Consiglieri Comunali eletti nel 2009 col centrodestra e oggi sostenitori di Valente, autori della caduta dell'Amministrazione Divella perché, a loro dire, non coinvolti nelle scelte assunte per il bene della Città, almeno questa volta sono stati informati?
Parlino i sindacati e i loro segretari, in teoria difensori dei lavoratori e dell'occupazione, o in pratica troppo presi nel ruolo di amministratori comunali?
Spieghi l'UDC, ieri nostro alleato e oggi seconda forza del governo cittadino, che con noi ha lavorato e lottato per apportare modifiche "migliorative" alla convenzione, cosa sanno di questa brutta vicenda?
Per il momento parliamo noi del Pdl dicendo che non resteremo inermi difronte ad un tale sfregio nei confronti della comunità gravinese, e che verrà intrapresa ogni iniziativa per impedire che Gravina subisca oltre al danno la beffa.
Il danno rappresentato dalle 21 torri installate sul nostro territorio che produrranno utili alla impresa provenienti anche dagli incentivi che troviamo nelle bollette che noi cittadini paghiamo, si parla anche di ritrovamenti archeologici durante i lavori di scavo, ed indagheremo anche su questo; la beffa, invece, di non ricevere quel giusto e meritato ristoro già contrattato dalle precedenti Amministrazioni con la società, che avrebbe recato grande sollievo alle casse comunali dando la possibilità di realizzare investimenti a lungo termine capaci di incidere sull'economia reale della nostra Città e sul suo livello occupazionale, in questo momento particolarmente difficile per famiglie ed imprese, allargando ancora di più il distacco e la sfiducia nelle Istituzioni.
Leo Vicino
Componente Coordinamento Provinciale
Pdl Bari
con questa lettera sento l'esigenza di informare la collettività del crimine economico, occupazionale e forse ambientale ed archeologico che si sta consumando all'insaputa della comunità gravinese, nel più totale silenzio dell'Amministrazione Comunale.
Sono rimasto incredulo e subito dopo sconcertato e adirato, alla notizia che da alcuni giorni sono iniziati i lavori per la realizzazione di un mega parco eolico che prevede l'installazione di 24 pale o aerogeneratori (di cui 21 nel nostro territorio) da 3 MW cadauno, in un'area a confine tra i Comuni di Gravina e Poggiorsini.
E' inconcepibile che ciò accada senza che la Città ne tragga un congruo ristoro, economico e lavorativo, con conseguente ricaduta occupazionale.
Voglio premettere che sono favorevole ad ogni tipo di impianto da fonte rinnovabile, perciò il mio intervento non muove tanto da considerazioni di carattere ideologico, quanto da ragioni che mi permetto definire di tipo campanilistico, circa lo sfruttamento del nostro territorio, da parte di aziende che legittimamente fanno il proprio mestiere, senza però generare nessuna forma di crescita per la comunità ospitante.
Per semplificare e schematizzare la vicenda occorre fare un passo indietro di qualche anno e ricordare che nel corso degli ultimi 7/8 anni il Comune di Gravina, data l'ottima ventosità che si sviluppa in alcune zone del territorio, è stato letteralmente sommerso da richieste di permessi per la realizzazione di impianti eolici.
Quindi nel 2006 l'Amministrazione Vendola, nelle more che il Comune approvasse il PRIE (Piano Regolatore Impianti Eolici), cosi come previsto dalle norme transitorie della L.R. n. 16 del 04/10/2006, sottopose al Consiglio Comunale l'approvazione di uno schema di convenzione (per un massimo di 90 pale) che venne approvato con diverse integrazioni ed emendamenti migliorativi proposti dal centrodestra.
La Delibera di Consiglio Comunale n. 92 del 29/12/2006, aveva proprio lo scopo di disciplinare la materia e di rendere consapevoli le aziende che avessero voluto fare business (impiantando pale eoliche sul nostro territorio), circa gli impegni che avrebbero dovuto sottoscrivere e corrispondere al Comune a titolo di ristoro. Tale convenzione prevedeva sinteticamente:
una percentuale sui ricavi delle vendita di energia prodotta pari al 3% dell'importo fatturato;
un opera pubblica del valore di € 500.000,00 (dico cinquecentomila euro) su progetto predisposto dall'Amministrazione;
un contributo annuo alle spese di energia elettrica per il funzionamento dei pubblici uffici;
l'impegno a ricercare in loco imprese e manovalanze per la realizzazione dei lavori, oltre alla formazione di personale (a sue spese) per la gestione e manutenzione degli impianti.Durante l'amministrazione Divella, la società Nuova Energia s.r.l. ottiene dalla Regione Puglia l'autorizzazione unica per la realizzazione del parco su citato.
A questo punto il Consiglio Comunale torna a discutere del contenuto della convenzione, consapevole dell'importanza strategica e delle ricadute per la Città di tipo economico, sociale e lavorative racchiuse in questa operazione.
Infatti, dopo alcuni incontri presso il Palazzo di Città, tra Amministrazione Comunale e rappresentanti della società, la stessa ditta propose una convenzione con alcune modifiche "migliorative", decisamente più convenienti rispetto allo schema tipo approvato il 2006. Concisamente ricordo: l'incremento della percentuale sul fatturato, con aumento dal 3% al 4% pari a circa € 800.000,00 annui;
il rifacimento della pavimentazione stradale esistente per una superficie di 80.000 mq e la realizzazione di nuova pavimentazione per 28.000 mq (in zona B4 e Mattatoio) su progetto redatto dall'Ufficio Tecnico Comunale, ancora oggi consultabile presso gli uffici comunali;
oltre ad un contributo da destinarsi a sgravi sulle spese per i consumi energetici a favore imprese locali.
Purtroppo, a causa della irresponsabilità di alcuni consiglieri, si sciolse il Consiglio Comunale lasciando quindi, il perfezionamento dell'atto alla futura amministrazione.
Oggi, con grande rammarico, scopro che nulla è stato fatto per dare seguito a quegli accordi raggiunti dall'Amministrazione Divella con l'azienda nell'esclusivo interesse della Città.
Dinnanzi a tale incomprensibile e dannoso comportamento, la politica e l'intera comunità non possono rimanere indifferenti.
Spieghi il Sindaco Valente, perché nessuna convenzione è stata firmata?
Spieghi il Sindaco Valente se corrisponde a verità ciò che ha riportato sul proprio blog l'Avv. Raffaele Moretti, esponente di Sel, circa "un incontro avvenuto in data 24 aprile alle ore 18 tra Lei l'Ing. T…. e due assessori nella sede di Energia N. "impresa realizzatrice del parco eolico?".
Spieghi l'assessore Marchetti, tanto sensibile alle tematiche ambientali e tanto impegnata nella valorizzazione del territorio, cosa pensa di questa vicenda e quali azioni intende porre a tutela del paesaggio?
Parlino i Consiglieri Comunali eletti nel 2009 col centrodestra e oggi sostenitori di Valente, autori della caduta dell'Amministrazione Divella perché, a loro dire, non coinvolti nelle scelte assunte per il bene della Città, almeno questa volta sono stati informati?
Parlino i sindacati e i loro segretari, in teoria difensori dei lavoratori e dell'occupazione, o in pratica troppo presi nel ruolo di amministratori comunali?
Spieghi l'UDC, ieri nostro alleato e oggi seconda forza del governo cittadino, che con noi ha lavorato e lottato per apportare modifiche "migliorative" alla convenzione, cosa sanno di questa brutta vicenda?
Per il momento parliamo noi del Pdl dicendo che non resteremo inermi difronte ad un tale sfregio nei confronti della comunità gravinese, e che verrà intrapresa ogni iniziativa per impedire che Gravina subisca oltre al danno la beffa.
Il danno rappresentato dalle 21 torri installate sul nostro territorio che produrranno utili alla impresa provenienti anche dagli incentivi che troviamo nelle bollette che noi cittadini paghiamo, si parla anche di ritrovamenti archeologici durante i lavori di scavo, ed indagheremo anche su questo; la beffa, invece, di non ricevere quel giusto e meritato ristoro già contrattato dalle precedenti Amministrazioni con la società, che avrebbe recato grande sollievo alle casse comunali dando la possibilità di realizzare investimenti a lungo termine capaci di incidere sull'economia reale della nostra Città e sul suo livello occupazionale, in questo momento particolarmente difficile per famiglie ed imprese, allargando ancora di più il distacco e la sfiducia nelle Istituzioni.
Leo Vicino
Componente Coordinamento Provinciale
Pdl Bari